Fare rete (3)

ROMA – focus/aise - Il console generale d’Italia a Barcellona, Emanuele Manzitti, ha inaugurato il 3 marzo scorso lo stand Italia allestito dall’Ufficio ICE di Madrid presso il Mobile World Congress 2025 (MWC) di Barcellona. Per l’occasione erano presenti anche il direttore di ICE Madrid Giovanni Bifulco, il dirigente dell’Ufficio Beni Strumentali Luca Durante e l’ex calciatore italiano Christian Panucci, nell’ambito del progetto Ambassadors della Lega Serie A, iniziativa di comunicazione internazionale per promuovere il Made in Italy.
La collettiva ICE al MWC, che si chiude oggi 6 marzo a Barcellona, riunisce 35 piccole e medie imprese e start-up italiane che operano nei settori dell’IA, della formazione digitale, della sensoristica, del marketing e della comunicazione aziendale, della mobilità sostenibile, della telemedicina, della cybersecurity e dell’internet of things.
Oltre alla collettiva ICE sono presenti anche 15 imprese facenti parte di una delegazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si tratta dell’ottava edizione consecutiva in cui l’Italia è presente in quella che è considerata la fiera tecnologica più importante al mondo assieme al Consumer Electronics Show di Las Vegas. Quest’anno erano attesi a Barcellona, fra il 3 e 6 marzo, oltre 100 mila visitatori alla fiera. Nel corso della sua visita allo stand Italia, il console generale, accompagnato dal direttore Bifulco, ha incontrato una delegazione del EU Innovation Council.
In serata, come ormai da tradizione, la Camera di Commercio Italiana a Barcellona, in collaborazione con il Consolato Generale ha organizzato presso lo IED, un incontro tenutosi il 3 marzo su “L’Intelligenza Artificiale al servizio del talento e dell’innovazione”. Moderata da Renzo Spacone, cofondatore di JET – Japan Europe Teamwork, la tavola rotonda ha visto tra gli speaker principali Aldo Sollazzo, ad di Noumena Data, Fabrizio Tonnarelli, ad di Leviahub Spain, Ricard Bianco, sales and partnership manager di nCore HR, Pier Paolo Rossi, senior advisor di Koob Advisory, e Renato Senta, managing director Iberia di Technogym.
I lavori della tavola rotonda sono stati aperti dal presidente della Camera di Commercio, Igor Garzesi, e dal console generale Manzitti. Quest’ultimo ha sottolineato come “l’IA, le nuove tecnologie e l’innovazione siano fattori strategici per vincere la sfida della competitività” e come “le nostre imprese siano in grado di coniugare in maniera unica tradizione e innovazione, fattori portanti del successo del Made in Italy nel mondo”.
Durante il dibattito è stato sottolineato come l’adozione dell’IA sia ormai una scelta obbligata per le imprese: strumento prezioso, che va utilizzato consapevolmente, per sfruttarne al meglio le potenzialità, adattandolo alle necessità aziendali. I temi trattati hanno evidenziato l’importanza del capitale umano, che l’IA non può sostituire, ma che può valorizzare e ottimizzare, risparmiando tempo e risorse e come l’IA, se integrata in una visione strategica di impresa possa contribuire a prevedere scenari e cambiamenti, sostenendo le aziende nell’affrontare nuove sfide e riducendo i margini di incertezza.
Le linee inconfondibili, l’iconicità, la riconoscibilità a colpo d’occhio e poi ancora le emozioni, il desiderio di libertà e il guidare con il vento nei capelli: la Vespa ha tutte le qualità per essere considerata un’opera d’arte. A lei, dal prossimo 12 marzo e fino al prossimo 11 maggio, il museo del Castello di Bratislava dedica la mostra “Vespa. Una leggenda del Made in Italy”, organizzata dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura in Slovacchia, in collaborazione con Il Museo Nazionale, la Collezione Marco Fumagalli di Seregno e il supporto del Vespa Klub Slovakia.
In questa prima mostra dedicata a questa leggenda italiana delle due ruote sono esposti modelli di varie epoche a partire da uno dei primi esemplari costruiti nel 1946 e anche opere d’arte e poster pubblicitari, provenienti dalla Collezione Fumagalli. Oltre a questo, ci sono prestiti del Vespa Klub Slovakia e Vespa Košice, di scooter creati in questo secolo, tra cui una Vespa Primavera Touring, protagonista di lunghi viaggi in Europa, tra cui uno che ha portato il suo proprietario, da solo, fino in Marocco, per un tragitto di oltre 7.000 km.
Il curatore è Rino Drogo, ex direttore del Motor Show di Bologna, ed esperto di comunicazione in ambito automobilistico, settore dove ha lavorato per circa 20 anni per il Gruppo Fiat.
L’esposizione al Museo del Castello di Bratislava fa da apripista alla XVIII. edizione del festival italiano in Slovacchia “Dolce Vitaj”.
Dall'apparizione della Vespa, avvenuta nel 1946 alla Fiera della Meccanica di Torino, lo scooter italiano più amato del mondo ha ottenuto molti riconoscimenti e i suoi veicoli più classici sono contesi da collezionisti di design, gallerie e musei. Partiamo subito dalla vetta, il tempio dell’arte moderna, il MoMA (Museum of Modern Art) di New York in cui la Vespa modello GS 150, progettata dall’ingegnere Corradino D’Ascanio nel 1955, ha il suo posto d’onore nella collezione. Ma la Vespa ha un posto fisso anche al Museo del Design della Triennale di Milano, e in altri musei del design in giro per il mondo, nelle gallerie d’arte e nelle case d’asta che battono i suoi pezzi storici a cifre alte. Davvero un grande successo per uno dei simboli del Made in Italy da quasi 80 anni.
