840 milioni di donne nel mondo hanno subito violenza nella loro vita

ROMA\ aise\ - Secondo i dati del nuovo rapporto congiunto UNICEF, OMS, UN Women, UNFPA, HRP, UNODC e UNDESA, quasi una donna su tre - 840 milioni stimate a livello globale (dato 2023) - ha subito violenza da parte del partner o violenza sessuale nel corso della propria vita, una cifra che è rimasta invariata rispetto al 2000. 316 milioni di donne - l'11% di quelle di età pari o superiore ai 15 anni - hanno subito violenza fisica o sessuale da parte di un partner. I progressi nella riduzione della violenza da parte del partner nelle relazioni di intimità sono stati estremamente lenti, con un calo annuale di appena lo 0,2% negli ultimi due decenni. Per la prima volta, il rapporto include stime nazionali e regionali sulla violenza sessuale da parte di persone diverse dal partner. Il rapporto rileva che 263 milioni di donne hanno subito violenza sessuale da parte di persone diverse dal partner dall'età di 15 anni, una cifra che, secondo gli esperti, è significativamente sottovalutata a causa della stigmatizzazione e della paura.
Inoltre, secondo i dati del rapporto UNICEF ECARO “Where we live and learn: Violence against children in Europe and Central Asia” (del 2025), in 19 paesi dell'UE tra l'1% e il 14% delle donne riferisce di aver subito violenza sessuale prima dei 15 anni, anche se il numero effettivo è probabilmente molto più alto.
“Questi dati ci ricordano che la violenza contro bambine e ragazze è una crisi globale dei diritti dell’infanzia - ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente dell’UNICEF Italia -. Dietro ogni numero c’è una vita spezzata, un futuro messo a rischio. Come UNICEF chiediamo con forza che le istituzioni, le comunità e ciascuno di noi rafforzino il proprio impegno per prevenire la violenza contro le donne e le bambine, proteggere chi è più vulnerabile e garantire ascolto e supporto a chi trova il coraggio di denunciare. È nostro dovere costruire un ambiente in cui ogni bambina, ogni ragazza e ogni donna possano sentirsi al sicuro e protette”.
La maggior parte delle violenze sessuali subite da bambini e bambine si verifica durante l'adolescenza, con un picco significativo tra i 14 e i 17 anni. Gli studi dimostrano che bambini e bambine che subiscono violenza sessuale hanno maggiori probabilità di subire abusi ripetuti. L'attuazione di interventi mirati durante l'adolescenza è fondamentale per spezzare questo ciclo e attenuare l'impatto a lungo termine di questo trauma.
I sopravvissuti e le sopravvissute spesso portano con sé il trauma della violenza sessuale fino all'età adulta, affrontando rischi maggiori di malattie sessualmente trasmissibili, abuso di sostanze, isolamento sociale e problemi di salute mentale come ansia e depressione, oltre a difficoltà nel formare relazioni sane. È dimostrato che l'impatto è ulteriormente aggravato quando gli e le adolescenti ritardano a rivelare le loro esperienze, a volte per lunghi periodi, o tengono del tutto nascosto l'abuso.
In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l’UNICEF ha tenuto l’Officina Unicef Young Mobile “Una di noi”, talk contro la violenza di genere con i ragazzi e le ragazze dell’Istituto “San Benedetto Einaudi Mattei” di Latina, in collaborazione con l’Istituto Vittorio Veneto Salvemini, dove presenterà i risultati di un sondaggio, realizzato sulla piattaforma U-Report dell’UNICEF, che ha coinvolto circa 450 ragazzi e ragazze in tutta Italia. (aise)