“The Prism”: in Consolato a New York la prima esposizione internazionale del progetto di Stefano Simontacchi

NEW YORK\ aise\ - È stata inaugurata ieri, 16 maggio, nelle sale del Consolato Generale d’Italia a New YorkThe Prism”, progetto artistico e di ricerca di Stefano Simontacchi e curato da Marco Senaldi, alla sua prima esposizione internazionale, che sarà visitabile fino al 14 luglio.
I portali emozionali di The Prism varcano l’oceano e interagiscono con un contesto del tutto nuovo, proponendo al pubblico newyorkese un nuovo approccio alla dimensione spirituale dell’arte.
“New York è la città che accoglie le idee e le proposte artistiche più innovative e interessanti”, commenta Sergio Lella, amministratore delegato di The Prism. “Per questo è il luogo ideale per iniziare il viaggio oltre i confini nazionali di The Prism, piattaforma artistica d’eccellenza che interpreta i radicali cambiamenti in atto nel contemporaneo”.
Marco Senaldi, curatore del progetto, racconta che “le opere selezionate per la mostra presso il Consolato Generale d'Italia sono sette portali che vanno da DEEPLY INTO YOU a MARS AUTHORITATIVE, da NEURONAL CONNECTIONS a LIFE JOURNEY. Caratterizzate dalla forma circolare, appartengono a cicli diversi, ma costituiscono tutte espressione inconfondibile dell'universo artistico e spirituale di The Prism. Ne sono testimonianza i titoli e i riferimenti, ciascuno dei quali si ricollega a una caratteristica di questo mondo creativo: la dimensione animistica dell'esistenza, il senso degli archetipi, la rilevanza delle emozioni, la connessione energetica comprovata dalle neuroscienze, e molto altro. Pur nei limiti di una rassegna antologica, la forza della proposta di The Prism emerge qui in tutta la sua intensità, permettendo allo spettatore di entrare in risonanza con le opere che gli stanno di fronte e di conseguenza con la propria profondità interiore”.
The Prism è un progetto artistico interattivo che crea una speciale connessione con il pubblico attraverso portali emozionali e potenti opere circolari, luminose e riflettenti. Le forme fisiche e le dimensioni spirituali convergono nelle opere dell'artista, dando vita a portali che invitano alla meditazione e al risveglio spirituale, forme di espressione che conducono ognuno di noi alle radici del proprio essere.
Entrare in contatto con le opere di The Prism è l’occasione per intraprendere un viaggio emozionale, per risvegliare immagini e archetipi dimenticati, per superare il semplice livello materiale e riscoprire un dialogo tra la dimensione spirituale individuale e quella universale.
Ogni opera diventa una porta di ingresso verso una dimensione interiore più ampia alla scoperta del proprio autentico sé.
Dopo i significativi riconoscimenti conseguiti in Italia con la prima mostra personale Project Revelation nel 2023 e l'inaugurazione dello spazio artistico interattivo THE PRISM CORE CENTER a Milano, The Prism espone una selezione delle sue opere in un contesto internazionale di altissimo rilievo.
“La mostra di The Prism presso il Consolato Generale d’Italia a New York si colloca in un contesto particolare, che è quello della New York Design Week, potendo così ulteriormente valorizzare e promuovere il design italiano in tutte le sue forme ed espressioni”, ha sottolineato il console generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele. “Le opere di Simontacchi in effetti riescono ad unire arte e design, e sono volte a trasmettere messaggi di pace e armonia in una dimensione intima e al contempo universale”.
La mostra sarà visitabile ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.00 alle 16.00, prenotando il proprio appuntamento via email all’indirizzo cg.newyork@esteri.it.
A partire dalla NYCxDESIGN e fino a metà luglio, 4 opere di The Prism saranno visibili anche presso il flagship-store Flexform di New York, un punto di riferimento essenziale per la comunità del design della Grande Mela.
Stefano Simontacchi, creatore del progetto, si è detto “entusiasta” di esporre le suee opere d'arte a New York. “Questo rappresenta il primo passo del programma internazionale di The Prism, ed è un'opportunità per condividere il mio lavoro con un pubblico più ampio e per connettermi con persone di ogni geografia, storia e cultura. Credo fermamente che l'arte abbia il potere di guarire e trasformare, e spero che il mio lavoro possa ispirare gli altri a connettersi con il proprio io interiore. The Prism si concentra sull'arte esperienziale: per renderla accessibile ad un numero di persone sempre più vasto, nei prossimi giorni sul nostro sito sarà possibile vivere il viaggio immersivo di Project Revelation come esperienza virtuale”.
“Queste iniziative espositive a New York esprimono in sintesi tutto il senso del progetto The Prism, andando ben oltre i limiti di una rassegna di opere d'arte contemporanea”, ha concluso Senaldi. “Oggi, sempre di più gli artisti invece di concentrarsi sulla produzione di artefatti, si stanno rivolgendo all'idea di energia e di connessione che è andata perduta nelle nostre società molecolari e narcisistiche. The Prism, nascendo nel solco di questa tendenza, ma ampliandola come nessuno ha mai osato fare finora, costituisce un intero progetto, che comprende uno spazio fisico di meetings e talks, una piattaforma mediale di scambi, una rete internazionale di relazioni, e una produzione di percorsi spirituali, sia fisici che virtuali, di cui il livello espositivo non è che una sfaccettatura. In futuro stiamo elaborando un'estensione di questi piani di relazione nell'intento di una riconnessione energetica capace di ramificarsi su livelli potenzialmente infiniti”. (aise)