Mattarella: per arrivare alla pace serve l’impegno di tutti

ROMA\ aise\ - “La vasta partecipazione internazionale a questa iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e dall’ISPI conferma il valore di questo un momento di dialogo fra gli attori di quello che è stato - e deve continuare ad essere - un mare di prossimità e di reciproco arricchimento”. Inizia così il messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai partecipanti alla XI edizione dei Dialoghi Mediterranei, inaugurata oggi a Napoli nella cornice delle celebrazioni per i 2500 anni dalla fondazione della città.
“Gli ultimi due anni di guerra in Medio Oriente - consumati nel quotidiano stillicidio di vite umane - hanno tradito questo ideale, pesando terribilmente sulle coscienze di tutti”, continua il Capo dello Stato. “Oggi vediamo finalmente riaccendersi la speranza e sollecitiamo l’impegno di tutti gli attori regionali e internazionali per rendere solido questo primo passo di responsabilità, perché conduca alla pace”, sottolinea Mattarella. “Lo chiediamo, in primo luogo, per quanto ci riguarda, alla Unione Europea, e significativi sono i passi in atto, nella consapevolezza che il cammino che si è appena avviato non è privo di asperità, possibili arretramenti e avrà perciò tanto più bisogno di un’azione di costante sostegno della Comunità internazionale”.
“Nei 22 Paesi che affacciano sul “Mare nostrum” – annota il Presidente – vive una popolazione di oltre mezzo miliardo di persone, in continua crescita demografica. In questo “spazio plurale” pace e stabilità debbono poter poggiare su percorsi di crescita e sviluppo economico, nella consapevolezza che benessere e sicurezza sono beni che non possono essere coltivati in una dimensione solitaria. Il retroterra culturale, i flussi delle relazioni economiche, una straordinaria concentrazione di risorse energetiche tradizionali e rinnovabili, sono elementi potenziali per una cooperazione costruttiva. Come mettere a frutto questo patrimonio in una logica di mutuo beneficio fra le due sponde del Mediterraneo – conclude – è tema oggi quanto mai attuale, e sono certo che l’edizione dei Dialoghi che oggi si apre fornirà un importante contributo a questa riflessione”. (aise)