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ROMA – focus/aise - In occasione della Settimana della Moda di Parigi, l’Ambasciata d’Italia a Parigi ha ospitato l’evento “Marche en mode”, organizzato insieme alla Regione Marche e all’Ufficio di Parigi dell’Agenzia ICE. Durante la serata si è in particolare svolta una sfilata collettiva di moda per presentare al pubblico parigino i nuovi talenti della regione Marche.
I prodotti di eccellenza di 14 aziende della Regione Marche, che abbracciano il mondo del calzaturiero, della pelletteria, dell’abbigliamento e degli accessori, sono infatti stati presentati nella cornice degli splendidi saloni dell’Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville che ospita l’Ambasciata al pubblico francese nel quadro delle iniziative promosse per le “Giornate della moda italiana nel mondo”, un formato innovativo di promozione integrata introdotto dalla Farnesina nell’ambito delle tante iniziative sostenute dal Governo italiano e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la diplomazia della crescita.
“L’iniziativa di questa sera si innesta dunque perfettamente in questa strategia nazionale di promozione della moda italiana nel mondo”, ha sottolineato l’ambasciatrice d’Italia, Emanuela D’Alessandro, nel suo intervento di apertura della serata, durante la quale il pubblico parigino e tutti gli ospiti presenti hanno potuto “conoscere il talento dei nuovi stilisti e delle aziende marchigiane, rappresentanti ideali dell’eccellenza dell’artigianalità Made in Italy, spesso costituito da PMI a conduzione famigliare fortemente innovative ed orientate ai mercati internazionali”. Ognuno dei capi ammirati in passerella, ha detto ancora l’ambasciatrice, “è il risultato di un lavoro che coniuga radici profonde nella nostra tradizione artigianale con la passione per il bello ed il gusto per il dettaglio, all’insegna dell’innovazione. In un contesto prestigioso come la Fashion Week di Parigi, questa è una grande occasione per il nostro Paese di presentare le proprie eccellenze e di consolidare il rapporto speciale che ci lega a Parigi e alla Francia”, ha concluso D’Alessandro.
È intervenuto poi l’assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, che ha spiegato come “l’obiettivo è quello di dare visibilità e un ritorno internazionale al nostro mondo imprenditoriale legato alla moda, al calzaturiero, all’abbigliamento che sappiamo essere in sofferenza. Una vetrina così importante, in una sede prestigiosa, rappresenta un’occasione per tante aziende marchigiane che sono state selezionate e che faranno conoscere il made in Marche, del quale dobbiamo esser orgogliosi”.
Al termine della sfilata, il pubblico presente ha degustato un aperitivo con prodotti marchigiani e con chef locali, che ha visto come protagonista il tartufo, in linea con la campagna lanciata dalla Regione: “Marche, regione del tartufo tutto l’anno”.
Stare a tavola è un’esperienza gratificante e coinvolgente che coniuga gusto, rapporti interpersonali, cultura, tradizione e benessere. Non è pertanto opportuno ridurla a una mera assunzione di calorie e nutrienti, mettendo in guardia i consumatori con avvisi di pericolo o messaggi negativi. È quanto emerso durante la conferenza del 6 marzo, sulla “Positive Nutrition”, promossa dall’Ambasciata d’Italia in Svizzera e dall’Agenzia ICE di Berna, presso il Bellevue Palace a Berna. Per l’occasione si è parlato del NutrInform Battery, uno strumento innovativo pensato per fornire informazioni chiare e trasparenti sugli alimenti e sulle bevande consumati, evidenziando le porzioni consigliate dai nutrizionisti e il relativo apporto di calorie, sale, zuccheri e grassi per seguire una corretta alimentazione. A differenza di altri sistemi di etichettatura, il NutrInform non punta a dissuadere i cittadini dal consumo di determinati alimenti, ma a stimolare un equilibrio della dieta nella sua interezza.
L’incontro, moderato dalla Direttrice del Cambridge Food Science, Roberta Re, si è aperto con l’intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Svizzera, Gian Lorenzo Cornado, che ha sottolineato l’importanza della correttezza e della trasparenza delle campagne di informazione sulle diete alimentari, ricordando come il NutrInform Battery offra solo dati oggettivi e non arbitrarie interpretazioni: “Contrariamente al Nutriscore e ad altre etichettature a semaforo, il NutInform Battery non demonizza alcun alimento poiché ogni cibo può far parte di una dieta equilibrata se consumato nelle giuste porzioni e frequenze di consumo. Esprimo il mio sincero ringraziamento al Governo Meloni, al Ministro Tajani e al Ministro Lollobrigida per l’impegno profuso nel promuovere un’informazione adeguata e nel rifiutare qualsiasi forma di denigrazione dei prodotti alimentari”.
