Unicef: livello della distruzione a Gaza sconvolgente

GINEVRA\ aise\ - "Secondo le notizie, la guerra a Gaza ha ucciso oltre 13.000 bambini e ne ha feriti molti di più. In rovina case, scuole e ospedali. Uccisi insegnanti, medici e operatori umanitari. La carestia è imminente. Il livello e la velocità della distruzione sono sconvolgenti. I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco ORA". È quanto ha detto perentoriamente la Direttrice Generale dell'UNICEF, Agenzia Onu per la protezione dell'Infanzia, Catherine Russell, in un post sul suo profilo X.
Inoltre, ha aggiunto: "i due bambini ancora in ostaggio a Gaza, Kfir e Ariel, devono ancora essere rilasciati. Sono passati più di 180 giorni di angoscia per gli ostaggi e le famiglie. I bambini hanno perso i familiari e mancano loro i genitori e i loro cari ancora in ostaggio. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati ORA".
Oltre a questo l'UNICEF ha pubblicato alcuni degli aberranti dati realizzati dalla valutazione (ancora provvisoria) dei danni nella Striscia di Gaza realizzata dalla Banca Mondiale con ONU e Ue, dalla quale si evince proprio il livello della distruzione: l'84% di tutte le strutture sanitarie e il 62% di tutte le abitazioni nella Striscia di Gaza sono state danneggiate o distrutte dalle ostilità in corso. Inoltre, circa il 57% delle infrastrutture idriche è stato distrutto o parzialmente danneggiato. La capacità di produzione idrica attuale è stimata al di sotto del 5% della produzione abituale e diminuisce progressivamente ogni giorno. 350.000 persone con malattie croniche non hanno accesso, o hanno un accesso estremamente limitato, ai farmaci e alle procedure mediche essenziali come la dialisi. 3,1 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari nello Stato di Palestina, tra cui 1 milione di bambini nella Striscia di Gaza.  
Dall'escalation delle ostilità del 7 ottobre, infatti, si è registrato un impatto devastante sull'istruzione nella Striscia di Gaza. La valutazione ha rilevato che almeno il 67% delle scuole nella Striscia di Gaza avrà bisogno di una ricostruzione completa o di una riabilitazione importante per tornare a funzionare. Inoltre, 320 edifici scolastici sono stati utilizzati come rifugi dagli sfollati interni; di questi edifici scolastici, 188 sono stati colpiti direttamente (90 scuole) o danneggiati (98 scuole). 
Dal 21 marzo al 3 aprile, 34 camion hanno portato forniture d'emergenza essenziali, come 4.400 pacchi di pannolini per bambini; 2.272 pacchi di kit per l'igiene; 15.905 set di vestiti invernali; 1.250 cartoni di cibo nutrizionale per combattere la malnutrizione; 16.800 contenitori d'acqua pieghevoli da 10 litri e due impianti di trattamento dell'acqua con strumenti e accessori.
Infine, anche in Cisgiordania l'UNICEF ha continuato a fornire primo soccorso psicosociale, per la salute mentale e supporto psicosociale, e ha svolto attività di sensibilizzazione e fornito servizi legali a 727 persone, tra cui 459 bambini e 268 persone che se ne prendono cura. (aise)