Vite più sane oggi e domani: Unicef, Oms e Commissione Ue per la Settimana Europea delle vaccinazioni 2024

GINEVRA\ aise\ - L'istituzione del Programma Ampliato di Immunizzazione (EPI), 50 anni fa, ha rappresentato un momento cruciale nella storia della salute pubblica, salvando milioni di vite a livello globale ogni anno. Solo cinque anni dopo l'introduzione dell'EPI, il vaiolo è stato eradicato. Da allora, il raggio d'azione geografico del poliovirus selvaggio si è ridotto a soli due Paesi e la minaccia di diverse gravi malattie infettive dei bambini è diminuita drasticamente. La continua innovazione nel campo dell'immunologia ha portato allo sviluppo di vaccini in grado di proteggere da un numero ancora maggiore di malattie, aprendo la possibilità nella Regione europea di eliminare l'epatite B e il cancro alla cervice uterina nel prossimo futuro. Ma mentre si celebrano questi risultati monumentali, che hanno protetto la salute di più generazioni, la scia della pandemia da COVID-19 e del suo impatto senza precedenti sulle nostre società ed economie, sui sistemi sanitari e sulla fornitura di assistenza sanitaria, porta con sé alcuni dati allarmanti, tra cui una drastica diminuzione dei vaccini anti-morbillo, con il risultato di un aumento di 60 volte del numero dei casi nell’ultimo anno. È quanto si apprende da un comunicato di Unicef, Oms e Commissione Europea in occasione della Settimana Europea delle Vaccinazioni 2024.
Il calo dei tassi di vaccinazione in alcuni Paesi della Regione europea tra il 2020 e il 2022, spesso causato da disinformazione, mette in luce la vulnerabilità del lavoro di sensibilizzazione alle vaccinazioni. Negli ultimi tre anni, più di 1,8 milioni di bambini nella Regione europea dell'OMS hanno saltato la vaccinazione contro il morbillo, cosa che ha portato l’aumento del numero di casi di morbillo nel 2023 rispetto al 2022.
“La nostra determinazione a fornire i benefici della vaccinazione a tutti, ovunque, non deve vacillare – hanno spiegato i rappresentanti di Unicef, Oms e Commissione Ue -. In un contesto di crisi multiple e di diffusione della disinformazione nella regione, l'OMS, l'UNICEF e la Commissione europea si impegnano a continuare a lavorare insieme, in stretta collaborazione con gli Stati membri in tutta Europa, per sostenere i sistemi sanitari e garantire un accesso equo ai servizi di vaccinazione. Insieme, continueremo a sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici della vaccinazione e a rafforzare la fiducia nei vaccini per sostenere la domanda pubblica di vaccini, ora e in futuro. Allo stesso tempo, continueremo a contribuire a garantire che i sistemi sanitari siano adeguatamente preparati per qualsiasi epidemia e pandemia futura. Nel nostro obiettivo comune di garantire vite più sane e sicure alle generazioni attuali e future, è indispensabile che la vaccinazione rimanga una pietra miliare della salute pubblica”.
I firmatari di questo appello sono stati Hans Henri P. Kluge, Direttore regionale dell'OMS per l'Europa, Regina De Dominicis, Direttrice regionale dell'UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale, e Stella Kyriakides, Commissaria europea per la Salute e la Sicurezza alimentare. (aise)