Il tema dell’equilibrio della dieta è stato ripreso anche dal Professore Michele Carruba, Presidente Onorario del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano (CSRO), per il quale: “La Dieta mediterranea non è solo una lista di alimenti gustosi e ricchi di nutrienti di qualità, ma un vero e proprio stile di vita. Promuove l’equilibrio tra ciò che si mangia, l’introito energetico, l’attività fisica, la socializzazione e il benessere mentale. Questo equilibrio, tuttavia, è una condizione individuale. Le politiche di salute pubblica e molte diete – ha concluso il Professore – falliscono nel contrastare l’obesità, perché adottano un approccio ‘one size fits all’, ignorando la diversità individuale e imponendo modelli rigidi”.
Nel dibattito è intervenuto anche il Senatore Mauro Poggia, che in passato ha diretto il Dipartimento della Sicurezza, dell’Occupazione e della Salute di Ginevra. Poggia si è detto scettico sulle politiche basate sull’inibizione dal consumo di singoli nutrienti, ricordando che “l’obesità è un problema causato da numerosi fattori. Uno di questi è senz’altro l’alimentazione, sebbene un ruolo chiave lo giochino anche la genetica, il metabolismo, lo stile di vita, la condizione psicologica, il contesto sociale, culturale e religioso in cui si vive”. Il Senatore si è detto favorevolmente impressionato dall’approccio del NutrInform Battery rispetto al Nutriscore, soprattutto perché fornisce informazioni obiettive e non manipolabili. Inoltre, Poggia ha sottolineato come il NutrInform Battery sia più adeguato ai tempi, rispetto a etichette statiche sul prodotto che ha definito “obsolete”.
Samuele Porsia, Direttore Agenzia ICE di Berna, ha dichiarato: “Questo evento è stato particolarmente significativo perché ha offerto l’opportunità di confrontarci con una platea qualificata, composta da esponenti del settore agroalimentare, nutrizionisti e operatori locali. È stato un momento prezioso per sottolineare l’importanza della nostra dieta mediterranea e il grande impegno che dedichiamo alla sua promozione nel mondo”.
Daniela Martini, Professoressa Associata all’Università degli Studi di Milano, ha presentato il NutrInform Battery e il funzionamento della sua App, spiegandone la ratio: “L’etichettatura front-of-pack dovrebbe orientare il consumatore verso scelte informate senza rischiare di fornire informazioni fuorvianti”. Un problema riscontrato con il Nutriscore, le cui indicazioni hanno spesso confuso i consumatori. “Il NutrInform Battery – ha spiegato – ambisce a educare il consumatore a ‘costruire’ la propria dieta tenendo conto delle porzioni che rappresentano un elemento fondamentale in un modello alimentare bilanciato”.
Lorenzo Donini, Professore Ordinario in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università La Sapienza di Roma, ha criticato l’approccio alla nutrizione basato sulle restrizioni: “Chiedere a qualcuno di astenersi dal mangiare qualcosa non ha mai funzionato. Dobbiamo spostare la narrativa dai nutrienti alle diete e agli stili di vita salutari per intraprendere azioni realmente capaci di generare cambiamenti significativi e duraturi”. Secondo Donini, l’approccio della ‘Positive Nutrition’ è il migliore, “perché promuove un maggiore consumo di alimenti tipici della Dieta mediterranea e una maggiore educazione a uno stile di vita corretto”.
La biologa e nutrizionista Tatiana Gaudimonte ha ribadito che “il cibo non è solo la somma di alcuni micronutrienti, ma porta con sé cultura, emozioni e tradizioni. Per promuovere davvero un’alimentazione più sana, dobbiamo partire dalle abitudini delle persone, offrire indicazioni chiare e garantire l’accesso a scelte nutrienti e pratiche”.
Hanno preso parte all’evento anche il Consigliere Nazionale elvetico Giorgio Fonio; Philippe Ankers, Direttore Affari Internazionali Usav; e Manfred Ruthsatz, Executive Director at Nutrition e Health Care EPFL. (focus\aise)