Adolescenti ed effetti della rivoluzione comunicativa

ROMA\ nflash\ - Nella comunicazione virtuale riescono a essere più sinceri che in quella reale il 45,7% di studenti e studentesse, solo il 28,3% riesce a non guardare in continuazione il cellulare quando è in compagnia per verificare la presenza di notifiche. Tra i dati che riguardano la sfera del benessere psicologico, l’autostima è bassa nel 34,2% dei casi, elevata nel 13,4% e sana nel 52,4%. Ad avere una scarsa considerazione delle proprie capacità sono soprattutto le studentesse (47,9% contro il 23,6% degli studenti). Sono alcuni risultati del progetto “Mutamenti interazionali e benessere” (MiB), avviato nel 2024 dal Gruppo di ricerca MUSA – Mutamenti sociali, valutazione e metodi (MUSA) dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpps). L’iniziativa coinvolge oltre 3000 studenti e studentesse di 25 scuole secondarie di secondo grado di Roma che, per cinque anni, saranno intervistati periodicamente faccia a faccia, affinché gli esperti possano studiare, monitorare e approfondire in modo sempre più preciso gli effetti dei mutamenti in corso nell’interazione umana in età adolescenziale. Tra le principali tematiche affrontate dall’indagine, che per ora si riferisce a un campione di 3.068 adolescenti del primo anno delle scuole superiori, si annoverano: iperconnessione, comportamenti online e offline, antisociali e a rischio, stereotipi e disagi psicologici. A Roma, ieri, presso l’Aula Marconi della Sede centrale del Cnr, sono stati presentati i primi dati. (nflash)