MalindiKenya.net/ L'Italia ha portato qualcosa di unico alle rovine di Gede - di Freddie del Curatolo

MALINDI\ aise\ - “L’Italia ha portato qualcosa di straordinario e unico nel sito archeologico delle rovine di Gede, patrimonio dell’UNESCO tra Malindi e Watamu e tra i luoghi più visitati dai turisti di tutto il mondo sulla costa keniana. Mai nessuno infatti fino a sabato sera, aveva mai avuto l’ardire di organizzare un evento musicale, uno spettacolo in mezzo ai resti dell’antico insediamento arabo in mezzo alla foresta, dove sorge il museo nazionale che protegge le antiche costruzioni in mezzo a ficus e baobab secolari. Ci ha pensato l’ambasciata d’Italia in Kenya, tramite il suo ufficio culturale, l’Istituto Italiano di Cultura di Nairobi, e grazie alla felice intuizione e alla volontà del nostro ambasciatore, Roberto Natali”. Ne scrive Freddie del Curatolo su MalindiKenya.net, portale da lui fondato e diretto.
“Sabato sera è andato in scena “Italian Classical Music, Live concert under the light of Gede Ruin”, un concerto di musica classica, con un repertorio di composizioni di celebrati autori italiani, eseguite dagli archi dell’Enkare String Quartet, uno dei migliori ensemble keniani di musica classica.
Ma non è stata solo la musica ad affascinare i più di 300 convenuti: dal portale dell’antica cittadina, davanti al quale i musicisti si sono esibiti, ai baobab e agli altri suggestivi scorci, la straordinaria scenografia ha magicamente catturato i presenti e li ha trasportati in una dimensione senza tempo in cui la Natura ha avvolto suoni e colori, regalando sensazioni di vera bellezza.
D’altronde, noi italiani siamo abituati ad esaltare le nostre meraviglie storiche, spesso abbinandole alla musica, sacra o “profana” che sia. Basti pensare al celeberrimo “Live at Pompei” dei Pink Floyd, o ai grandi concerti pop al Circo Massimo di Roma e negli anfiteatri greci e romani di mezza Italia.
Ma in Africa, in Kenya, in luoghi spesso definiti “inospitali” o comunque dov’è difficile organizzare happening che abbiano i crismi di un evento, ancora non si era visto niente del genere.
Non a caso, con l’ambasciatore d’Italia e la direttrice dell’Istituto di Cultura, Elena Gallenca, era presente anche il governatore della contea di Kilifi, Gideon Mungaro, insieme ad un pubblico davvero eterogeneo che non annoverava solo connazionali di Malindi, Watamu e Kilifi, ma anche tanti keniani, britannici ed europei in generale. Una grande serata che speriamo possa avere aperto una breccia per valorizzare, attraverso eventi speciali, una delle attrazioni turistiche della costa keniana”. (aise)