Premio letterario degli Ambasciatori presso la Santa Sede

ROMA\ aise\ - Si è tenuta ieri, 2 luglio, a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata italiana presso la Santa Sede, la cerimonia di conferimento del Premio letterario degli Ambasciatori presso la Santa Sede, assegnato quest’anno a Piero Damosso, giornalista del Tg1, caporedattore e curatore della rubrica Tg1 Dialogo, per il libro “Può la Chiesa fermare la guerra? Un’inchiesta a sessant’anni dalla Pacem in Terris”, edito nel 2023 da Edizioni San Paolo.
È intervenuto all’evento il Segretario di Stato, Cardinale Pietro che, prendendo la parola dopo i saluti introduttivi degli Ambasciatori d’Italia Francesco Di Nitto e della UE Alexandra Valkenburg, co-presidenti della Giuria del Premio, ha sottolineato il valore dell’enciclica di Giovanni XXIII, definendola un “testamento” e un “patrimonio da custodire e far crescere”. Il Segretario di Stato ha insistito sull’importanza di perseverare nell’azione diplomatica di fronte alle situazioni di conflitto, richiamando gli inviti del Santo Padre ad essere “artigiani della pace”.
Il contributo determinante dei Pontefici alla pace mondiale, in particolare quello di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II in due frangenti storici particolarmente complessi e l’attuale “sforzo instancabile” di Papa Francesco, sono stati richiamati dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, che ha inviato un messaggio di saluto scritto nel quale ha ricordato l’impegno in prima linea del Governo italiano per la pace.
All’evento è intervenuta, in dialogo con Piero Damosso, Paola Severino, Presidente della Luiss School of Law, intervistata dall’autore nel libro vincitore.
Il Premio letterario degli Ambasciatori presso la Santa Sede è nato cinque anni fa dall’iniziativa di un gruppo di Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede e si rivolge ad autori di libri pubblicati in italiano e destinati al grande pubblico su temi relativi alla cultura e ai valori cristiani, alle relazioni tra Chiese cristiane e Stati, alla storia delle Chiese e al dialogo interreligioso.
La Giuria è co-presieduta dagli Ambasciatori presso la Santa Sede di UE e Italia, e composta dagli Ambasciatori di Albania, Australia, Belgio, Cipro, Francia, Lituania, Macedonia del Nord, Ordine di Malta, Portogallo e Uruguay. Per la prima volta, in questa edizione del Premio la Giuria ha conferito una menzione speciale per scrittore emergente al copywriter, classe 1986, Rocco De Stefano, autore del libro “L’influencer di Dio”, edito da Tau Editrice. (aise)