Giacobbe (Pd): serve una politica industriale coraggiosa e lungimirante, non interventi tampone

ROMA\ aise\ - “Basta interventi tampone. È ora di dare al Paese una politica industriale strutturale, strategica, lungimirante e fondata su giustizia ambientale, sostenibilità e trasparenza”. Così il senatore del Partito Democratico Francesco Giacobbe intervenuto ieri in Aula durante la discussione sul decreto riguardante le “Misure urgenti di sostegno ai comparti produttivi”.
“Il governo non dovrebbe limitarsi a rincorrere l’ennesima emergenza, ma iniziare finalmente a guidare i cambiamenti e costruire un sistema produttivo solido, resiliente e sostenibile”, ha dichiarato Giacobbe.
Sul caso dell’ex Ilva di Taranto, l’esponente del Pd ha criticato il nuovo stanziamento di 200 milioni di euro come un intervento parziale e privo di visione: “è il momento di scelte coraggiose e strutturali. Nessuna cifra potrà mai compensare quanto subito dai cittadini di Taranto, ma lo Stato ha il dovere morale di intervenire con forza e giustizia. Bisogna raddoppiare le risorse e portarle a 400 milioni di euro, destinandone almeno la metà a interventi ambientali misurabili. Bonifica, riqualificazione e ambientalizzazione devono essere i pilastri centrali del rilancio industriale”, ha aggiunto.
Un altro focus dell’intervento è stato il settore della moda, che Giacobbe ha definito “non solo industria, ma identità nazionale e forma d’espressione del genio italiano”. Per rafforzare il comparto, il PD propone l’istituzione di un Fondo per la moda da 150 milioni in tre anni e un Fondo per la transizione verde e digitale da 1,5 miliardi, autofinanziato attraverso la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
“Il Made in Italy ha bisogno di una strategia globale, non basta l’eccellenza produttiva. Serve una regia pubblica che sappia raccontare al mondo il valore umano, artistico e professionale che c’è dietro un capo italiano”, ha sottolineato Giacobbe, ricordando anche il ruolo fondamentale delle comunità italiane all’estero nella promozione della moda e dell’immagine dell’Italia.
“Per Taranto come per la moda, e per tutto il comparto produttivo, servono risorse, ma servono soprattutto misure strutturali capaci di dare fiducia e prospettiva”, ha concluso. “Diamo forza all’Italia che innova conservando le sue radici. Diamo una direzione alla politica industriale di questo Paese”. (aise)