La voce del popolo/ Coordinatore UI in Slovenia: in attesa di nuovi sviluppi – di Luka Kik

Foto Roni Brmalj e Goran Žiković

FIUME\ aise\ - “L’Unità amministrativa di Capodistria sarà chiamata a esprimersi nuovamente entro un mese sulla questione relativa alla nomina di Astrid Del Ben a coordinatrice dell’Unione Italiana registrata in Slovenia dopo che il Ministero degli Interni di Lubiana ha accolto il ricorso presentato dal presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e dalle consigliere Liana Vincoletto di Bertocchi e Maia Nerina Bertoch di Ancarano nei confronti della delibera del 9 febbraio scorso dell’Unità amministrativa di Capodistria. Con detta delibera Astrid Del Ben era stata nominata coordinatrice dell’Unione Italiana registrata in Slovenia.
Abbiamo interpellato in merito la coordinatrice dell’UI di Capodistria Astrid Del Ben e il presidente dell’UI Maurizio Tremul, che hanno espresso i propri pareri e punti di vista, nonché le proprie previsioni su cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi”. Ad intervistare entrambi è stato Luka Kik per “La voce del popolo”, testata diretta a Fiume da Christiana Babic.
UNA CONSULTA IRREGOLARE
“Sostanzialmente, c’è stata la riunione di sette dei complessivi dieci membri della Consulta il 9 gennaio scorso. Per la prima volta nella storia dell’UI si sono riuniti separatamente, non assieme all’Assemblea dell’Unione italiana, e hanno deciso, dal mio punto di vista, in maniera del tutto illegittima, di nominare un nuovo coordinatore nella persona di Astrid Del Ben. Il 9 febbraio l’Unità amministrativa di Capodistria ha deciso di riconoscere quella riunione e ha iscritto nel registro delle associazioni e negli altri atti pubblici il nuovo coordinatore”, così Tremul ha introdotto la questione.
A seguito di questa decisione si sono susseguite polemiche, ha ricordato Tremul, chiarendo inoltre la sua posizione: “Liana Vincoletto e Maia Nerina Bertoch sono state escluse da questo procedimento e quindi sono state discriminate da chi ha deciso che loro non facciano parte della Consulta. A mio modo di vedere, quella Consulta è stata convocata in maniera irregolare, violando lo Statuto dell’Unione Italiana di Capodistria, gli atti interni dell’UI registrata a Fiume e la Legge sulle associazioni in Slovenia. I ricorsi sono motivati, sono argomentati, quindi sono validi e il Ministero li ha accolti, annullando la decisione del 9 febbraio e decretando la non validità della riunione del 9 gennaio. Nel farlo ha rimesso l’intera procedura all’inizio e l’ha rinviata per una decisione completamente nuova all’Unità amministrativa di Capodistria, che deve riesaminare tutta la questione. L’Unità amministrativa sta acquisendo nuova documentazione, sta facendo delle integrazioni e sta esaminando l’intera questione. Nei termini previsti dalla legge delibererà sull’intera questione. Questo è il punto”, ha ribadito Tremul.
INVITO AL DIALOGO
“Noi abbiamo presentato degli argomenti importanti sul perché riteniamo che questa decisione dell’Unità amministrativa e la riunione in solitario della Consulta non debba essere convalidata. Le persone in causa sono state invitate ad argomentare e quindi attendiamo l’esito di questa procedura”, ha proseguito Tremul, affermando di aver invitato pubblicamente il 15 luglio tutti a prendere posizione con prudenza. “Se la riunione del 9 gennaio è stata ritenuta irregolare, questo ha una sua valenza e quindi dobbiamo cercare di essere prudenti”, ha spiegato e ha ribadito: “Io ritengo che la nostra posizione sia assolutamente coerente, conforme alla legge e corretta”.
SI TORNA AL PUNTO DI PARTENZA
Anche Astrid Del Ben ha raccontato e spiegato l’intera vicenda iniziata il 9 gennaio, ribadendo che si è tornati ora al punto iniziale e che l’Unità amministrativa di Capodistria sarà esortata a esprimersi al riguardo. “Posso soltanto dire che il Ministero degli Interni ha effettivamente emesso la sua decisione a giugno con la quale ha accolto i ricorsi delle tre parti e ha rinviato tutto all’Unità amministrativa per il riesame della pratica. Pertanto al momento sono la responsabile di Capodistria, iscritta regolarmente al competente registro e quello che posso aggiungere è un consiglio: aspettare la riesamina e la risposta da parte dell’Unità amministrativa e di speculare quanto meno in merito a questa faccenda, anche per dare più rassicurazione ai nostri connazionali. Io rimango la rappresentante legale fino a prova contraria”, ha dichiarato.
Interrogata sui dettagli della procedura che dovrà svolgersi presso l’istituzione capodistriana, Del Ben ha commentato in modo conciso, dicendo che “è la prima volta che mi imbatto in una situazione del genere, perciò non saprei dire quali saranno i prossimi passi dell’Unità amministrativa. Cosa da questo ne verrà fuori, io non lo so. Quando avrò uno scritto, una lettera dell’Unità amministrativa, potrò in questo senso fare dichiarazioni e andare avanti in relazione alla faccenda. È già passato tanto tempo, questa lettera non è una cosa da ieri. Non capisco sinceramente perché è venuta fuori tutta questa polemica”, ha valutato infine Del Ben”. (aise)