Mondo in lutto per Papa Francesco: venerdì i funerali

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ROMA\ aise\ – Un ictus celebrale, seguito dal coma e da un collasso cardiocircolatorio irreversibile, è stato la causa della morte di Papa Francesco, spirato ieri mattina alle 7.35 come annunciato dal Camerlengo di Santa Romana Chiesa, il Cardinale Kevin Joseph Farrell. Sempre Farrell ieri sera ha presieduto il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara ora a Santa Marta.
“La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino", le parole del Camerlengo.
Un pontificato durato 12 anni, quello di Francesco, il primo Papa sudamericano di origini italiane, il Papa del popolo, devoto alla Madonna tanto da volere essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore. È quanto emerso dal suo testamento, datato 29 giugno 2022 e pubblicato oggi dalla Santa Sede: “sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, - vi si legge – desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura. La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura”.
“Chiedo – continua il testamento – che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus. Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, a trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano. Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”.
Domani mattina, 23 aprile, la bara del Papa sarà portata dalla Cappella della Domus Santa Marta alla Basilica Papale di San Pietro: sarà sempre il Camerlengo a presiedere la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice.
I funerali del Papa saranno celebrati venerdì 26 aprile alle ore 10.00, primo giorno dei Novendiali, sul sagrato della Basilica di San Pietro. La Messa sarà presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Il feretro sarà quindi portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. (aise)