I passi della cooperazione (2)

Roma – focus/ aise - La nuova costruzione del rifugio europeo di Landshut nelle Alpi della Zillertal, nuovi partenariati comunali e la riqualificazione del sentiero europeo E3: sono solo tre dei progetti sviluppati nell'ambito di "Fit for Cooperation" ("Fit4Co"). L'iniziativa, che lo scorso 8 aprile, al Landhaus di Innsbruck ha visto il taglio del nastro con oltre 80 partecipanti interessati, è finanziata dall'UE attraverso il programma Interreg Italia-Austria ed è stata lanciata per la prima volta nel 2019.
"Fit4Co" sta entrando ora nel suo secondo ciclo. Tutte le amministrazioni pubbliche, le parti sociali e gli enti di gestione regionale dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino e anche della Carinzia, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia (Euregio Senza Confini) e del Salisburghese sono invitati a sviluppare progetti transfrontalieri. Sono supportati da esperti nei settori della gestione di progetti, del finanziamento di progetti e del lavoro interculturale. Per l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, l'ufficio comune dell’Euregio a Bolzano è responsabile dell'organizzazione.
Nell'incontro di oggi, sono stati presentati il programma e gli esempi di buone pratiche. Le idee di progetto "Fit4Co" possono essere presentate fino al 15 luglio 2024 sul sito www.fit4co.eu. Ulteriori eventi informativi su "Fit for Cooperation" si terranno a Bolzano il 18 aprile (a Palazzo Widmann alle 9) e a Trento il 20 aprile.
"Innanzitutto, tengo a ribadire che i nostri medici e i nostri infermieri hanno la massima priorità e lo abbiamo dimostrato con azioni concrete". Parte da questa considerazione l'assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, da qualche giorno a Buenos Aires per una missione in Argentina e Paraguay che ha l'obiettivo di avviare una cooperazione con questi Paesi e reclutare personale infermieristico.
"Per primi, come Lombardia - ha aggiunto l'assessore - abbiamo disposto una serie di incentivi economici per chi lavora nei Pronto Soccorso, per chi si occupa di emergenza-urgenza. Abbiamo aperto alle libere professioni delle varie specialità, tra cui pediatria, psichiatria, ortopedia e quelle specializzazioni che più ci mancano nelle strutture ospedaliere, incrementando gli incentivi orari. L'obiettivo è rilanciare, riorganizzare il nostro servizio sanitario pubblico".
"Anche noi, così come altre nazioni europee - ha detto Bertolaso, illustrando il significato dell'iniziativa in Sud America - guardiamo altrove per riuscire a colmare quelle che sono le carenze di organico, soprattutto di infermieri, negli ospedali. Abbiamo scelto quest'area geografica perché qui, da tanti punti di vista la popolazione è molto vicina a noi".
"In Argentina, ad esempio, l'ambasciatore mi ha riferito che vivono 1.800.000 argentini che hanno anche passaporto italiano. Voglio realizzare un programma di cooperazione bilaterale, in modo che ognuno dei due Paesi possa trarre beneficio da questa nostra iniziativa. Formare quindi qui infermieri che possano essere utili al sistema sanitario argentino e fare in modo che poi alcuni di loro possano venire a lavorare in Italia".
L'assessore ha poi annunciato che a maggio è in programma negli Stati Uniti un'altra missione, con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha l'obiettivo di far incontrare i medici italiani che lavorano in questo Paese. "Ci recheremo anche a Washington - ha aggiunto l'assessore regionale al Welfare - non solo perché lì ha sede il Dipartimento della Sanità, ma soprattutto perché è presente uno dei più importanti punti di riferimento della medicina moderna e della scienza futura. Qui, così come in tante altre strutture sparse per il mondo, lavorano, medici italiani, ricercatori, scienziati. Con il presidente Fontana abbiamo chiesto alla nostra ambasciata di riunire tutti questi per spiegare loro qual è il nostro progetto, quella che è la nostra visione della sanità pubblica in Lombardia e quelle che sono le nostre intenzioni, le nostre aspettative". (focus\ aise)