Ecuador: l’Ambasciatore Davoli consegna droni per la sorveglianza delle carceri

QUITO\ aise\ - Presso il carcere di Cotopaxi, nella località di Lacatunga, l’Ambasciatore d’Italia in Ecuador, Giovanni Davoli, ha partecipato alla cerimonia di consegna di 11 droni progettati per il pattugliamento e la prevenzione delle rivolte all'interno delle carceri alla autorità del sistema penitenziario dell’Ecuador (SNAI).
Ne dà notizia l’Ambasciata spiegando che i velivoli senza pilota sono stati acquisiti dal programma dell’Unione Europea per il rafforzamento del sistema penitenziario nel Paese (EURESP), inaugurato nel 2022, eseguito dall’Istituto Italo-Latino americano (IILA) e diretto dal magistrato italiano Paolo Di Sciuva.
EURESP ha anche installato sistemi di videosorveglianza perimetrale nei penitenziari di Cotopaxi e Azuay, interconnessi alle sale di monitoraggio locali e alle sale di controllo centralizzate.
Insieme all’Ambasciatore, erano presenti Charles Michel Guerts, Capo della Delegazione dell’Unione Europea in Ecuador, e Giovanni Tartaglia, consigliere giuridico presso la Farnesina e Vice Direttore del programma UE per l’appoggio alla lotta contro il crimine organizzato in America Latina, El Paccto.
In questa occasione, il Generale Zandulbide, Direttore Generale dello SNAI, ha ringraziato l’Italia e l’Unione Europea per l’apporto fondamentale che EURESP ha fornito al governo ecuadoriano nell’impegno per riprendere il controllo dei penitenziari del Paese, consentendo di guardare ad un futuro in cui il carcere sia effettivamente un centro di riabilitazione e reinserimento nella vita sociale.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Davoli ha evocato l’esperienza italiana nella lotta alla mafia, nella quale – ha sostenuto – un asse portante è stato proprio il ristabilimento del controllo dello stato sugli istituti penitenziari e ha confermato che l’Italia continuerà ad appoggiare l’Ecuador nel contrasto al crimine organizzato transnazionale. (aise)