Porta (Pd) al Congresso Cim a Tunisi: il decreto cittadinanza è un atto ostile alle nostre collettività all’estero

ROMA\ aise\ - Intervenendo a Tunisi al quattordicesimo congresso mondiale della CIM (Confederazione italiani nel mondo) Fabio Porta (Pd) ha raccolto l’appello proveniente da tutto il mondo a favore del ritiro del decreto del governo in materia di cittadinanza, “un vero e proprio atto ostile nei confronti delle nostre grandi collettività diffuse in tutto il mondo, una ferita aggravata dalle parole del Ministro degli Esteri Tajani, che per giustificare il ricorso inopportuno e immotivato alla decretazione d’urgenza ha fatto ricorso ad affermazioni gravi e palesemente false rivolgendosi agli italiani nel mondo”.
“Questo decreto – ha spiegato ai congressisti il deputato del PD – non nasce dal nulla, e per quanto sorprendente e inaspettato è il frutto di una serie di provvedimenti che negli ultimi mesi hanno preso di mira in maniera diretta i diritti dei nostri connazionali all’estero: la sospensione dell’adeguamento delle pensioni, l’eliminazione dell’indennità di disoccupazione, l’aumento scriteriato delle tasse sulla cittadinanza; queste misure avevano già caratterizzato l’ultima legge di bilancio come la più ingiusta e punitiva nei confronti della comunità degli italiani nel mondo”.
“Negare la cittadinanza alle generazioni di italiani nate all’estero con un decreto legge che è già entrato in vigore senza nessuna discussione parlamentare e senza alcun coinvolgimento del nostro articolato sistema di rappresentanza – ha aggiunto il parlamentare eletto in Sudamerica – equivale a dare uno schiaffo alla storia della nostra emigrazione e risponde alla logica secondo la quale per questo governo il fenomeno migratorio va affrontato come un tema di ordine e sicurezza e non di crescita e sviluppo”.
“Un governo falso, masochista e bugiardo – ha detto Porta - poiché Giorgia Meloni aveva fatto campagna elettorale promettendo una difesa quasi aprioristica dello ‘ius sanguinis’, e masochista perché così facendo fa male all’Italia che al contrario avrebbe bisogno di politiche attive tanto sul versante dell’immigrazione e dell’inclusione che della valorizzazione e dell’attrazione degli italo-discendenti per contrastare lo spopolamento”.
“Il Partito Democratico, coerente con la sua storia e fedele agli impegni presi con i suoi elettori, - ha concluso – farà tutto il possibile dentro e fuori il Parlamento per costringere il governo a rivedere questa infausta decisione o quanto meno a ridurne i suoi effetti dannosi dentro e fuori il nostro Paese”. (aise)