Cittadino canadese/ Tra Italia e Canada rapporto profondo e valori condivisi: intervista all’Ambasciatore Cattaneo – di Carla Bonora
OTTAWA\ aise\ - ““Sono onorato di rappresentare l’Italia in Canada. Le nostre due Nazioni condividono una comune fede nei valori di democrazia e libertà e profonde relazioni di amicizia, che si esprimono sia a livello multilaterale, nella comune appartenenza alle Nazioni Unite, all’Alleanza Atlantica e al G7, che sul piano bilaterale, ulteriormente potenziato dalla recente firma di una Roadmap per la cooperazione rafforzata. Italia e Canada sono uniti da legami antichi e profondi, alimentati dalla presenza di una importante Comunità italiana ed italo-discendente”. È un messaggio chiaro quello di Alessandro Cattaneo, neo Ambasciatore d’Italia in Canada. E non nasconde la sua emozione quando parliamo della cerimonia di presentazione delle credenziali alla Governatrice Generale Mary Simson, a Rideau Hall. I suoi occhi e le sue parole esprimono grande entusiasmo per questa nuova sfida e si racconta così in quest’intervista esclusiva con Il Cittadino Canadese”. Ad intervistare il diplomatico è stata Carla Bonora per il settimanale diretto a Montreal da Vittorio Giordano.
“D. A fine anno per la Presidenza del G7 l’Italia passerà il testimone al Canada. È di qualche giorno fa il colloquio tra i due leader, il Presidente Meloni ed il Premier Trudeau, in cui sono stati condivisi i successi ottenuti dalla guida italiana sui temi del Mediterraneo, dell’Africa e della Roadmap sulla collaborazione rafforzata, frutto di un forte lavoro diplomatico tra i due Paesi. Quale potrà essere il contributo dell’Italia alla Presidenza canadese?
R. La mia missione inizia in un momento di passaggio di consegne tra le due Presidenze e questo mi fa particolarmente piacere per vari motivi. Innanzitutto, da un punto di vista personale perché ho avuto il piacere di lavorare, negli ultimi anni, con il Presidente del Consiglio. La Presidenza Italiana del G7 l’ho vissuta direttamente ed ho potuto constatare l’investimento fatto dall’Italia in questo foro di coordinamento la cui importanza è sempre crescente. Ma, soprattutto, dai primi contatti che ho avuto, ritengo che da parte canadese, vi sia sicuramente una visione analoga. Ritengo che il G7 costituisca nell’attuale momento storico uno spazio di confronto politico tra le più grandi democrazie europee, rappresentate al tavolo anche dalla stessa Unione Europea, nordamericane e il Giappone, destinato ad avere un rilievo crescente. In questa situazione geopolitica, estremamente competitiva che caratterizza la nostra epoca, il dialogo tra le democrazie è sempre più importante perché non è possibile scindere la politica estera dall’economia, dal commercio ed anche dalla stessa ricerca scientifica e tecnologica. Nel mondo reale, queste visioni sono interconnesse e quindi devono esserlo anche nella visione dei governi. Dobbiamo essere orgogliosi dei risultati che l’Italia ha raggiunto nella Presidenza G7. Il Presidente del Consiglio, il Ministro degli Esteri Tajani, i principali membri di governo vi hanno lavorato con grande intensità e ci viene riconosciuto da tutti, in particolare dai Canadesi, di avere ricevuto dalle nostre mani il testimone di un lavoro importante che è stato fatto.
D. Lei è un esperto della Nato e gode di un osservatorio privilegiato, qui in Canada. Quale può essere il ruolo dell’Italia, anche ricordando l’alto riconoscimento assegnato al Premier Meloni dal sito Politico, nel rapporto con la prossima Presidenza Trump, tra Europa e Stati Uniti?
R. La ringrazio per questa domanda. Ho lavorato lungamente nel contesto atlantico, è un ambito a cui mi sento personalmente molto legato. Credo che l’Alleanza Atlantica rappresenti un’organizzazione di democrazie che condividono valori comuni che si sono promesse aiuto reciproco in difesa dei propri cittadini. L’Italia è sempre stato un Paese fortemente atlantista, abbiamo un record di partecipazione qualificata e generosa di tutte le attività dell’Alleanza di cui andare orgogliosi. L’attuale governo si inserisce ed ha rafforzato questa vocazione atlantista e quindi anche la cornice atlantica, così come quella del G7, rappresenta una dimostrazione ulteriore della profondità dei valori condivisi tra Italia e Canada, quindi mi fa piacere parlare di Nato perché ci porta a riflettere sulla profondità del rapporto esistente tra Canada ed Italia. Non dimentichiamo il fatto che, da molti anni, l’Italia contribuisce al Battaglione Internazionale della Nato in Lettonia, sotto comando canadese e, per questo motivo, c’è una forte interconnessione tra le strutture militari dei nostri Paesi. Oggi credo che il governo italiano eserciti in maniera particolarmente autorevole il proprio ruolo in ambito atlantico e certamente la profondità dei rapporti tra Italia e Stati Uniti, che sono stati eccellenti con l’Amministrazione Biden, continueranno a rafforzarsi anche con l’Amministrazione Trump. Questa profondità dei rapporti con gli Stati Uniti è un presupposto molto positivo per il lavoro che dovremo fare con il Canada. Il Presidente Meloni ha avuto un eccellente rapporto con il Presidente Bilden, lo ha con il Presidente Trump e la stessa cosa vale per il Ministro Tajani; crediamo che la nuova amministrazione americana rappresenterà un’occasione in più per un coordinamento positivo con il Canada. La Nato è uno dei migliori esempi che possiamo fare.
D. Il tratto distintivo del Canada è il suo multiculturalismo, la Comunità italiana ed italo – discendente rappresentano un perno fondamentale del Paese, ben radicato nel territorio. Qual è il suo augurio ai nostri lettori?
R. Ammiro lo sforzo della società canadese di crescere attraverso la diversità che fa leva sulle numerose Comunità di diversa provenienza, come la Comunità italiana particolarmente antica. L’augurio che rivolgo alla nostra Comunità è di proseguire, come in passato, a crescere e a rafforzarsi, contribuendo al progresso del Canada, continuando ad essere una forza positiva e molto ammirata”. (aise)