Cucina italiana Patrimonio Unesco/ Asacert: ora serve responsabilità per difendere il Made in Italy

ROMA\ aise\ - "In un contesto globale segnato da imitazioni, italian sounding e concorrenza sleale, l’iscrizione nella lista UNESCO diventa un’arma strategica per difendere autenticità, qualità e trasparenza". Questo il pensiero del mondo della certificazione made in Italy, in particolare di ITA0039 by ASACERT, riguardo l'iscrizione ufficiale della cucina italiana nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
ASACERT è da anni impegnata nella tutela dell’autentico Made in Italy nella ristorazione e nei prodotti agroalimentari, per questo, a suo parere questo riconoscimento prestigioso deve "alzare ulteriormente l’asticella delle responsabilità".
"Questo risultato premia la cultura del vero Made in Italy, ma allo stesso tempo rende ancora più urgente combattere imitazioni e fake italian food - ha spiegato Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT e ideatore del Protocollo di certificazione ITA0039 -. L’UNESCO certifica un patrimonio culturale, noi lavoriamo ogni giorno per certificare la sua autenticità. È una missione che oggi acquista un significato ancora più profondo: proteggere la verità delle nostre tradizioni, dei nostri prodotti e dei nostri ristoratori".
Il nuovo status UNESCO rappresenta un volano per l’intera filiera agroalimentare, che continua a registrare una crescita significativa dell’export, e valorizza ulteriormente l’universo delle DOP, IGP e STG, già leader europeo per numero di produzioni tutelate.
La cucina italiana non diventa, dunque, solo un simbolo globale, ma una responsabilità collettiva: per ASACERT è dunque necessario "conservarla, raccontarla, praticarla ogni giorno". (aise)