Brasilia: in Ambasciata l'evento di chiusura del progetto umanitario per rifugiati e migranti venezuelani

BRASILIA\ aise\ - L'Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) e l'Ambasciata d'Italia a Brasilia, in collaborazione con l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), hanno organizzato ieri, 12 febbraio, l'evento di chiusura del progetto umanitario dedicato alla protezione e all'inclusione socio-economica di rifugiati e migranti venezuelani in Brasile. Con un investimento di 500.000 euro, l'iniziativa ha raggiunto oltre 5.000 persone nello stato di Roraima, con particolare attenzione alle comunità indigene, ai bambini e agli adolescenti.
L'evento, ospitato in Ambasciata, ha riunito rappresentanti del governo italiano, dell'UNHCR e di organizzazioni partner, sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale nella risposta alla crisi migratoria venezuelana. Nei 12 mesi di attuazione, il progetto ha garantito l'accesso a documentazione, istruzione, salute, alloggi di emergenza e sostegno finanziario per persone in condizioni di vulnerabilità nelle città di Pacaraima e Boa Vista.
Il finanziamento della Cooperazione Italiana ha rafforzato la risposta umanitaria dell'"Operação Acolhida", garantendo protezione, assistenza legale e accoglienza per circa 4.000 rifugiati e migranti. Circa 650 persone in condizioni di estrema vulnerabilità hanno ricevuto aiuti finanziari per favorire la loro autonomia.
Sono state inoltre promosse attività sportive e culturali, coinvolgendo direttamente 500 bambini, adolescenti e adulti, per favorire la convivenza pacifica e combattere la xenofobia.
Il Rappresentante dell'UNHCR in Brasile, Davide Torzilli, ha evidenziato l'impatto del progetto: "questa iniziativa è stata un faro di speranza per molti, offrendo protezione essenziale e assistenza umanitaria alle popolazioni vulnerabili".
La solidarietà, ha aggiunto l'Ambasciatore Alessandro Cortese, "è un valore fondamentale per l'Italia e siamo impegnati a sostenere iniziative che garantiscano dignità e opportunità ai rifugiati e ai migranti in condizioni di vulnerabilità".
Il Direttore dell'AICS, Mario Beccia, ha assicurato, infine, che “il nostro impegno nella risposta umanitaria rimane forte così che chi ha più bisogno riceva il supporto necessario per ricostruire la propria vita".
Anche in questa occasione, l'UNHCR ha ribadito la necessità di una “responsabilità condivisa” tra governi, settore privato e società civile per rafforzare la risposta agli sfollamenti forzati. L'assistenza umanitaria non solo garantisce la sopravvivenza, ma promuove anche l'integrazione socio-economica dei rifugiati, in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, affinché nessuno sia lasciato indietro. (aise)