I passi della cooperazione (2)

ROMA – focus/ aise - In applicazione delle Linee Guida sull’Uguaglianza di Genere e l’Empowerment di Donne, Ragazze e Bambine di AICS, la Sede di AICS Tirana ha realizzato uno studio della normativa albanese riguardante l’uguaglianza di genere, le strategie e i piani nazionali inerenti la tematica e i rapporti dei principali stakeholder (UN, OSC, Banca Mondiale, Unione Europea) al fine di comprendere lo stato dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile (GEWE) in Albania e pianificare interventi che supportino le istituzioni nel loro lavoro volto al raggiungimento di un’uguaglianza effettiva, alla promozione del ruolo della donna, a creare le condizioni per una prosperità inclusiva, a combattere le violenze di genere e le violenze domestiche.
Contestualmente la Sede ha realizzato un’accurata analisi delle iniziative in corso di implementazione in Albania per verificare e misurare l’allineamento di AICS Tirana in Albania ai documenti programmatici nazionali e alle linee guida AICS. Da questa analisi è emersa l’esigenza di una progettazione più sensibile al genere, per contribuire al raggiungimento dei target finanziari previsti dalle Linee guida dell’AICS – che richiedono che tutte le iniziative proposte abbiano componenti sensibili al genere e che almeno il 10% di quelle proposte in programmazione abbiano il genere come obiettivo principale.
Dando seguito ai risultati dell’analisi, sono state predisposte delle indicazioni per gli esperti settoriali su come apportare miglioramenti alle iniziative in corso di implementazione, anche richiedendo agli enti esecutori integrazioni ai documenti di progetto, ove possibile, e aggiungendo in fase di valutazione finale, e quando applicabile intermedia, elementi che chiariscano l’impatto dell’iniziativa su donne, ragazze e bambine oltre che sulle fasce più marginalizzate della popolazione.
Inoltre, in applicazione delle linee guida, il Programma Indicativo Pluriennale, in fase di finalizzazione, contiene l’analisi di genere e prevede la trasversalità dell’uguaglianza di genere in tutte le iniziative della Sede a partire dal 2024.
Si è conclusa lo scorso venerdì, 8 marzo, a Quito la “II Conferencia Internacional de Consenso sobre Seguridad Penitenciaria e integral”, evento di grandissimo rilievo in considerazione del particolare momento critico che sta vivendo il Paese.
Alla conferenza, organizzata per presentare i risultati del programma EURESP, finanziato dall’Unione Europea e gestito dall’IILA negli ultimi due anni per fronteggiare l’emergenza carceri in Ecuador e consegnare al governo ecuadoriano alcune proposte condivise anche con la società civile per le prossime iniziative da realizzare per rafforzare il contrasto al crimine organizzato, hanno partecipato anche il Presidente della Repubblica dell’Ecuador, Daniel Azin Noboa, la Fiscal General dell’Ecuador, Diana Salazar, la Ministra degli Esteri, Gabriela Sommerfeld, il Ministro della Difesa e molte altre autorità.
Importante e significativa la partecipazione da remoto della Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, e la presenza del Sottosegretario agli esteri, Giorgio Silli, a testimonianza della vicinanza delle istituzioni italiane all’Ecuador.
Nel suo intervento ai lavori, la Segretaria Generale dell’IILA, Antonella Cavallari, ha espresso la propria gratitudine all’UE per aver finanziato il programma e affidato la sua esecuzione a IILA, all’Italia e alle istituzioni italiane maggiormente coinvolte per aver reso possibile il successo dell’iniziativa e naturalmente al Governo ecuadoriano per il totale sostegno e la collaborazione offerta in questi due anni.
Cavallari ha quindi ribadito la piena disponibilità di IILA a continuare il cammino intrapreso al fianco dell’Ecuador, segnalando i vantaggi di una collaborazione con l’Organizzazione: la maggiore facilità di lavoro in rete con gli altri paesi della regione, la possibilità di massimizzare i risultati dei progetti nel settore giustizia e sicurezza creando sinergie con altre iniziative eseguite da IILA a sostegno del settore economico e dell’inclusione sociale, la lunga e fruttuosa esperienza nel campo della formazione in vari settori avvalendosi delle migliori professionalità italiane.
Le tre giornate di lavoro sono state aperte dall’evento inaugurale il 6 marzo presso l’Università di Quito, alla presenza – insieme ad altre autorità – della Ministra degli Affari Esteri dell’Ecuador Gabriela Sommerfeld e di Peter Wagner, Direttore del servizio “Foreign Policy Instruments” della Commissione Europea. Il secondo giorno è stato dedicato ai tavoli tematici per approfondire temi quali le riforme normative essenziali per rendere efficace la lotta al narcotraffico e alla criminalità organizzata transnazionale; la condivisione delle esperienze a livello internazionale; il rispetto dei diritti umani; i modelli di gestione penitenziaria e la sicurezza nelle carceri; le possibili proposte di soluzioni condivise anche con la società civile. Tale articolato lavoro ha consentito di consegnare alle massime autorità del paese una serie di precise indicazioni e proposte alla base delle future iniziative. Un lunghissimo, caloroso applauso e la gratitudine dei partecipanti hanno chiuso un evento che molti hanno definito assolutamente significativo e che pone basi solide per la futura cooperazione. (focus\ aise)