Legge di bilancio/ Giacobbe (Pd): emendamenti per la rete consolare

ROMA\ aise\ - I senatori eletti all’estero del Partito Democratico, in concerto con i deputati ed con il PD Mondo, hanno presentato una serie di emendamenti alla legge di bilancio per “affrontare in modo diretto uno dei principali problemi denunciati da anni dalle nostre comunità: la debolezza della rete diplomatico-consolare e la conseguente difficoltà di garantire servizi efficienti, tempi certi e pieno rispetto dei diritti dei cittadini italiani nel mondo”, come spiegato dal Senatore Pd Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione Africa-Asia-Oceania-Antartide.
“I consolati sono il primo punto di contatto tra lo Stato e milioni di italiani residenti oltre confine: se non funzionano, è lo Stato a non funzionare”, ha aggiunto Giacobbe spiegando che l’intero pacchetto è pensato per rafforzare strutturalmente servizi, personale, infrastrutture e strumenti digitali, mettendo al centro le esigenze degli italiani all’estero. “Abbiamo bisogno di una rete consolare moderna, accessibile e capace di rispondere ai bisogni reali delle nostre comunità. Ciò significa più personale, più risorse, sistemi digitali che funzionano e anche forme di assistenza destinate a chi non è digitalmente alfabetizzato. È una questione di dignità e di diritti.”
Gli emendamenti comprendono anche un forte investimento sull’ampliamento del personale del Ministero degli Affari Esteri, con nuove assunzioni stabili sia nelle aree tecniche che amministrative, e un incremento della dotazione organica. “Senza personale adeguato – sottolinea Giacobbe – nessuna piattaforma potrà mai funzionare. Per questo proponiamo nuove assunzioni, lo scorrimento delle graduatorie e la stabilizzazione del personale a contratto che da anni garantisce il funzionamento dei nostri uffici all’estero”.
Un intervento strutturale riguarda proprio il personale a contratto: l’emendamento dei senatori Pd autorizza l’immissione nei ruoli MAECI di 200 unità attraverso concorsi per titoli ed esami, sanando una situazione che da tempo genera precarietà e disfunzioni. In parallelo, ulteriori misure prevedono l’incremento del contingente complessivo del personale locale a contratto a 3.300 unità e 1,5 milioni annui per l’adeguamento delle retribuzioni al costo della vita e ai parametri dei mercati locali.
Un’altra parte del pacchetto riguarda il rafforzamento della rete dei consoli onorari, con risorse che vanno dai 2 ai 12 milioni di euro a seconda degli interventi proposti: un sostegno essenziale per ampliare la presenza dello Stato nelle aree più distanti dalle sedi consolari principali. “I consoli onorari sono spesso l’unico presidio per comunità isolate o geograficamente lontane. Il loro ruolo deve essere sostenuto e valorizzato, non lasciato all’improvvisazione”, dichiara Giacobbe.
Infine, il pacchetto comprende 4 milioni di euro per il mantenimento e il potenziamento dei sistemi informativi telefonici consolari, essenziali per garantire un contatto costante, soprattutto nei Paesi con una presenza italiana significativa. A ciò si aggiunge un emendamento che elimina ogni tassa relativa al riconoscimento della cittadinanza italiana per i minori, qualora almeno un genitore sia iscritto all’AIRE. “È una misura necessaria per eliminare una discriminazione gravissima: non possiamo accettare che registrare un figlio all’estero costi centinaia di euro mentre in Italia è gratuito. Anche su questo siamo intervenuti con decisione”, sottolinea Giacobbe che conclude: “questo pacchetto di emendamenti rappresenta una risposta concreta alle difficoltà che milioni di italiani vivono ogni giorno nel rapporto con i servizi consolari. Vogliamo uno Stato che sia presente, efficiente e rispettoso dei diritti di tutti i suoi cittadini, non solo di quelli residenti entro i confini nazionali. Continueremo a impegnarci con determinazione affinché queste misure vengano approvate e diventino realtà”. (aise)