281 milioni di migranti nel mondo: l’OIM lancia il Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2024

GINEVRA\ aise\ - Sono 281 milioni i migranti a livello globale, a cui si aggiungono 117 milioni di persone in movimento a causa di conflitti, violenze, disastri; e le loro rimesse superano gli investimenti esteri nel promuovere il PIL dei Paesi in via di sviluppo. Sono alcuni dei dati riportati nel Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2024 (World Migration Report), che, lanciato ieri dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), rivela significativi cambiamenti nei modelli di migrazione globale, inclusa una cifra record di sfollati e un massiccio aumento delle rimesse internazionali.
La direttrice generale dell'OIM, Amy Pope, ha formalmente presentato il rapporto in Bangladesh, Paese che si trova in prima linea nelle sfide migratorie che includono emigrazione, immigrazione e movimenti forzati interni.
“Il Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2024 aiuta a demistificare la complessità della mobilità umana attraverso dati e analisi“, ha detto Pope, durante il lancio. “In un mondo alle prese con l'incertezza, comprendere le dinamiche migratorie è essenziale per prendere decisioni informate e risposte politiche efficaci. Il Rapporto Mondiale sulle Migrazioni fa progredire questa comprensione, facendo luce su tendenze a lungo termine e sfide emergenti”.
Il rapporto sottolinea che la migrazione internazionale continua a essere un motore dello sviluppo umano e della crescita economica, evidenziata da un aumento di oltre il 650% delle rimesse internazionali dal 2000 al 2022, passate da 128 miliardi di dollari a 831 miliardi di dollari. La crescita è continuata nonostante le previsioni di molti analisti che le rimesse sarebbero diminuite sostanzialmente a causa del COVID-19.
Di quei 831 miliardi in rimesse, 647 miliardi sono stati inviati dai migranti verso i paesi a basso e medio reddito. Queste rimesse possono costituire una parte significativa dei PIL di quei Paesi e, a livello globale, queste rimesse ora superano gli investimenti diretti esteri in quei Paesi.
Evidenziando i risultati chiave, il rapporto rivela che, mentre la migrazione internazionale continua a guidare lo sviluppo umano, persistono sfide. Oltre al numero stimato di 281 milioni di migranti internazionali in tutto il mondo, viene anche sottolineato come, a fine 2022, fossero 117 milioni le persone in movimento a causa di conflitti, violenze, disastri e altri motivi. È il numero più alto mai registrato nei tempo moderni, che dimostra quanto sia urgente affrontare le crisi alla base di questo fenomeno.
La migrazione, una parte intrinseca della storia umana, è spesso oscurata da narrazioni sensazionalistiche. Tuttavia, la realtà è molto più sfumata di ciò che attira l'attenzione dei media. La maggior parte della migrazione è regolare, sicura e avviene a livello regionale, direttamente collegata a opportunità e mezzi di sussistenza. Tuttavia, la disinformazione e la politicizzazione hanno offuscato il dibattito pubblico, rendendo necessaria una rappresentazione chiara e accurata delle dinamiche migratorie.
Scegliendo Dhaka come luogo di lancio del rapporto, l'OIM non solo evidenzia gli sforzi del paese nel sostenere i migranti vulnerabili e nel favorire canali di migrazione regolare, ma riconosce anche il ruolo importante del Bangladesh nel plasmare il dibattito e la politica globale sulle migrazioni.
Come Paese campione del Patto Globale per una Migrazione Sicura, Ordinata e Regolare (Global Compact for Migration), il Bangladesh ha dimostrato un forte impegno nell'affrontare le questioni migratorie e nell'attuare politiche che salvaguardano i diritti dei migranti. Questo impegno proattivo è in linea con gli obiettivi strategici dell'OIM, rendendo il Bangladesh un luogo ideale per lanciare il Rapporto Mondiale sulle Migrazioni 2024.
Il Rapporto Mondiale sulle Migrazioni dell'OIM, con i suoi strumenti digitali innovativi e la sua analisi accurata, mira a sfatare miti, fornire approfondimenti critici e ispirare azioni significative nell'affrontare le sfide e le opportunità della mobilità umana.
“Speriamo che il rapporto ispiri sforzi collaborativi per sfruttare il potenziale della migrazione come motore per lo sviluppo umano e la prosperità globale“, ha detto la direttrice generale Pope.
“In qualità di Paese campione del Global Compact for Migration”, ha assicurato Hasan Mahmud, ministro degli Esteri del Governo della Repubblica Popolare del Bangladesh, “il Bangladesh non solo continuerà ad agire sulla base degli impegni presi per il proprio contesto nazionale, ma si occuperà anche delle questioni e delle sfide emergenti in materia di migrazione e sviluppo, per prendere decisioni informate a livello internazionale”. (aise)