Manama: l’ambasciatore Catalano apre la conferenza su “Media e cultura nel campo dell’archeologia”
MANAMA\ aise\ - L’ambasciatore d’Italia in Bahrein, Andrea Catalano, ha inaugurato il 20 gennaio scorso la conferenza “Media e Cultura nel campo dell’archeologia”. Organizzata dall’Ambasciata con il Centro per la Cultura e la Ricerca “Shaikh Ebrahim Bin Mohammed Al Khalifa”, la conferenza è stata tenuta da Stella Falzone, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
Inserita nell’ambito dell’attività di promozione culturale dell’Ambasciata d’Italia in Bahrein all’interno della rassegna culturale semestrale del Centro, la conferenza ha inteso valorizzare il patrimonio archeologico dell’Italia, le competenze italiane nei settori del restauro e valorizzazione dei siti storici, nonché la promozione turistica delle Regioni italiane.
Universalmente riconosciuta come “superpotenza della bellezza e della cultura”, l’Italia riveste un ruolo di assoluta centralità nell’archeologia a livello internazionale. Solo nel 2024, la Farnesina ha sostenuto 287 missioni italiane all’estero attraverso la concessione di contributi o riconoscimenti istituzionali.
“Il ruolo di primo piano dell’Italia”, come ha sottolineato l’ambasciatore Catalano, “non deriva solo dalla rilevanza irraggiungibile del suo patrimonio artistico, culturale e naturale, ma anche da un “capitale umano” di altissimo livello. Penso, ad esempio, ai circa 70 funzionari italiani che lavorano presso l’UNESCO, ai quali viene unanimemente riconosciuta la qualità e la dedizione. Ad essi si aggiunge una vasta rete di esperti – tecnici, artigiani, ingegneri, studiosi, scienziati, archeologi, restauratori – i quali offrono la loro competenza per interventi sul campo, per la predisposizione di dossier tecnici e per la formazione di esperti in altri Paesi. Nel campo del restauro, ad esempio, nel quale riveste un ruolo di eccellenza a livello mondiale, l’Italia”, ha ricordato Catalano, “ha realizzato attraverso l’UNESCO numerosi progetti di recupero e restauro di siti archeologici e storico-artistici in degrado nel bacino del Mediterraneo, in Iraq, in Afghanistan, in Africa e nel Sud-Est asiatico. Ed è proprio questo raffinato ed inestimabile capitale di competenze riconosciuto in tutto il mondo”, ha concluso l’ambasciatore, “che stasera celebriamo e che auspichiamo possa costituire un ulteriore strumento di cooperazione bilaterale”.
“Il tema della valorizzazione è al centro della strategia del MArTA, uno dei Musei dotati di autonomia speciale del Ministero della Cultura italiano”, ha evidenziato la direttrice Falzone nel suo intervento. “Le nostre competenze nel settore possono rappresentare un utile momento di confronto nel quale l’Italia, con la sua lunga tradizione culturale, di conservazione e valorizzazione può mettere tutta la sua expertise a disposizione”, ha aggiunto.
Alla conferenza ha partecipato un nutrito pubblico tra cui la fondatrice e presidente del Centro per la Cultura e la Ricerca “Shaikh Ebrahim Bin Mohammed Al Khalifa”, la sceicca Mai bint Mohammed Al Khalifa, insieme a Mounir Bouchnaki, consigliere del Centro Regionale Arabo per il Patrimonio Mondiale, oltre a un nutrito pubblico composto da accademici, studenti ed esperti del settore. (aise)