I passi della cooperazione (2)

Roma – focus/ aise - Ogni anno, il mese di marzo è l’occasione per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per accendere i riflettori sulle tante storie, attività e volti femminili della Cooperazione e per ribadire il proprio impegno contro le discriminazioni di genere, per la promozione del ruolo e leadership delle donne. Un racconto fatto di grandi sforzi, di lotte quotidiane in contesti culturali, politici ed economici spesso difficili e violenti per raggiungere la parità di genere e l’affermazione della donna e dei suoi diritti che restano una delle mission caratterizzanti dell’Agenzia e delle sue azioni nel mondo.
Ogni sede AICS ha presentato le sue attività locali e il suo programma. Le celebrazioni, iniziate l’8 marzo con la Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, si sono concluse il 21 marzo a Roma con una giornata di sensibilizzazione dedicata al tema della “Trasversalità dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione di donne, ragazze e bambine nell’azione per lo sviluppo”. La giornata, voluta e organizzata da AICS Italia, aperta a tutti i dipendenti delle sedi italiane e estere dell’Agenzia, ha visto la presenza di importanti interventi e la testimonianza di Alessandra Accardo, la poliziotta napoletana vittima di violenza nel 2022.
La giornata di oggi ha concluso le due settimane di celebrazioni della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna che hanno visto coinvolte anche tutte le sedi estere AICS con una programmazione locale, pubblicata sui rispettivi siti e canali social oltre che sul sito AICS Italia www.aics.gov.it.
“L’impegno sul tema dell’uguaglianza di genere è da sempre nel DNA di AICS”, ha ricordato Marco Riccardo Rusconi, Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. “La donna in ogni società è portatrice e garante di stabilità, crescita e sviluppo sostenibile di lungo termine. Assicurare l’uguaglianza di genere a tutte le bambine, ragazze e donne in ogni angolo del mondo, diventa quindi lo strumento essenziale per poter portare stabilmente pace, sicurezza e crescita nelle aree d’intervento dell’Agenzia”.
“Una giornata non basta, evidentemente, per invertire la rotta”, ha osservato Leonardo Carmenati, Vice Direttore Tecnico dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, da sempre impegnato sul fronte dell’uguaglianza di genere. “L’AICS è impegnata tutti i giorni per potenziare la propria capacità di includere l’uguaglianza di genere in maniera trasversale in tutti i progetti realizzati. Quest’anno, oltre ad aver dato ampio spazio sul nostro sito alle numerose iniziative realizzate dalle Sedi estere, abbiamo voluto organizzare un evento interno volto a sensibilizzare ulteriormente lo staff sull’importanza del ruolo che ciascuno e ciascuna dipendente di AICS, a livello centrale ed estero, può e deve svolgere per contribuire ad eliminare le discriminazioni contro le donne, ragazze e bambine. Ecco perché abbiamo chiamato un’ospite d’eccezione, Alessandra Accardo, che con la sua fortissima testimonianza ci ricorderà come la lotta alla violenza di genere riguardi tutti e tutte. La nostra è una battaglia condotta nel nome delle tante bambine, ragazze e donne, che purtroppo non ce l’hanno fatta a superare la violenza, il dolore e lo stigma”.
Le numerose iniziative delle Sedi AICS sono state riportate sia nella relazione annuale “La Cooperazione Italiana allo sviluppo per l’uguaglianza di genere. Relazione 2022”, realizzata dalla Sede centrale, Tra queste, quelle attuate in Kenya, a Gerusalemme, a Dakar e Kiev.
In Kenya, paese dove i livelli di violenza di genere e domestica sono molto alti, AICS Nairobi ha pubblicato i risultati della campagna Activate Nairobi: combattere la violenza di genere attraverso l’attivismo, svoltasi dal 25 novembre al 10 dicembre 2023, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l'Ambasciata d'Italia per sensibilizzare e promuovere il dibattito sulla violenza di genere (GBV) e sull'empowerment delle donne in Kenya riuscendo a coinvolgere anche le aree più emarginate del paese; e per la rassegna Sprouts, dedicata ad individuare e valorizzare i beneficiari dei progetti di cooperazione, ha raccontato la storia di Lucy Ngorongo, donna imprenditrice nel settore della gestione dei rifiuti, grazie ad un’iniziativa di AICS Kenya.
