Dal cinema alla cucina: successo per Visioni Sarde a Stoccolma - di Bruno Mossa
STOCCOLMA\ aise\ - È stata davvero una bella serata di cinema, cucina e cultura sarda quella offerta il 18 novembre dall'Ambasciata d'Italia a Stoccolma con “Visioni Sarde”.
L'iniziativa ha registrato il tutto esaurito e suscitato grande interesse in un pubblico che, oltre alle già conosciute spiagge, ha scoperto l'eccellenza delle peculiarità ambientali e culturali della nostra isola.
“Mi ha colpito il rapporto con il paesaggio”, ha sottolineato il direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, Francesco Di Lella. “Per i turisti la Sardegna è una regione costiera mentre per i Sardi è una regione di campagne e monti”.
Il pubblico ha guardato i film nella versione originale, sardo e italiano con i sottotitoli in inglese, mostrando curiosità e interesse.
“Abbiamo fatto un grandissimo lavoro sulla lingua”, ha spiegato il regista Francesco Tomba. “Ho scritto in italiano e l'abbiamo tradotto in tre diversi dialetti sardi per dargli continuità storica; è stato parecchio difficile ma ne è valsa la pena. Per noi”, ha aggiunto, “è stato importante perché la lingua porta la cultura, il modo di parlare, di muoversi e di comunicare in senso vasto. Questo è stato importante per la nostra pellicola perché trasmette un qualcosa di più profondo sulla cultura del luogo”.
Anche nel corto “Incappucciati, Foschi”, una co-produzione italo-svedese ambientato tra Orotelli e Nuoro, l'attenzione alla lingua è stata curata ai minimi dettagli. “Abbiamo avuto la fortuna di avere l'attrice Enrica Pintore che viene dal paese accanto e quindi parlava con un dialetto molto simile. Però abbiamo dovuto adottare dei piccoli accorgimenti perché ci sono delle differenze tra come parlano ad Ottana rispetto ad Orotelli”, ha spiegato il regista Nicola Camoglio, cresciuto a Sinnai, con origini di Orotelli ma che vive in Svezia da quando aveva 18 anni. “Quando andavo a scuola non ci insegnavano il sardo ed era stigmatizzato, veniva vista come una lingua inferiore. Ora credo che le cose stiano cambiando e ci sia una voglia d'imparare il sardo con un ritrovato senso d'orgoglio per la lingua e le sue varianti”.
“Ho visto che c'è stata una comprensione culturale che non avrei mai detto potesse essere colta in un posto così lontano, era anche questo l'intento del nostro film. É stata una bellissima esperienza”, ha aggiunto Francesco Tomba.
Al termine delle proiezioni gli spettatori hanno completato il viaggio in Sardegna con la degustazione dei vini e piatti tipici cucinati con ingredienti importati dall'isola. Igina Soru, sarda che vive in Svezia da 20 anni e che insieme al marito e chef Christoffer Rosén ha preparato pietanze sarde, con ingredienti tipici dal pecorino alla bottarga, si è detta “onorata di essere qui a rappresentare la mia terra”.
“Quando mi hanno proposto l'idea di fare un evento sulla Sardegna ho subito accettato”, ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Stoccolma, Michele Pala, che vanta origini sarde. “Ammetto che sono un pò di parte”, ha aggiunto con ironia. L'ambasciatore ha poi espresso la propria soddisfazione per un evento che ha fornito “una buona occasione per mettere sotto i riflettori una regione poco conosciuta al di là del turismo costiero”. (aise)