La passione per la Vespa è un fenomeno che ha contagiato migliaia di persone in tutto il mondo, e tra questi un posto d’onore lo ha Marco Fumagalli, imprenditore della Brianza, che ha allestito, in un edificio di sua proprietà, un museo che celebra questo scooter.
L’attenzione per la Vespa fa parte della sua vita fin dalla sua giovane età, tanto da creare una delle collezioni più importanti al mondo. Nella sua raccolta, che si estende su uno spazio di 1.500 metri quadrati, ci sono autentiche rarità come uno dei primi esemplari della 98 cc costruito nel 1946 e il modello di Vespa del film “Vacanze romane”, a bordo del quale Audrey Hepburn e Gregory Peck ammiravano la Roma dei primi anni ’50. Proprio questo modello è tra i gioielli in mostra a Bratislava!
La mostra ha il Patrocinio del Sindaco di Bratislava Matúš Vallo e si svolge inoltre nell’ambito degli eventi per la Giornata del Design Italiano 2025.
È stato celebrato mercoledì 5 marzo, presso il Jiulong E-cool di Chongqing l’Italian Design Day 2025.
L’evento è stato organizzato da Consolato Generale d’Italia a Chongqing, Jiulong New Business District, Pininfarina China e Jiulong E-cool, con il supporto della Camera di Commercio Italiana in Cina, del Chongqing Architectural Design Institute e di Chongqing Zhouzhuang Trading. Il gruppo Seres è stato Silver Sponsor di questa edizione.
La manifestazione si inserisce nel fitto programma di iniziative portate avanti nel mondo dalla rete diplomatico-consolare italiana di concerto con i principali portatori di interesse pubblici e privati che rappresentano il design italiano di qualità e il mondo delle imprese.
Nel corso delle otto edizioni passate (2017-2024), l’Italian Design Day ha visto la realizzazione di circa 1.620 eventi con il coinvolgimento di oltre 600 tra designer, architetti, imprenditori, accademici e giornalisti specializzati, che hanno promosso l’innovazione, l’industria e il “saper fare” italiani, confrontandosi con la comunità creativa, accademica e d’affari dei Paesi ospiti.
Il tema portante di quest’anno, “Disuguaglianze. Il design per una vita migliore”, si pone in stretto collegamento con la prossima Esposizione Universale della Triennale di Milano, che si svolgerà da maggio a novembre 2025.
“In continuità con la prossima Triennale”, ha affermato il console generale d’Italia a Chongqing Fabio Schina in apertura, “la Giornata del design italiano nel mondo 2025 intende mettere in luce il ruolo del design di qualità nel ridurre e contrastare le disuguaglianze ed il loro impatto nella vita quotidiana”.
Schina ha poi sottolineato le ottime opportunità di collaborazione tra Italia e Chongqing nel settore del design. Secondo dati emersi dal report “Design Economy 2024”: in Italia il design dà lavoro a 63.485 persone e genera un valore aggiunto pari a 3,1 miliardi di euro. Milano si conferma capitale del design con il 18,8% del valore aggiunto e il 13,3% degli addetti. Anche quest’anno, dall’8 al 13 aprile, il capoluogo lombardo ospiterà il Salone del Mobile, la più importante manifestazione sul design al mondo.
Presenti all’evento, in rappresentanza delle autorità locali e dei partner del Consolato Generale, la vice sindaca del Distretto di Jiulongpo Liao Ying e il general manager per l’Ovest di China Merchant Shekou Holdings Industry Parks Jiang Xiuchao.
Ai discorsi ufficiali è seguita la presentazione dell’architetto e designer Matteo Fioravanti, testimonial del Design Italiano 2025 a Chongqing. Vicepresidente senior del reparto Design presso Pininfarina China, Matteo Fioravanti vanta una vasta esperienza nel settore. Prima di approdare in Cina, è stato direttore del Design presso Fioravanti SRL, un’azienda di grande prestigio nel mondo del design automobilistico. Durante la sua carriera ha collaborato con importanti marchi come Ferrari, Toyota, Alfa Romeo e Lancia.
Nel corso della sua presentazione, il designer italiano ha approfondito le tematiche chiave dell’edizione di quest’anno, catturando l’attenzione del folto pubblico di esperti, appassionati e operatori del settore.
La seconda parte della conferenza è stata dedicata allo scambio di opinioni tra esperti e professionisti italiani e cinesi, con una tavola rotonda moderata da Chu Dongzhu, direttore generale e capo architetto del Chongqing Design Institute. Oltre a Matteo Fioravanti, vi hanno preso parte Huang Yun, direttore del Dipartimento di Architettura e Ambiente presso l’Accademia di Belle Arti del Sichuan, Edoardo Nieri, architetto e fondatore di Atelier Meadow, e Zheng Huang, architetto senior presso Pininfarina China.
Il dibattito si è focalizzato sul ruolo del design nell’affrontare sfide cruciali per la società moderna tra cui il cambiamento climatico, la marginalizzazione delle comunità e le crescenti disparità socio-economiche. (focus\aise)