Alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’ONU si discute di “Digital Global Compact”

NEW YORK\ aise\ - Si è svolto ieri, 30 gennaio, presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite l’evento “Digital Global Compact: per una governance umana dell’intelligenza artificiale”, organizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore e il Festival dell’Economia di Trento.
La conferenza è stata aperta dall’ambasciatore Maurizio Massari e per Il Sole 24 Ore dal direttore Fabio Tamburini, intervenuto da remoto, e dalla direttrice generale Area Publishing & Digital, Karen Nahum.
I lavori hanno incluso contributi di Achim Steiner, amministratore del Programma ONU per lo Sviluppo (UNDP), Amandeep Gill, inviato per la Tecnologia del segretario generale delle Nazioni Unite, Sanda Ojambo, direttrice esecutiva della rete di aziende sostenibili UN Global Compact, Chris Sharrock, vicepresidente per le relazioni ONU di Microsoft, e di diversi ambasciatori e ambasciatrici di Paesi membri delle Nazioni Unite.
“Crediamo che l’Intelligenza Artificiale offra un vasto potenziale per accelerare l’attuazione dell’agenda dello sviluppo sostenibile, ridurre le diseguaglianze e promuovere nuovi modelli di cooperazione fondati sul rispetto dei diritti umani che avvicinino il nord e il sud del mondo, ma per arrivare a ciò dobbiamo governare l’AI in modo etico e inclusivo”, ha sottolineato l’ambasciatore Massari. “Per questo l’Italia ha lanciato l’AI Hub for Sustainable Development, insieme con UNDP, e la Digital Flagship for Africa e sostiene con forza la visione del Global Digital Compact ONU, a partire dalla creazione del Panel Scientifico Indipendente sull’IA e dal lancio del Dialogo Globale sulla Governance dell’IA. I partenariati multi-attore e la partecipazione del settore privato saranno fattori chiave in questo processo”, ha concluso il rappresentante permanente.
Il Global Digital Compact è uno dei risultati più concreti e innovativi del Patto per il Futuro, adottato dai leader mondiali a New York nel settembre 2024, e la sua attuazione è uno dei temi più attuali in discussione alle Nazioni Unite. Si tratta del primo tentativo mai fatto per dare un quadro globale alla governance dell'intelligenza artificiale. Tra i principali obiettivi del documento vi è l'impegno dei suoi firmatari a “migliorare la governance internazionale dell'intelligenza artificiale a beneficio dell'umanità”, nel più ampio dibattito sulle sfide e le opportunità della trasformazione digitale, inclusi gli sforzi affinché il divario digitale non si traduca in un divario di sviluppo, come emerso con forza dai lavori di oggi. (aise)