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ROMA – focus/ aise – In occasione della seconda edizione della “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo”, l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Buenos Aires e il Club Atlético Boca Juniors, ha organizzato una giornata speciale nello storico stadio Alberto José Armando, conosciuto come La Bombonera.
Nel quartiere de La Boca, circa 150 studenti delle scuole italiane di Buenos Aires hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica in uno dei simboli più iconici del calcio argentino. La scelta del luogo non è stata casuale: la storia del Boca Juniors è profondamente legata all’immigrazione italiana, tanto che tra i fondatori e i primi soci figuravano numerosi italiani e loro discendenti, rendendo il Club un simbolo di identità per la comunità italo-argentina.
L’ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Fabrizio Lucentini, ha dato il benvenuto agli studenti sottolineando l’importanza dell’incontro ed enfatizzando il ruolo dello sport nel percorso formativo dei giovani. Ha infine evidenziato il legame storico che unisce il Boca Juniors all’Italia, ricordando la fratellanza con il Genoa CFC.
Dopo i saluti ufficiali delle autorità del Club e del console generale d’Italia a Buenos Aires, Carmelo Barbera, i giovani hanno incontrato due protagonisti della storia del Boca Juniors: Sergio Romero, attuale portiere del Boca Juniors e, tra le altre, ex dell’U.C. Sampdoria, ed Enrique Hrabina, ex giocatore del Boca Juniors degli anni ’80 e ’90. Con simpatia e umorismo, entrambi hanno condiviso aneddoti della loro carriera, trasmettendo i valori fondamentali dello sport: impegno, dedizione, passione e lavoro di squadra.
Gli studenti hanno avuto anche la possibilità di porre domande ai giocatori, dando vita a un dialogo ricco di entusiasmo e ammirazione.
La giornata è proseguita con una visita al Museo della Passione Boquense, dove gli studenti hanno potuto esplorare le sale dedicate alla storia del club, ammirare trofei e maglie storiche, e conoscere meglio le grandi figure che hanno segnato il Boca Juniors.
Il tour si è concluso con una visita guidata dello stadio, permettendo agli studenti di vivere l’atmosfera unica della Bombonera, uno dei templi del calcio mondiale.
La celebrazione della Giornata dello Sport Italiano nel Mondo ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare i legami di amicizia e cooperazione tra Italia e Argentina, uniti anche attraverso lo sport e i suoi valori universali.
Lo sport si conferma occasione di dialogo tra l’Italia e il Messico. Il 12 settembre scorso, presso il Centro Sportivo “Chapultepec”, si è svolta la seconda edizione della Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, un’iniziativa promossa dall’Ambasciata d’Italia a Città del Messico in collaborazione con l’Associazione italiana S.S.D. Volare No Profit, Industrias Lince e la partecipazione della Camera di Commercio Italiana in Messico.
L’attenzione è stata quest’anno rivolta al tennis in carrozzina, riaffermando la capacità dello sport di unire culture diverse e ribadendo i valori di impegno, inclusione e tolleranza.
L’evento si è aperto con l’intervento dell’ambasciatore Alessandro Modiano, che ha richiamato l’importanza dei valori promossi dallo sport, come lo spirito di squadra, la cooperazione, l’aiuto reciproco, nonché l’inclusione sociale e il legame tra sport e diplomazia. L’Ambasciatore ha inoltre dichiarato che la scelta di dedicare la seconda edizione della Giornata dello Sport italiano in Messico al tennis in carrozzina riflette l’impegno dell’Italia nella promozione dello sport paralimpico, settore in forte crescita, e intende dimostrare come lo sport possa contribuire a superare barriere e limitazioni.
Sono quindi intervenuti Paolo Bonino, in rappresentanza dell’associazione Volare, e l’atleta italiano Paolo Mazzei, collegato via Zoom. Hanno offerto la loro testimonianza anche tennisti in carrozzina messicani: Raúl Ortega Enríquez, fondatore di Industrias Lince; Tito Bautista, vincitore di oltre 30 titoli nella disciplina; Claudia Toboada e Tom Van Doren, allenatore di tennis in carrozzina.
La giornata ha previsto un’emozionante esibizione di tennis in carrozzina con Raúl Ortega, Tito Bautista, Joaquín Palma e Tom Van Doren e si è conclusa con la donazione di tre carrozzine sportive da parte dell’industria Lince.
In occasione della Giornata dello Sport italiano nel Mondo, l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo ha organizzato il 16 settembre scorso un evento speciale presso il Museo Olimpico, luogo simbolico, custode dell’eredità delle Olimpiadi Invernali che proprio a Sarajevo si tennero nel 1984.
L’edizione della Giornata dello Sport è dedicata quest’anno al tema “Montagna e Mare”, filo conduttore che unisce idealmente le due grandi manifestazioni internazionali che l’Italia ospiterà nel 2026: i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina e i Giochi del Mediterraneo a Taranto.
Cuore dell’iniziativa sarà la proiezione del video “People Of”, che resterà visibile al pubblico all’interno del Museo fino alla fine di settembre. Il video racconta il legame tra le comunità e i territori coinvolti nei Giochi Milano-Cortina 2026, mettendo al centro le persone ed i valori olimpici di solidarietà e condivisione.
Con l’evento di diplomazia sportiva al Museo Olimpico di Sarajevo, ha detto l’ambasciatrice Sarah Eti Castellani, “intendiamo celebrare il valore dello sport come strumento di dialogo, inclusione e cooperazione tra i popoli: una finalità particolarmente importante in Bosnia Erzegovina a sostegno del processo di pacificazione interetnica”.
Nelle parole della direttrice del Museo Olimpico, Senka Ibrisimbegovic, si è trattato di “un omaggio anche allo spirito delle Olimpiadi invernali di Sarajevo del 1984, ancora qui fortemente sentite, e un ponte simbolico verso Milano-Cortina 2026, nel segno di una comune eredità montana e olimpica”.
L’iniziativa si inserisce nel quadro della strategia della Farnesina volta a promuovere lo sport come strumento di diplomazia culturale e volano per la crescita economica: con un export di beni sportivi pari a 4,7 miliardi di euro, l’Italia si colloca infatti tra i primi cinque esportatori mondiali e al secondo posto in Europa.
“Le industrie italiane legate allo sport sono presenti anche in Bosnia Erzegovina, ad esempio con eccellenze che producono abbigliamento sportivo”, ha ricordato l’ambasciatrice Castellani. “Ancora”, ha aggiunto, “penso agli impianti di risalita Made in Italy presso il comprensorio sciistico di Jahorina o alla funivia italiana che dal centro di Sarajevo conduce al Monte Trebevic. Ecco, dunque, che la giornata dello Sport italiano nel mondo ci consente in BiH di promuovere il saper fare italiano, nel segno di una “diplomazia della crescita” a sostegno delle nostre imprese”, ha concluso.
Nel corso della cerimonia è stato dedicato un minuto di silenzio in memoria di Matteo Franzoso, atleta della Nazionale di sci italiana, deceduto in Cile a seguito di un incidente sulle piste mentre si allenava per le Olimpiadi Milano-Cortina. (focus\aise)