Governo impegnato a favorire il rientro di talenti italiani all’estero: Tajani risponde a Onori (Az)

ROMA\ aise\ - “Rafforzare l'attrattività internazionale dell'Italia è una priorità strategica per il futuro del Paese, su cui il Governo è fortemente impegnato. L'attrazione del capitale umano è una delle componenti principali della diplomazia della crescita. L'obiettivo che abbiamo è quello di rafforzare ulteriormente il nostro tessuto economico e imprenditoriale e dare nuova linfa al sistema accademico, scientifico e culturale. Lo facciamo favorendo innanzitutto il rientro di talenti italiani: il Governo offre, infatti, da tempo diversi tipi di incentivi, a partire da una tassazione agevolata dei redditi da lavoro. Abbiamo, inoltre, stanziato, nel corso dell'anno, 50 milioni di euro per il rientro in Italia di scienziati e ricercatori e una parte significativa è destinata, ovviamente, alle regioni del Mezzogiorno”. Questo è quanto detto dal Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, nella replica all’intervento di Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa, che ieri ha interrogato il Ministro chiedendo di rafforzare l'attrattività del Paese e incentivare il rientro dei giovani talenti italiani per “sostenere la crescita e la competitività”.
“Un altro tassello fondamentale - ha aggiunto Tajani - è l'attrazione di professionisti qualificati e ricercatori stranieri. Puntiamo a valorizzare le migliori intelligenze per poterle mettere al servizio dello sviluppo tecnologico e della crescita del nostro Paese”.
Il Ministro ha dunque ricordato l’incontro di settembre a Napoli con la nostra rete degli addetti scientifici e spaziali nel mondo. “Il loro lavoro è cruciale per individuare le eccellenze all'estero del mondo accademico, della tecnologia e dell'innovazione”.
“Il Governo – ha spiegato il titolare della Farnesina - sta anche investendo in centri o infrastrutture di ricerca come mai fatto prima: con un investimento da 11 miliardi di euro abbiamo dato vita a cinque centri nazionali di eccellenze in settori strategici quali agritech, supercalcolo, mobilità sostenibile, biodiversità e terapie geniche”.
Tajani ha poi parlato della sua strategia, adottata assieme alla Ministra Bernini, finalizzata “all’internazionalizzazione delle nostre università”: “rivestono un ruolo fondamentale le borse di studio che abbiamo significativamente aumentato negli ultimi anni. Si tratta di uno strumento importante per attrarre giovani talenti stranieri. Lo facciamo anche con programmi di alta formazione come Invest your talent in Italy, che unisce percorsi universitari e tirocini in imprese italiane. Li promuoviamo grazie anche alle nostre ambasciate, in coordinamento con i principali atenei internazionali”.
Infine, anche il “sistema dei visti” può, secondo Tajani, essere “un ulteriore strumento per attrarre capitale umano di eccellenza, professionisti qualificati e investitori accademici”.
“Il Governo, comunque, continuerà a investire nel capitale umano per creare un ambiente favorevole all'attrazione e alla valorizzazione dei talenti – ha infine assicurato Tajani -. È anche così che si sostiene la competitività internazionale del nostro Paese. Naturalmente, continueremo a fare tutto ciò che è necessario anche per far rientrare i nostri migliori talenti”.
Controreplica affidata poi alla deputata di Azione Giulia Pastorella, cofirmataria dell'interrogazione assieme ad Onori: “la sua lista di interventi è stata lunga, eppure i dati che la mia collega Onori ha citato parlano chiaro: qualcosa non sta funzionando. Quindi, la domanda resta: come se lo spiega? Forse la spiegazione è molto semplice: che certo non esiste una soluzione al cosiddetto problema dei cervelli in fuga - io lo chiamo più il problema dell'attrattività del Paese - o, meglio, la soluzione sarebbe un Paese migliore. Come fare? Lavorando sui salari, che significa lavorare sulla produttività, che è la grande assente di questa legge di bilancio, come ci dice Confindustria, o magari permettendo ai giovani che vogliono accedere al mercato immobiliare di poterlo fare - anche lì il piano casa annunciato non l'abbiamo visto -, o permettere di fare una famiglia, magari spendendo bene le risorse del PNRR sulla creazione di nidi”.
Infine, Pastorella ha anche parlato riguardo l'internazionalizzazione delle università: “Va benissimo internazionalizzare, ma come facciamo ad attrarre talenti se il riconoscimento dei titoli esteri è ancora così complesso e così disomogeneo sul territorio nazionale? Andiamo avanti. La tassazione agevolata funziona solo in parte se il Paese non cambia, se non cambia la burocrazia, se non cambia la sanità, se il sistema della giustizia è lento. Quindi, il tema è che questi dati parlano chiaro. Le agevolazioni fiscali sono una panacea, ma la vera questione è che il Paese non è affidabile, il Paese non è visto come attrattivo, quindi io consiglio di smettere di pensare in termini di fuga e di rientro, che è limitante, ma pensiamo davvero in termini di opportunità e attrattività. Queste due parole al momento non sembrano conciliarsi con l'attività del Governo né col nostro Paese. Io mi auguro che questo cambi, perché questo tema è davvero importante ed è forse la vera emergenza nazionale”. (aise)