Un filo resistente tra memoria ed emigrazione: la Brigata Maiella e gli Abruzzesi nel mondo

PESCARA\ nflash\ - Le vicende della Resistenza e dell’emigrazione abruzzese sono profondamente intrecciate. La Brigata Maiella fu una delle poche formazioni partigiane ad affiancarsi regolarmente all’esercito alleato, seguendo le truppe inglesi e poi polacche ben oltre i confini della propria terra. Non si limitarono a liberare l’Abruzzo: combatterono anche nelle Marche, in Emilia-Romagna e fino ad Asiago, portando ovunque coraggio, determinazione e senso di giustizia. Ma al termine di quella lotta, molti di loro tornarono nei paesi d’origine e trovarono solo macerie: case distrutte, comunità spezzate, terre impoverite. Fu allora che un’altra forma di coraggio li spinse a partire ancora, questa volta verso l’emigrazione. A loro è dedicato il concorso nazionale intitolato “L'80° della Liberazione, il lungo cammino della Costituzione”, che nei giorni scorsi ha premiato 8 scuole tra Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. Per l’Emilia-Romagna il premio è andato all’Istituto “Vessari Macrelli” di Cesena; per il Veneto alle scuole “IIS “M. Rigoni Stern” di Asiago e alla scuola Liceo F. Corradini di Thiene; per le Marche al Liceo Aristico “Mengaroni”, di Pesaro, e una menzione speciale è andata alla Classe IV C del Liceo Coreutico di Pesaro; per l’Abruzzo il Liceo “Mattei” di Vasto, il Liceo “A. Marino” di Casoli, e con una menzionale speciale lo studente Horka Ibrahim del Liceo di Sulmona. (nflash)