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ROMA – focus/ aise – “Dialets of Italy: languages of the heart” è il titolo della conferenza organizzata dal Consolato Generale d'Italia a Sydney in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura, la University of Sydney, la Macquarie University e il Comites NSW, in occasione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue nazionali.
L’evento, che si terrà venerdì 2 febbraio a partire dalle ore 18 presso l’Istituto Italiano di Cultura, intende celebrare la ricchezza culturale e linguistica dei nostri dialetti.
Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali di Paolo Barlera, direttore dell’IIC di Sydney, e del console generale Gianluca Rubagotti. Seguirà la relazione di Antonia Rubino, docente di Italian Studies presso la University of Sydney, su “Dynamics between dialect and italian in Italy and Australia today“, attorno alla quale si svilupperà il successivo dibattito.
Spazio poi a poesie e canzoni in dialetto siciliano: Emilio Lomonaco della Macquarie University illustrerà le composizioni “Lingua e dialettu” di Ignazio Buttitta (1899-1997) e “Li pirati a Palermu” dello stesso Buttitta, cantata da Rosa Balistreri (1927-1990).
Chiuderanno l’incontro le conclusioni del presidente del Com.It.Es. NSW, Luigi Di Martino.
Il 19 gennaio scorso l’ambasciatore d’Italia in Armenia, Alfonso Di Riso, si è recato a Gyumri per l’inaugurazione della nuova sede del Consolato Onorario d’Italia. L’evento è iniziato con i discorsi dell’ambasciatore e del nuovo console onorario d’Italia a Gyumri, Massimiliano Floriani. Con loro è intervenuta anche la vice governatore della Regione di Shirak, Anna Martikyan. Presenti la vice sindaco di Gyumri, Lusine Sanoyan, e alcuni esponenti del mondo accademico e culturale della Regione di Shirak.
In serata, presso la sala concerti del Centro Tecnologico di Gyumri, ha avuto luogo il concerto del “Gran Duo Italiano”, composto da Mauro Tortorelli al gran violino a 5 corde e Angela Meluso al pianoforte. Al concerto, organizzato dall’Ambasciata d’Italia, erano presenti rappresentanti delle autorità locali e del mondo della cultura.
Il giorno dopo, sabato 20 gennaio, i Maestri Mauro Tortorelli e Angela Meluso hanno tenuto una lezione magistrale per gli studenti della Filiale di Gyumri del Conservatorio Statale “Komitas” di Jerevan.
L'Istituto Italiano di Cultura di Pretoria, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia in Sud Africa, il Consolato Generale d'Italia a Johannesburg e il Consolato d'Italia a Città del Capo, celebrerà la Giornata della Memoria con una serie di proiezioni cinematografiche, frutto della collaborazione annuale tra l’Istituto e gli Holocaust & Genocide Centres di Johannesburg, Durban e Città del Capo.
Due i film in programma: “La Finestra di fronte” del regista Ferzan Özpetek e il docu-film “Maestro” di Alexandre Valenti.
Interpretato dagli attori Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova, Filippo Nigro e Massimo Girotti, “La Finestra di fronte” verrà proiettato domenica 4 febbraio, alle ore 18:00, al Cape Town Holocaust & Genocide Centre (per prenotare 021 462.5553 o admin@holocaust.org.za) e martedì 13 febbraio, alle 17:30, al Durban Holocaust & Genocide Centre (per prenotare 031 368.6833 o admin@dbnholocaust.co.za).
La storia ruota attorno all’incontro tra una giovane coppia in crisi e il loro incontro con un uomo vittima di una strana amnesia. L’uomo, che si fa chiamare Simone, ha vissuto sulla sua pelle il dramma della doppia persecuzione, come ebreo e come omosessuale. Il tentativo dei protagonisti di ripercorrere la sua storia a ritroso li spinge a una riflessione anche su loro stessi. La shoah viene così raccontata dagli occhi di osservatori inconsapevoli e da quelli di un anziano, solo, su cui è rimasto il peso di portare avanti la memoria di ciò che è successo.
Il docu-film “Maestro” verrà invece proiettato domenica 11 febbraio, alle 15:00, e sarà preceduto da un rinfresco presso il Johannesburg Holocaust & Genocide Centre (per prenotare dowi@jhbholocaust.co.za).
Con riprese estremamente suggestive, il regista Alexandre Valenti ripercorre gli spartiti di tanti musicisti, vittime della shoah, che lui stesso si è occupato di raccogliere, restaurare e riportare alla vita partendo da melodie scritte alle volte persino su pezzi di carta igienica. (focus\ aise)