Billi (Lega): da Trump pace e concretezza, basta al mainstream di sinistra

foto Palazzo Chigi

ROMA\ aise\ - “Sosteniamo fortemente Donald Trump per il Premio Nobel per la Pace 2026 con la mozione Lega depositata alla Camera dei Deputati, al Senato e al Parlamento Europeo, per promuovere il processo di pace in corso a Gaza e restituire stabilità a tutto il Medio Oriente”. Così Simone Billi, deputato eletto in Europa e capogruppo della Lega Salvini Premier in Commissione Esteri.
“Basta con la politica estera socialista che ha portato nel nostro amato Continente una grave crisi economica e del lavoro, una immigrazione senza controllo che sta facendo perdere sicurezza e identità all’Europa e basta al sostegno ad un’organizzazione terroristica internazionale come Hamas, come si sta vedendo in molte piazze in Italia”, continua il parlamentare. “L’Italia con il Centrodestra sta dalla parte di Trump e della pace vera, quella costruita con coraggio e responsabilità, per gli Israeliani, per i Palestinesi e per tutti i popoli arabi del Medioriente”.
Nella mozione si sostiene che “il “Piano di pace per Gaza”, promosso dall'amministrazione statunitense guidata dal Presidente Donald J. Trump, rappresenta ad oggi la più concreta e articolata proposta di cessate il fuoco e di stabilizzazione duratura dell'area, prevedendo una serie di misure e tappe politiche, umanitarie e di sicurezza, finalizzate alla smilitarizzazione di Gaza, alla ricostruzione civile e al riconoscimento reciproco delle parti; il suddetto piano, grazie ad una intensa attività diplomatica, è stato accettato da tutte le controparti, inclusa Hamas, segnando un evento di portata storica nella diplomazia mediorientale; la mediazione, condotta sotto impulso della diplomazia statunitense, ha coinvolto attivamente Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania e Turchia, a conferma di un processo multilaterale di pace senza precedenti recenti nella regione; il valore politico del Piano di pace si iscrive in continuità con gli Accordi di Abramo del 2020, promossi dalla prima amministrazione Trump, che portarono alla normalizzazione dei rapporti tra Israele e diversi Stati arabi (Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Marocco e Sudan); questi accordi hanno rappresentato uno dei risultati diplomatici più significativi degli ultimi decenni nel mondo arabo-israeliano, ed hanno l'obiettivo di lungo periodo di coinvolgere la totalità dei Paesi dell'area; in aggiunta, durante le due esperienze alla guida degli Stati Uniti, Trump ha ripetutamente espresso la volontà di porre fine ai conflitti e di favorire la pace attraverso la via diplomatica, il dialogo diretto tra le parti e il rifiuto dell'interventismo armato”.
“L'effettiva attuazione del piano di pace per Gaza, ovvero il mantenimento di un cessate il fuoco duraturo, sotto garanzie internazionali, - continua la premessa – costituirebbero un motivo fondato e legittimo per proporre la candidatura del Presidente Donald J. Trump al Premio Nobel per la Pace; tale riconoscimento avrebbe un forte valore di incoraggiamento per tutti gli attori coinvolti, e in particolare per la società civile israeliana e palestinese, nel promuovere una cultura della pace e del reciproco rispetto”.
La mozione della Lega impegna il Governo “a sostenere la candidatura del Presidente Donald J. Trump al Premio Nobel per la Pace 2026, quale riconoscimento del suo ruolo di mediazione e del contributo alla pacificazione in Medio Oriente, condizionando tale sostegno al concreto svolgimento e alla realizzazione del piano di pace per Gaza”. (aise)