“Artigianato, cuore del Made in Italy": la mostra al Mimit
ROMA\ aise\ - “Artigianato, cuore del made in Italy” è il titolo della mostra inaugurata ieri pomeriggio a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle imprese e del Made in Italy, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato, CNA e Casartigiani.
Oltre al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno partecipato all'evento Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Marco Granelli, presidente Confartigianato; Dario Costantini, presidente CNA; e Mauro Sangalli vice presidente Casartigiani.
Pensata per rendere visibile l’importanza dell’artigianato italiano per la nostra economia, ma anche per la nostra qualità della vita, attraverso 22 tavole la mostra restituisce una foto aggiornata in numeri dell’artigianato e della sua capacità di legare tradizione manifatturiera, innovazione, sostenibilità, territorio e comunità, contribuendo ad un’economia più a misura d’uomo e per questo più coesiva e competitiva.
Racconta il ruolo che ha dalla meccanica alla cultura, dall’artigianato artistico allo sport, passando per i comparti più tipici del made in Italy come moda, arredo e agroalimentare. Descrive la sua distribuzione capillare lungo tutto il territorio nazionale, in molte aree presidio economico e di coesione sociale: sono 580mila le imprese artigiane localizzate nelle aree interne e montane. Si tratta del 55% delle imprese con un milione e cinquecento mila addetti. Nei comuni con meno di 5.000 abitanti, il 99,4% delle imprese non agricole sono micro e piccole.
Racconta come sia italiano il 29% delle esportazioni manifatturiere realizzate nella Ue da micro e piccole imprese, con un’incidenza sul Pil pari al 3,3%, il doppio della media europea, che si attesta al 1,6%. Il 90% delle imprese italiane esportatrici sono micro e piccole imprese, l’84,6% nelle attività manifatturiere.
Nel dettaglio, queste imprese rappresentano il 93% delle esportazioni di articoli d’abbigliamento in pelle; il 90% delle esportazioni del mobile; il 91,9% delle esportazioni del legno; l’85% della meccanica. Le esportazioni delle micro e piccole imprese italiane sono rilevanti nella Ue con il 53,6% del totale, ma vanno anche oltre, con il 14,9% delle esportazioni nei paesi europei non Ue, l’8,9% in Asia orientale, l’8,6% nell’America settentrionale, e sotto il 5% rispettivamente in Africa, America centro-meridionale, Medio Oriente, Asia centrale e Oceania. Le micro e piccole imprese sono attori importanti della green economy, crescendo più delle medie e grandi nella quota di imprese che hanno effettuato investimenti green (+46,9% micro, +54,9% piccole, +43,8% medie e grandi), e rappresentando il 55% dei brevetti italiani relativi a energie alternative e gestione di rifiuti e inquinanti depositati a livello europeo.
L’allestimento è stato progettato per essere completamente riutilizzato dopo la chiusura della mostra.
"L’idea di questa mostra nasce in continuità con le iniziative messe in campo dal Mimit per la Giornata Nazionale del Made in Italy che si celebrerà ogni anno il 15 aprile, anniversario della nascita del genio di Leonardo da Vinci", ha sottolineato il ministro Urso. "Il nostro artigianato è all’avanguardia di quello che sarà il saper fare italiano del futuro, che punta sulla qualità e sull’eccellenza in un Europa che sempre più dovrà tornare a produrre. Per questo prima della pausa estiva realizzeremo una legge sulle piccole e medie imprese e sull’artigianato che anno dopo anno tenderà a semplificare, incentivare e sostenere questa l’attività", ha aggiunto.
"Bello, buono e ben fatto deve diventare sostenibile, è l'eccellenza che il consumatore mondiale ci chiederà sempre di più. Bisogna esserlo non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Ne siamo assolutamente convinti e per questo valorizziamo il settore: gli artigiani sono i protagonisti della nuova epoca, l'esempio di quello che noi dobbiamo fare", ha concluso il ministro.
“Parlando di piccole imprese e artigianato alcuni pensano ad un punto di debolezza della nostra economia. Non è così”, ha rimarcato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. “La propensione delle imprese artigiane a collaborare accompagna la nostra capacità di creare coesione e innovazione. Questa mostra comunica attraverso i numeri e le storie il valore di questo sistema che alimenta la capacità di affrontare le sfide del futuro legate all’innovazione e alla sostenibilità. La foto che emerge conferma che il Paese può affrontare le sfide che abbiamo avanti chiamando a raccolta i nostri talenti senza lasciare indietro nessuno. E che come dice il Manifesto di Assisi non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia”.
“Con 1.300.000 imprese che danno lavoro a 2.600.000 persone – ha evidenziato Marco Granelli, presidente di Confartigianato - l’artigianato è la storia, la cultura, il futuro del made in Italy. La Mostra ‘Artigianato, cuore del made in Italy’ consente di toccare con mano il valore espresso da imprenditori profondamente radicati nelle comunità, emblema delle nostre tradizioni manifatturiere, capaci di conquistare il mondo con prodotti eccellenti. Gli artigiani sono il cuore del made in Italy perché esprimono talento, competenze e saperi antichi che rappresentano la biodiversità produttiva e culturale dei territori del Paese. Ma sono anche i protagonisti di un futuro di sviluppo sostenibile, pronti a rinnovarsi e ad innovare per affrontare le trasformazioni della nostra epoca ed essere attori delle transizioni green e digitale”.
L’artigianato, ha sottolineato Dario Costantini, presidente CNA, “è la capacità unica di fondere creatività e intelligenza pratica e rappresenta un patrimonio insostituibile per il Made in Italy, il benessere dei cittadini e l’immagine dell’Italia. Le imprese artigiane sono dappertutto, assicurano lo scambio virtuoso con i territori e reinventano lo storico saper fare delle località in cui operano”.
“Artigianato cuore del made in Italy” per Giacomo Basso, presidente di Casartigiani, “è la manifestazione che sottolinea con forza e numeri alla mano il ruolo fondamentale dell’impresa artigiana e della microimpresa nelle filiere del Made in Italy. Una infrastruttura unica in tutto il mondo che coniuga, da sempre, creatività e qualità, e che professa il riconoscimento di eccellenza. È un processo che identifica nella ideazione e nel “saper fare” il proprio cardine distintivo. Si tratta della testimonianza di uno straordinario patrimonio culturale nel nostro Paese, una forma d’arte che CASARTIGIANI è orgogliosa di rappresentare”.
La Mostra resterà aperta fino al 14 giugno, dal lunedì al venerdì tra le 17.00 e le 20.00. (aise)