Punto d’incontro/ 166º anniversario del primo insediamento italiano in Messico

CITTÀ DEL MESSICO\ aise\ - “Il 27 aprile il presidente e il vicepresidente del Com.It.Es. del Messico, Giovanni Buzzurro e Antonio Mariniello, hanno partecipato alle celebrazioni del 166° anniversario dell’arrivo dei primi coloni italiani nel Paese latinoamericano. L’evento ha avuto luogo a Gutiérrez Zamora, località situata sulla costa dello Stato di Veracruz”. Ne dà notizia Massimo Barzizza su “Punto d’incontro”, portale che dirige a Città del Messico.
“Erano presenti il sindaco Frans Aparicio Reyes, il console onorario d’Italia Emilio Zilli, rappresentanti della comunità Totonaca —guidati dal loro leader Gerardo Cruz Espinosa— e un folto gruppo di residenti locali.
La rievocazione si è incentrata sul ricordo dell’arrivo, il 23 aprile 1858, di un piroscafo con a bordo circa 200 emigranti, provenienti principalmente dalla Lombardia e dalla Liguria. Secondo alcuni resoconti storici, il governo messicano cercava di popolare l’area con manodopera rurale di alta qualità in cambio di terra gratuita per le residenze e appezzamenti a credito per la coltivazione.
L’insediamento, chiamato Colonia Modelo, si sviluppò ad est di Papantla, oggi conosciuta in tutto il mondo per i voladores e la produzione di vaniglia, e portò all’inizio di un profondo scambio culturale con le popolazioni locali.
“Abbiamo avuto modo di conoscere tante persone meravigliose”, ha spiegato Antonio Mariniello. “Tra loro la signora Teresa Álvarez Berea, una delle organizzatrici della celebrazione, lo storico Antonio Chena che, nonostante una serie di problemi personali, ha fatto suo il mandato del Padre Benigno Zilli e sta finalmente riuscendo a completare il libro sulla storia della comunità, le giovani Ivana, Monica e Mariana, rappresentanti delle culture totonaca, italiana e messicana, che sottolineano l’importanza di aver integrato origini diverse e ricche allo stesso tempo. Ma è doveroso citare anche il coro del Taller de Iniciación Musical Infantil y Juvenil presentato dalla bravissima direttrice de Desarrollo Cultural Regional de Veracruz, Emelia Reyna Sánchez””. (aise)