Il centro/ La vita abruzzese del cardinale di Houston Daniel Di Nardo – di Dom Serafini

PESCARA\ aise\ - “L'assistente del cardinale di Houston-Galveston Daniel Di Nardo aveva anticipato a “Il Centro” che “sua eminenza Daniel cardinal Di Nardo può parlare al telefono solamente per 15 minuti”, ma quando il 75-enne cardinale originario di Castelfrentano (ed ora è nello stato del Texas) ha cominciato a parlarci del suo Abruzzo, abbiamo dovuto ricordargli di chiudere la conversazione per non ritardare i suoi altri appuntamenti che, nonostante dica di essere “semi-pensionato”, sono molto fitti”. Ne ha scritto in questo pezzo pubblicato sul quotidiano abruzzese “Il Centro” Dom Serafini.
“Il Cardinale ha una storia interessante che ha raccontato per la prima volta e non si trova ancora in nessuna sua biografia. Il padre Nicola, nato nel 1914, lasciò Castelfrentano nel 1925 per raggiungere suo padre in America. “Mio padre”, spiega il cardinale Di Nardo, “in Italia era già cittadino americano, senza che sapesse una parola d'inglese. Mia madre era di origine irlandese. Dei loro quattro figli poi sono stato l'unico ad imparare l'italiano quando sono andato a Roma per la prima volta nel 1972. Prima di allora nemmeno io parlavo italiano. Comunque, nostro padre, che era tornato in Abruzzo come soldato durante la Seconda Guerra Mondiale e poi di nuovo nel 1970, ci parlava spesso di Castelfrentano e dell'Abruzzo in generale. Oggi”, continua il Cardinale, “i miei parenti abruzzesi si sono trasferiti nella vicina Lanciano e sono venuti a salutarmi alla fine del Conclave e abbiamo cenato assieme”.
Il Conclave, che ha eletto Robert Francis Prevost come Papa Leone XIV, è stato il secondo per il cardinale Di Nardo. Il primo, nel 2013, aveva eletto Jorge Mario Bergoglio come Papa Francesco. Due papi del continente americano ed entrambi con origini italiane.
Chiediamo se ha trovato il Conclave un'esperienza piacevole: “Durante i preparativi, quando ci sono le riunioni”, risponde l'alto prelato, “le attività sono frenetiche, ma nella Cappella Sistina il clima si rasserena”.
Il Cardinale non ha visitato l'Abruzzo in quella occasione, “Ma in precedenza”, racconta, “quando ero in Italia andavo spesso a trovare i miei parenti che, in seguito, si sono trasferiti a Lanciano dove avevano aperto una pasticceria. Non solo l'Abruzzo è bello”, continua il Cardinale, “ma si mangia da Dio. Il cibo è fantastico”. Poi aggiunge che se la sua attività rallenterà, conta di tornare in Abruzzo e per l'occasione avviserà anche “Il Centro”.
Per finire chiediamo al Cardinale di inviarci una foto scattata durante una delle sue visite in Abruzzo, “Sono sicuro che qualcuno le avrà fatte, ma io non le ho perché, a dire la verità, non mi piace essere fotografato”.
A Houston-Galveston, Daniele Di Nardo è arrivato nel 2004, ultima tappa di un percorso ecclesiastico iniziato a Pittsburgh in Pensilvania e passato attraverso vari incarichi oscillanti tra gli Stati Uniti e l’Italia.
Il futuro cardinale è nato in una città che vanta altri famosi natali abruzzesi: Steubenville, in Ohio, che ha visto nascere anche Dean Martin. Quasi subito la famiglia Di Nardo si trasferì a Pittsburgh.
Diplomatosi nella scuola Sant’Anna di Castle Shannon nel 1963, Daniel scelse di seguire la propria vocazione nella “Bishop Latin School”, una scuola gestita da gesuiti a Pittsburgh.
Entrato nel seminario di St. Paul della Duquesne University nel 1969 vinse una borsa di studio per i corsi di Filosofia presso l’Università cattolica americana. Proseguì i suoi studi teologici nel collegio Nordamericano di Roma e si laureò successivamente nell’Università Gregoriana. La sua prima diocesi è stata la chiesa di San Pio a Pittsburgh. Nel 1981 è stato nominato assistente cancelliere della Diocesi di Pittsburgh oltre che professore part-time del Seminario di St. Paul. Dal 1984 e per sei anni ha operato a Roma nella Congregazione per i vescovi, prima di tornare negli Stati Uniti. Durante questi anni, Di Nardo ha avuto anche l’incarico di direttore di Villa Stritch, la casa dei preti diocesani americani a Roma. La nomina a vescovo è avvenuta nel 1997 a Sioux City nello Iowa, dove ha operato fino al 2004, anno in cui è stato vescovo coadiutore di Houston-Galveston; nello stesso anno con l'elevazione della diocesi a sede metropolitana, è stato promosso arcivescovo coadiutore. E, nel 2007, quando Papa Benedetto XVI ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi presentata dall'arcivescovo Joseph A. Fiorenza, è succeduto per coadiuzione alla guida pastorale della comunità cattolica dell'arcidiocesi di Houston-Galveston come Cardinale. Diocesi che comprende 10 contee del Texas, con 5, 5 milioni di abitanti, di cui poco più di un milione cattolici”. (aise)