Fare rete (2)

ROMA – focus/ aise – C’è un’Italia che si racconta anche attraverso i luoghi: palazzi storici, ville e residenze che ospitano Ambasciate, Residenze degli Ambasciatori e Istituti Italiani di Cultura. Non sono semplici sedi operative, ma spazi di rappresentanza in cui architettura, arti decorative e memoria istituzionale si intrecciano, offrendo una forma concreta e immediatamente percepibile della presenza italiana nel mondo. In questa prospettiva si colloca la nuova iniziativa legata alla collana dell’Editore Carlo Colombo di Roma, dedicata alla valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero: la pubblicazione del “Calendario Ambasciate 2026”, concepito come progetto editoriale che accompagna il raggiungimento del sessantesimo volume della Collana, traguardo che testimonia la continuità e la solidità di un lavoro di lungo periodo.
L’Ambasciatore Gaetano Cortese, autore del calendario, rinnova per il 2026 l’iniziativa avviata nel 2024: un calendario illustrato che raccoglie immagini delle copertine e degli ambienti interni di alcune Ambasciate e Residenze pubblicate nella Collana, trasformando un patrimonio spesso poco accessibile in un racconto visivo fruibile e immediato. L’edizione 2026 è concepita come un viaggio in dodici tappe, in cui ogni mese diventa l’occasione per entrare idealmente in un palazzo-simbolo della presenza italiana nel mondo. Il percorso inizia a gennaio con l’Ambasciata d’Italia all’Aja (“Il Palazzo di Sophialaan”), prosegue a febbraio con Vienna (Palazzo Metternich), marzo con Bruxelles (Palazzo Caraman Chimay), aprile con Bucarest (Villa Stolojan), maggio con Oslo (Villa di Inkognitogaten) e giugno con Berna (Villa dei Marchesi Paulucci di Calboli). Nel secondo semestre, luglio è dedicato a Helsinki (Villa Hjelt), agosto a Stoccolma (Palazzo di Oakhill), settembre all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (Palazzo Abrantes), ottobre all’Ambasciata d’Italia ad Ankara, novembre alla Residenza dell’Ambasciatore a Washington (Villa Firenze) e dicembre all’Ambasciata d’Italia a New Delhi.
Nell’introduzione al Calendario, il diplomatico Stefano Baldi ricorda come i volumi già pubblicati sulle Residenze degli Ambasciatori e sugli altri palazzi di rilievo all’estero - di proprietà dello Stato italiano e destinati a ospitare le nostre Missioni diplomatiche - siano ormai numerosi. Nella maggior parte dei casi si tratta di opere corredate da ricche sezioni fotografiche e da un testo, talvolta bilingue, prevalentemente dedicato alla storia degli edifici. Baldi sottolinea inoltre che la collana curata dall’Amb. Gaetano Cortese rappresenta oggi la raccolta più completa di questo genere editoriale: un risultato che non deriva solo dall’ampiezza del catalogo, ma dalla qualità del metodo, capace di restituire il valore delle sedi diplomatiche oltre il loro pur rilevante profilo architettonico. In più occasioni, osserva Baldi, è stato evidenziato come le Missioni costituiscano una sintesi simbolica fra Paese rappresentato e Paese ospitante; il loro significato trascende dunque il mero valore degli edifici e si configura come testimonianza tangibile dei rapporti bilaterali, della loro evoluzione storica e della loro solidità. In questo quadro, le Residenze, soprattutto quando demaniali, assumono una funzione particolarmente strategica: sono strumenti di lavoro di primaria importanza e un mezzo straordinario di collegamento con la realtà locale in cui operano gli Ambasciatori, risultando spesso lo spazio più idoneo non solo per incontri ufficiali, ma anche per le molteplici iniziative di promozione dell’Italia a beneficio delle diverse componenti del Sistema Paese.
Al di là dell’impatto visivo, il Calendario ha il merito di richiamare l’attenzione sul lavoro quotidiano di tutela che consente a queste sedi di rimanere all’altezza della loro funzione: manutenzione, conservazione e interventi di restauro che preservano edifici spesso complessi, storicamente stratificati e fortemente simbolici. In questo senso, la pubblicazione diventa anche un modo per valorizzare la costante attenzione dei Capi Missione e delle strutture competenti al mantenimento e alla cura di un demanio diplomatico che non è soltanto un insieme di immobili, ma un capitale culturale e istituzionale dell’Italia nel mondo.
Per gentile concessione dell’autore e dell’editore, la versione digitale del “Calendario Ambasciate 2026” è scaricabile all’indirizzo: https://diplosor.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/12/calendario_ambasciate_cortese_2026-3.pdf.
Le versioni digitali dei volumi della Collana diretta dall’Amb. Gaetano Cortese sono inoltre consultabili online nella “Biblioteca digitale dei libri scritti da diplomatici italiani”, che raccoglie numerose pubblicazioni di autori provenienti dalla carriera diplomatica, inclusa una sezione dedicata ad Ambasciate e Residenze: https://diplosor.wordpress.com/biblioteca-digitale-dei-libri-di-diplomatici-italiani/.
Anche quest’anno l’Ambasciata d’Italia a Vilnius, assieme all’Agenzia Ice, ha partecipato al tradizionale Bazaar natalizio di beneficenza organizzato dall'International Women's Association of Vilnius (IWAV).
