È morto Paolo Taviani: il cinema italiano perde un altro poeta dell’immagine

Paolo Taviani at Press Conference of Leonora Addio, Berlinale 2022 - ph. Elena Ternovaja

ROMA\ aise\ - È morto nella serata di ieri, 29 febbraio, a Roma, dopo una breve malattia, il regista Paolo Taviani. Aveva 92 anni. Lunedì mattina, 4 marzo, si terrà la cerimonia laica funebre alla Promototeca del Campidoglio.
Con il fratello Vittorio, scomparso nel 2018, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, vincendo nella sua lunga carriera da regista tutti i più importanti riconoscimenti e premi cinematografici italiani ed europei. Tra questi la Palma d’Oro a Cannes nel 1977 con “Padre padrone” e il Premio speciale della giuria nel 1985 con il loro più grande successo “La notte di San Lorenzo”; il Leone d'oro alla carriera nel 1986 a Venezia e nel nel 2012 l’Orso d’Oro al Festival di Berlino con “Cesare deve morire“. L'ultima collaborazione dei due fratelli risale al 2017 con “Una questione privata“, che però Paolo diresse da solo, perché il fratello Vittorio era costretto a casa a causa della malattia che lo avrebbe portato via pochi mesi dopo.
Nel 2022 Paolo Taviani aveva diretto il suo primo lungometraggio da solista dopo la morte del fratello, “Leonora Addio”, e aveva da poco annunciato il ritorno sul set: il nuovo film si sarebbe dovuto chiamare “Canto delle Meduse”.
“Un maestro e un innovatore che, insieme al fratello Vittorio, ha diretto indimenticabili capolavori del cinema italiano, permeati di rara sensibilità estetica e da una forte tensione etica, ancorata ai valori fondamentali dell’uomo”. Così lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa di Paolo Taviani.
“Con la morte di Paolo Taviani perdiamo un maestro del cinema e un narratore di qualità, protagonista assoluto, fino alla fine, della settima arte”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha espresso alla moglie Lina e ai figli Ermanno e Valentina le sue “più sentite condoglianze”. (aise)