Turismo: un’industria che crea legami

ROMA\ aise\ - Oggi, 27 settembre, è la Giornata mondiale del turismo. Una giornata che quest’anno ha come tema “turismo e pace”. Anche il Ministero del Turismo, e la sua titolare, Daniela Santanché, ha voluto celebrare questa giornata non solo per “il diritto al turismo”, ma anche per “il ruolo fondamentale del fenomeno turistico come promotore di pace e amicizia tra i popoli. Oltre a essere un’industria e un’attività economica, infatti, il turismo è un fattore sociale che unisce culture e crea legami”.
“Anche il Codice mondiale dell’etica del turismo, adottato nel 1999 dall’Organizzazione mondiale del turismo, ci ricorda che esso funge da strumento di valorizzazione territoriale nonché da vettore di dialogo e comunicazione – ha aggiunto ancora la Ministra -: il turismo, incoraggiando l’incontro tra persone e istituzioni di diverse nazioni, ci consente di mantenere aperti i canali di scambio interculturale. In base a queste caratteristiche intrinseche, occorre lavorare tutti insieme – pubblico e privato – per costruire un ecosistema turistico che favorisca il benessere collettivo, basato su valori di uguaglianza, accessibilità, inclusività ed etica. Per farlo, dobbiamo ribadire come il diritto al turismo abbia tanto una valenza attiva – nel garantire a ciascuno la possibilità di fruire delle meraviglie del nostro pianeta – quanto una carica passiva – nel riconoscere il diritto dei territori a valorizzare le proprie specifiche potenzialità turistiche”.
“Il turismo può e deve essere un ponte verso un futuro di pace. Ogni viaggio è un’opportunità per apprendere, comprendere e rispettare le differenze, ma anche per trovare ciò che ci unisce. Insieme, possiamo rendere il turismo un motore di crescita reciproca e un fattore di armonia tra i popoli – ha infine concluso Santanché -. Il domani del comparto è un turismo che non solo arricchisce le nostre economie, ma nutre anche le nostre anime e promuove la pace nel mondo”. (aise)