“Siamo orgogliosi di annunciare che, grazie alla generosità di numerose aziende del Made in Italy e all'impegno di molti volontari, lo stand dell’Italia ha raccolto oltre 12 mila euro, posizionandosi al primo posto tra tutti i partecipanti per fondi donati in beneficenza”, sottolineano da Vilnius. “Un ringraziamento speciale va all’Ambasciatrice Francesca Sforza de Maigret, Presidente onoraria di questa edizione del Bazaar, che ha avuto l’onore di inaugurare la manifestazione assieme alla Presidente dell’IWAV, Ugne Kairiene alla presenza della First Lady di Lituania, Diana Nausediene, e della First Lady di Vilnius, Vismantė Benkunskienė”.
Il 2025 è stato un anno “pieno di importanti sfide”, cui “tutta la squadra del Consolato generale ha cercato di rispondere”, “cercando di migliorare” i servizi offerti e “riorganizzando i nostri processi”. Così il Console generale a San Paolo, Domenico Fornara, nel videomessaggio di fine anno in cui ha ripercorso i mesi trascorsi e annunciato importanti novità in programma nel 2026, anno in cui quella di San Paolo “diventerà probabilmente la più popolosa della rete del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale”.
Con gli iscritti Aire che si apprestano ad equiparare gli abitanti della città di Bologna, non sempre, spiega il diplomatico, il personale “riesce a soddisfare subito tutte le richieste che ci provengono dall'utenza”.
Ad un passo dai 400mila iscritti Aire, di cui 135mila nell’ultimo triennio, 50mila nel solo 2025, quella di San Paolo “è la comunità che cresce più velocemente in tutta la rete del Maeci all’estero”.
La richiesta di servizi, spiega Fornara, è cresciuta anche a causa della nuova legge sulla cittadinanza iure sanguinis: “abbiamo dato priorità alle pratiche che riguardano i minori, in quanto essi hanno una finestra temporale limitata che si esaurisce il 31 maggio 2026”.
Il Consolato “ha finito di ricevere tutti gli aventi diritto ai sensi della precedente normativa, mentre a breve inizieremo le pratiche di quanti hanno diritto al riconoscimento ai sensi della nuova legge”.
Quanto ai passaporti, tra sede centrale e viceconsolati onorari, nella circoscrizione ne sono stati emessi quasi 40.000; nel 2026 la sede avvierà il rilascio della Carte d'identità elettronica.
“La nostra squadra lavora senza sosta per venire incontro a tutte le esigenze di connazionali, anche nei momenti difficili come nelle emergenze, nelle ospedalizzazioni, nella tutela dei minori, nel sostegno a chi si trova in stato di detenzione. Il consolato – sottolinea Fornara – è e resterà sempre un punto di riferimento per gli italiani”.
Anche per le aziende italiane, sempre più numerose: “quest'anno la nostra squadra si è arricchita con l'apertura di un nuovo ufficio della Simest e con la nomina di un nuovo vice console onorario a Santos”.
Anche nel 2025, il Consolato ha mantenuto “un dialogo costante con tutti i rappresentanti dei connazionali”, primo tra tutti “Comites, gli eletti all’estero e il Consiglio generale degli italiani all’estero”.
“Con tutti gli attori del Sistema Italia – aggiunge il Console – abbiamo organizzato nel 2025 oltre 50 eventi di promozione che hanno registrato la presenza di più di 30.000 persone e che hanno raggiunto virtualmente più di 14 milioni di utenti. Abbiamo dedicato particolare attenzione anche alla promozione della lingua italiana, sostenendo corsi e accompagnando il lavoro delle due scuole paritarie della circoscrizione: la Eugenio Montale e il collegio Dante Alighieri dove, dopo aver conseguito la parificazione, quest’anno i primi studenti raggiungeranno la maturità”.
Nell’anno che sta per finire, poi, “sono continuate le visite istituzionali, a testimonianza del momento di grande intensità che stanno vivendo le relazioni tra Italia e Brasile”, ricorda Fornara citando quella del Presidente del Senato La Russa e del Presidente della Lombardia, Fontana, ma anche del Direttore dell’Agenzia delle dogane, Alesse.
“I buoni rapporti istituzionali tra i due Paesi sono fondamentali per il sostegno alle nostre imprese, che vengono in numero sempre maggiore a investire e a lavorare qui in Brasile. Secondo l'ultima Guida agli Affari presentata a Roma – riporta il console - sono oltre 1500 le imprese italiane registrate in Brasile, di cui il 60% qui nello stato di San Paolo”.
“Per tutto il lavoro del Consolato generale devo ringraziare tutti i miei colleghi la cui professionalità e dedizione hanno permesso il raggiungimento di questi importanti risultati”, evidenzia Fornara che infine ringrazia la collettività italiana, sempre “viva, entusiasta, propositiva e con grande voglia di vivere e promuovere lo spirito italiano. Grazie per la vostra collaborazione e anche per le critiche che ogni tanto ci arrivano e che ci aiutano a crescere e a migliorare i nostri servizi”, conclude. “Auguro a tutti voi buon Natale e un felice 2026”. (focus\aise)