Messaggero di Sant’Antonio/ Da Amalfi a Phuket – di Nicola Nicoletti

PADOVA\ aise\ - ““È un popolo gioioso, giovane, con tanta voglia di vivere. Da noi ci sono troppi visi arrabbiati, bui, senza sorriso”. Antonio Mammato, 74 anni, ingegnere civile in pensione, da 11 anni in Thailandia, spiega così la sua scelta di vita. Nel periodo invernale vive a Phuket, la città capitale dell’omonima provincia, che ha scelto come casa. Ma d’estate torna spesso in Italia”. Ad intervistarlo è stato Nicola Nicoletti per il “Messaggero di Sant’Antonio – edizione per l’estero” di novembre.
““Sono sempre in vacanza da quando ho chiuso la mia società. Torno da figli e nipoti quando posso. In Thailandia ho scoperto un Paese bello e ricco di cultura, professionalità e storia; realtà che prima mi erano ignote”. Originario di Maiori, perla della Costiera amalfitana, Antonio aveva sposato una donna di Eboli, nel salernitano, morta prematuramente nel 2001.
“Sono andato via dall’Italia nel 2012, dopo un anno di aspettativa sul lavoro per vivere una nuova esperienza”. Antonio ha iniziato a viaggiare per il mondo in cerca del posto dei sogni: Salvador de Bahia, Natal, Fortaleza, João Pessoa in Brasile, ma nessuno di questi luoghi, pur essendo belli, lo hanno convinto. Con un amico che ha condiviso questa esperienza di viaggio, è giunto in Thailandia, e insieme hanno dato vita a una società. Dopo un anno, avendo constatato che l’impresa non andava bene, hanno sciolto la società. “E così, lasciati il lavoro e l’esperienza d’impresa, ho deciso di andarmene in pensione anticipatamente e di trasferirmi per gran parte dell’anno a Phuket, che per me è uno dei posti più belli al mondo”.
Affacciata sul mare delle Andamane, Phuket è la più grande isola della Thailandia, nei pressi della costa ovest della penisola malese, dove spiagge paradisiache fanno da cornice a un mare cristallino. “Qui esistono due stagioni – spiega Antonio –: l’estate con tanto sole e un gran caldo da dicembre a fine aprile, e la stagione delle piogge il resto dell’anno”. Così Antonio ha scoperto abitudini nuove, a partire dalla cucina.
I thailandesi consumano molto riso, dalla mattina alla sera, e lui si è adattato al nuovo regime alimentare mangiando nudel (spaghetti cinesi di riso o soia) con gamberi, calamari oppure con pollo o maiale. La pasta italiana c’è, ma come tanti prodotti d’importazione, è più cara. La criminalità è bassa, e l’amore per gli animali è una delle caratteristiche dei thailandesi. “Vivere qui è stata la scelta migliore per il clima, il mare, le spiagge, ma anche per il cibo – conclude l’ingegnere salernitano –. Il costo della vita è accettabile e la tranquillità delle persone rende l’ambiente accogliente: una ragione importante che difficilmente mi farà abbandonare la Thailandia. Cosa mi manca? La famiglia e il laboratorio di ceramica del mio amico Giuseppe Ruocco dove dipingevo: una mia grande passione””. (aise)