La Bce lavora per la sovranità monetaria digitale - di Mario Lettieri e Paolo Raimondi

ROMA\ nflash\ - La leadership politica dell’Unione europea, a cominciare dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, si è purtroppo sottomessa alle mattane economiche, sui dazi e molto altro, del presidente Trump. Sembra che, invece, la Banca centrale europea stia assumendo un ruolo di confronto più deciso. Non è sorprendente, poiché i banchieri e gli economisti possono, se vogliono, comprendere meglio gli effetti di determinate politiche. Tra gli interventi più incisivi vi sono quelli dell’italiano Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Bce. Lo scontro è sul ruolo chiave delle infrastrutture dei pagamenti e dei mercati finanziari. Se queste si bloccano, l'intero sistema è a rischio con ripercussioni su famiglie, aziende e governi. Quando i pagamenti falliscono, è la banca centrale che deve intervenire per preservare la stabilità. […] “L’euro digitale non è solo un mezzo di pagamento; è anche una dichiarazione politica riguardante la sovranità dell’Europa”. Sembrerà strano, ma l’affermazione viene dalla presidente della Bce Christine Lagarde. (nflash)