Mosca inserisce Mattarella tra i “russofobi”: Tajani convoca l’Ambasciatore russo

ROMA\ aise\ - Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha disposto la convocazione dell’Ambasciatore della Federazione russa in Italia per contestargli l’inserimento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di altre cariche istituzionali della Repubblica italiana - tra cui lo stesso Tajani e il Ministro della Difesa Crosetto - in un elenco di presunti “russofobi”.
È quanto si apprende da una nota della Farnesina, dopo la pubblicazione sul sito del Ministero degli esteri russo di una lista denominata “Esempi di dichiarazioni di responsabili e rappresentanti delle élite di Paesi occidentali sulla Russia che usano l'hate speech" in cui figura il discorso di Mattarella all’Università di Marsiglia del 5 febbraio scorso.
In quella occasione, Mattarella affermò, tra l’altro, che “la storia non è destinata a ripetersi pedissequamente, ma dagli errori compiuti dagli uomini nella storia non si finisce mai di apprendere.
La crisi economica mondiale del 1929 scosse le basi dell'economia globale e alimentò una spirale di protezionismo, di misure unilaterali, con il progressivo erodersi delle alleanze. La libertà dei commerci è sempre stata un elemento di intesa e incontro. Molti Stati non colsero la necessità di affrontare quella crisi in maniera coesa, adagiandosi, invece, su visioni ottocentesche, concentrandosi sulla dimensione domestica, al più contando sulle risorse di popoli asserviti d’oltremare.
Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali.
Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista.
Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa.
L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.
Nella lista, oltre a Mattarella, figurano esponenti di 13 Paesi, della Ue e della Nato.
Per il Ministro Tajani l’inserimento della persona del Capo dello Stato in questo elenco rappresenta “una provocazione alla Repubblica e al popolo italiano”; il Ministro offre dunque la sua “solidarietà istituzionale e personale al presidente Mattarella”. (aise)