Legge di bilancio: i conti della Farnesina

ROMA\ aise\ - Nella seduta di ieri la Commissione esteri – difesa del Senato ha approvato i pareri sulla Legge di Bilancio per la Commissione Bilancio di Palazzo Madama dove quest’anno è iniziato l’iter della manovra. Il calendario dei lavori ha fissato al 18 novembre la scadenza per la presentazione degli emendamenti, così da permettere all’Aula di approvare il testo entro il 15 dicembre e da trasmetterlo alla Camera per l’approvazione finale.
La III Commissione, in particolare, ha esaminato le parti di competenza riferite ai Ministeri degli esteri (tabella 6) e della difesa (tabella 12) e approvato i prescritti pareri.
Nelle scorse sedute, il relatore Dreosto (Lega) aveva illustrato il contenuto della legge ai colleghi, dando conto delle novità dovute anche alla riforma della Farnesina che ha previsto la soppressione di alcune direzioni generali, l’aggiunta di nuove competenze e il trasferimento di altre da una direzione all’altra.
Tra gli effetti della nuova articolazione anche l’aumento delle risorse destinate alla Direzione generale per gli italiani all’estero e politiche migratorie.
Tra le misure segnalate dal relatore anche quella prevista dall’articolo 101 che autorizza la spesa di 14 milioni di euro per l'anno 2026 per le elezioni di Comites e Cgie.
Quanto agli accantonamenti di parte corrente per la Farnesina essi ammontano a 40,80 milioni di euro per il 2026, 46,08 milioni di euro per il 2027 e 47,08 milioni di euro per il 2028. Gli accantonamenti di conto capitale, per il MAECI, ammontano a 17,53 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026, 2027 e 2028.
Gli stati di previsione del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale sono contenuti nella Tabella 6 (articolo 140).
La legge di bilancio, ha aggiunto Dreosto, autorizza spese finali, in termini di competenza, pari a 3.829,3 milioni di euro nel 2026 (in aumento rispetto alla legge di bilancio dello scorso anno che prevedeva per il 2025 3.542,9 milioni di euro), a 3.648,6 milioni di euro per il 2027 e 3.183,4 milioni di euro per il 2028. Gli stanziamenti di spesa del MAECI autorizzati dal ddl si attestano, in termini di competenza, nell'anno 2026, in misura pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, come l’anno scorso.
Nell'ambito dello stato di previsione del MAECI, la spesa complessiva è allocata su tre missioni: la maggior parte delle risorse (pari all’81%) è assorbita dalla missione n. 4, "L'Italia in Europa e nel mondo", articolata in 14 programmi, tra cui “Cooperazione allo sviluppo" che vede destinati 940,3 milioni, 64 in meno rispetto all’anno scorso. aumenti, invece, per il programma 4.13, “Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese”, con 808,9 milioni di euro (in aumento rispetto ai 733,2 milioni della scorsa legge di bilancio).
Al programma 4.8 “Italiani nel mondo e politiche migratorie” vengono assegnati 163,1 milioni di euro: i fondi “aumentano considerevolmente rispetto alla legge di bilancio dello scorso anno quando ammontavano a 77,8 milioni di euro”, ha sottolineato il relatore spiegando che l’aumento si deve al “ritorno” alla Dgit della competenza sulla promozione della lingua e cultura italiana nel mondo.
Al programma 4.12, “Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico-consolari” andranno 95,4 milioni di euro.
Non essendo stato presentato in Commissione nessun emendamento, ieri i senatori hanno discusso gli ordini del giorno – tutti riferiti al Ministero della Difesa – e approvato i pareri positivi con osservazioni proposti dal relatore. Tra queste, si segnala al Governo l’opportunità di “rafforzare gli uffici consolari onorari” e di “valorizzare il personale a contratto delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari e degli istituti italiani di cultura” e di valutare “compatibilmente con le necessità di bilancio, l'implementazione di adeguati finanziamenti per il funzionamento degli organi di rappresentanza degli italiani all'estero”.
Di seguito il parere sulla Tabella 6.
“RAPPORTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER L'ANNO FINANZIARIO 2026 E PER IL TRIENNIO 2026-2028
(DISEGNO DI LEGGE N. 1689 - TABELLA 6)
La Commissione affari esteri e difesa,
esaminato il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2026 e il bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028;
preso atto che nella sezione I del disegno di legge sono presenti misure che puntano a sostenere, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, la proiezione italiana all'estero, la cooperazione italiana allo sviluppo, la partecipazione dell'Italia all'Unione europea e ad organismi internazionali e l'internazionalizzazione delle imprese italiane;
valutate le misure concernenti il potenziamento della presenza istituzionale all'estero e la stabilizzazione del contingente del personale dell'Arma dei Carabinieri in servizio di sorveglianza e scorta presso Sedi estere;
espresso apprezzamento per la misura che autorizza uno stanziamento di spesa volto a consentire lo svolgimento delle votazioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero e del Consiglio generale degli italiani all'estero;
esaminate le disposizioni relative all'istituzione di un apposito fondo per iniziative di promozione nel capo economico e finanziario svolte dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
espresso apprezzamento per le misure volte a rafforzare il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane;
preso atto con favore degli interventi in favore dell'Ucraina tramite l'istituzione di un apposito fondo destinato all'erogazione di un contributo a dono al Governo di Kiev quale azione di sostegno finalizzata a favorire la ripresa economica e il rafforzamento delle infrastrutture e dei settori strategici del Paese, vincolato peraltro all'acquisto di beni e servizi forniti da imprese italiane;
preso atto delle dotazioni di competenza e di cassa previste per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
esaminato, nell'ambito della Sezione II, lo stato di previsione per il 2026 relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di cui alla Tabella 6;
preso in particolare atto che il disegno di legge autorizza spese finali, in termini di competenza, pari a 3.829,3 milioni di euro nel 2026, a 3.648,6 milioni di euro per il 2027 e a 3.183,4 milioni di euro per il 2028;
preso atto degli stanziamenti per i programmi della missione n. 4 "L'Italia in Europa e nel mondo", che assorbono oltre l'81 per cento delle risorse allocate nello stato di previsione del Ministero;
preso atto del decremento delle risorse disponibili per il programma "Cooperazione allo sviluppo" (4.2) per gli effetti finanziari disposti dalle riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente e dalla Sezione I;
valutate le risorse allocate per i programmi della missione n. 16 "Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo", pari al 16,9 per cento delle spese finali del Ministero;
valutato il quadro delle risorse allocate per i programmi della missione n. 32 "Servizi generali e istituzionali delle Amministrazioni pubbliche", che recano stanziamenti pari a 71,96 milioni di euro;
esaminato l'Allegato alla Tabella 6 che reca il quadro degli stanziamenti destinati al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo;
preso atto degli interventi recati per l'azione dell'Italia nell'ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo e della riduzione complessiva delle risorse rese disponibili per l'aiuto pubblico allo sviluppo;
considerato peraltro come proprio le politiche di cooperazione allo sviluppo costituiscano non solo una delle componenti essenziali per la proiezione esterna del nostro Paese, ma anche una delle leve attraverso cui contribuire in modo tangibile alla pace ed alla solidarietà internazionali, nonché uno strumento essenziale per la stabilizzazione di intere aree geografiche, incluse quelle appartenenti a quell'arco di instabilità che lambisce il Mediterraneo allargato;
preso infine atto della diminuzione degli stanziamenti per la partecipazione italiana alle missioni internazionali;
esprime rapporto favorevole, con le seguenti osservazioni:
che il Governo valuti l'opportunità di riprogrammare, nel rispetto dei vincoli di bilancio ed in considerazione dell'incremento generalizzato delle spese per la stabilizzazione del quadro internazionale, un aumento graduale e di lungo periodo delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo, al fine di consentire, in un arco temporale definito, un riallineamento dell'Italia agli impegni internazionali assunti in materia;
che il Governo valuti la possibilità di un rafforzamento delle dotazioni finanziarie e di organico dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, al fine di garantire il pieno adempimento delle sue funzioni istituzionali, di rafforzarne il contributo alla crescita del sistema Paese e alla stabilizzazione di intere aree geografiche di rilevante interesse per l'Italia;
che il Governo consideri l'esigenza di potenziare il sostegno alle esportazioni e all'internazionalizzazione delle imprese, in linea con quanto previsto dalla recente riforma del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, finalizzata alla valorizzazione della diplomazia della crescita e improntata alla semplificazione, alla razionalizzazione e all'innovazione dell'azione amministrativa;
che il Governo valuti altresì l'opportunità di rafforzare gli uffici consolari onorari che svolgono un ruolo essenziale nel fornire servizi e assistenza alle comunità italiane presenti all'estero, in particolare in località distanti dalle sedi diplomatico-consolari e di valorizzare il personale a contratto delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari e degli istituti italiani di cultura;
che il Governo valuti, compatibilmente con le necessità di bilancio, l'implementazione di adeguati finanziamenti per il funzionamento degli organi di rappresentanza degli italiani all'estero”. (aise)