Diplomazia, legami e musica popolare: Tajani presenta il tavolo nazionale
ROMA\ aise\ - Dar vita a "un tavolo nazionale che lavori alla valorizzazione della musica popolare e amatoriale" è un impegno importante che vuole "dare una prospettiva e una voce a tutti i nostri gruppi folkloristici e alle nostre bande, che rappresentano una parte della nostra identità e della nostra storia". Un impegno, un tavolo, che rappresenta anche un legame con gli altri paesi e che può favorire la diplomazia italiana, incentivando anche il turismo delle radici. Così, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha inaugurato ieri alla Farnesina il Tavolo nazionale e internazionale per la valorizzazione della musica popolare e amatoriale.
Un tavolo, dunque, che "rafforza i legami tra paesi e favorisce la diplomazia". Un tavolo che dà "prestigio e dignità" a una forma d'arte che "affonda le proprie radici nella storia italiana, militare (quella dei Bersaglieri), ma anche nell'identità territoriale dei nostri comuni".
L'Italia, "vanta una tradizione musicale antica, che poi si è rinnovata nei secoli". Ed è per questo che "stiamo lavorando affinché si possa valorizzare questa musica, perché è uno strumento importante anche per collegare l'Italia ad altre realtà. Ci sono tradizioni bandistiche in tutta Europa, e questi scambi culturali sono importantissimi per noi".
Ma non solo Europa, anche all'Expo Osaka 2025 "cercheremo di fare in modo che possa esserci una valorizzazione di questa tradizione italiana. L'Ambasciatore Vattani organizzerà una presenza di questo tipo", ha assicurato Tajani.
Ma promuovere la musica popolare italiana rappresenta anche "un modo per favorire anche il Turismo delle Radici, che deve favorire il ritorno dei nostri concittadini o potenziali concittadini che vivono all'estero per riscoprire la storia delle loro tradizioni. Dovremo lavorare con gli enti locali e fare in modo che la ricchezza culturale della musica popolare possa essere messa al servizio della crescita dell'Italia in altre parti del mondo. La musica tradizionale non deve essere dimenticata, né passare sottogamba, rappresenta una risorsa e una vetrina di prestigio, anche dal punto di vista identitario".
Ha preso poi parola Antonio Corsi, delegato a presiedere il Tavolo nazionale e internazionale per la valorizzazione della musica popolare e amatoriale: "da oggi noi ricominciamo. Dal 2011 era tutto finito, oggi ricominciamo". A seguire, è iniziato la prima riunione del tavolo, alla quale ha partecipato anche la Sottosegretaria agli Affari Esteri, Maria Tripodi. (aise)