AICS Gerusalemme ha invece portato avanti il progetto “Ayadi”, finanziato da AICS e realizzato dal Palestinian Fund for Employment, per favorire l’accesso dei/delle giovani in cerca di occupazione, al mercato del lavoro, attraverso corsi di formazione professionali e servizi aziendali, ha permesso a giovani come Ghaida di realizzare il proprio sogno e perfezionarsi per diventare una designer professionista. AICS in Palestina è lead donor in Uguaglianza di Genere.
Aics Dakar ha lanciato la rassegna “Non solo 8 marzo – Eventi di CooperAzione” per creare spazi liberi di confronto su temi come l’inclusione e l’esclusione di alcuni gruppi sociali, il cambiamento sociale attraverso le arti, i diritti umani e la giustizia sociale, e l’attivismo come mezzo di produzione di conoscenza scientifica. Due gli eventi in programma - il 6 marzo si è tenuto il workshop: “Memorie da sottopelle. Laboratorio di coreo/grafie decoloniali” ideato da Marie Moise e da Mackda Ghebremariam Tesfau', ricercatrici e attiviste e il 7 marzo ha avuto luogo la conferenza con dibattito pubblico dove è stato presentato il premio Bianca Pomeranzi.
Infine, AICS Kiev ha proposto due interviste a Daria Kaleniuk, nell'ambito del contributo di 500k di AICS ad OCSE per anticorruzione con un focus sulle sfide di genere poste dalla guerra, leadership ed empowerment femminile in Ucraina ed una a Nataliia Levchenko, Head of Board dell'organizzazione "YA - BUCHANETS" durante l’evento "Celebration of Spring and Women's Resilience", organizzato da CESVI presso il Bucha Psychological Assistance Center, luogo in cui AICS ha collaborato con CESVI nel quadro del Progetto di primissima emergenza (in particolare nel settore Protezione/Sostegno Psicosociale (PSS-MHPSS).
A San José, in Costa Rica, si è tenuto l’evento di lancio del progetto “Closing the Caribbean Plastic Tap” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ed eseguito dall’International Union for Conservation of Nature (IUCN) in coordinamento con l’Organizzazione degli Stati dei Caraibi Orientali (OECS), il Programma per l’Ambiente dei Caraibi (UNEP/CEP) e il Consorzio Bandiera Blu dei Caraibi (BFCC).
All’evento hanno partecipato l’ambasciatore d’Italia in Costa Rica, Alberto Colella, la direttrice regionale di IUCN, Úrsula Parrilla, e il titolare della Sede regionale AICS di San Salvador, Paolo Gallizioli. Presenti anche rappresentanti di istituzioni locali, cooperazioni europee e organizzazioni internazionali.
“Per la sua posizione geografica, l’Italia si qualifica come una nazione marittima. Attraverso la nostra Cooperazione, mettiamo a disposizione le conoscenze e le capacità del Sistema Italia per affrontare le sfide che riguardano i mari a livello globale. Oggi presentiamo non solo un progetto, bensì anche la nuova politica regionale italiana nel settore della cooperazione”, con queste parole ha aperto l’evento l’ambasciatore Colella.
Il progetto, finanziato dall’AICS per un importo di 2 milioni di euro e della durata di tre anni, ha l’obiettivo di ridurre la dispersione dei rifiuti di plastica nelle isole dei Caraibi orientali di Antigua e Barbuda, Saint Lucia, Grenada, Saint Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis.
“Grazie al generoso sostegno del Governo italiano, il progetto Closing the Caribbean Plastic Tap ci permetterà di progredire nell’implementazione di soluzioni efficaci e socialmente inclusive per promuovere l’economia circolare e ridurre l’inquinamento da plastica nei Caraibi”, ha dichiarato Úrsula Parrilla. “In una regione la cui incomparabile ricchezza naturale è gravemente minacciata dalla triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento, e la cui prosperità dipende fortemente dalla salute degli ecosistemi marini e costieri, iniziative come questo progetto sono urgenti e indispensabili per aprire la strada a un impegno collettivo verso uno stile di vita più sostenibile”.
Il progetto si concentrerà in particolare sui settori della pesca e del turismo, che hanno il maggiore impatto inquinante, puntando allo sviluppo di modelli integrati e socialmente sostenibili di blue economy. “Con questa iniziativa”, ha aggiunto Paolo Gallizioli, “AICS riafferma il suo impegno per la salvaguardare degli ambienti marini e terrestri, garantendo da un lato la sostenibilità ecologica attraverso la tutela delle risorse naturali, dall’altro la sostenibilità socioeconomica attraverso la creazione di opportunità di lavoro per le comunità locali”. (focus\ aise)