I passi della cooperazione

Roma – focus/ aise - Nelle ultime settimane la Cellula di cooperazione civile-militare (CIMIC), inserita nel Comando del Contingente Nazionale Italiano in Somalia, ha realizzato diversi progetti in campo umanitario, della formazione professionale e del miglioramento delle infrastrutture, a favore della popolazione locale di Mogadiscio.
Ne dà notizia il Ministero della Difesa spiegando che, con tre diverse attività nei distretti di Wadajiir, Xamar Jajab e Hawl Wadag, sono stati distribuiti, con la collaborazione della locale fondazione benefica “Amina”, viveri di prima necessità a famiglie in difficoltà.
I militari italiani sono stati impegnati anche nel campo della formazione professionale, realizzando un corso per il trattamento e la conservazione dei prodotti ittici a favore di appartenenti a gruppi vulnerabili della Regione del Benadir. Corso svolto in collaborazione con la locale Cooperativa di sviluppo “Hibo Fishery”, che offre ai frequentatori una concreta opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.
L’attività del contingente italiano a favore del popolo è proseguita incessante anche durante il periodo del Ramadan. Nei giorni scorsi, la Cellula CIMIC ha realizzato un progetto a favore del Distretto di Xamar Weyne per il riammodernamento di alcune infrastrutture dedicate ad attività pubbliche.
In questa attività è di fondamentale importanza il supporto della Force Protection Unit, costituita da una compagnia del Reggimento Lagunari “Serenissima”, che assicura la sicurezza del Contingente Italiano durante le attività esterne.
AICS e Fondazione CIMA hanno siglato la convenzione dell’iniziativa “Ready2Act: Migliorare i meccanismi di coordinamento e le capacità di preparazione alle catastrofi in Mozambico” (AID: 012910/01/0) di importo pari a 1.500.000,00 Euro.
L’iniziativa è volta al rafforzamento del sistema di allertamento in Mozambico, attraverso un percorso di trasferimento tecnologico, formativo e di rafforzamento istituzionale costruito con l’INGD (Insituto Nacional de Gestão de Desastres, ossia il sistema di Protezione Civile del Mozambico) e altri attori coinvolti in questo ambito. L’attività, guidata da Fondazione CIMA in partenariato con la OSC Iscritta all’Elenco AICS WeWorld-GVC e la guida strategica del Dipartimento di Protezione Civile Italiano (DPC), si articolerà in due componenti: la promozione dei meccanismi di coordinamento interistituzionale, a tutti i livelli, nella preparazione e nella risposta alle catastrofi naturali ed il rafforzamento delle capacità di monitoraggio, previsione e allerta e del collegamento operativo con le azioni tempestive sul campo.
In Mozambico le ricorrenti emergenze meteo-climatiche sono causa di grandi sofferenze umane e ostacolo per la crescita economica del paese. In un clima che cambia e in una società in rapida evoluzione, è fondamentale essere in grado di anticipare, prepararsi e rispondere agli impatti negativi di eventi idrometeorologici estremi come cicloni, inondazioni e siccità. Il Mozambico è uno dei primi 30 paesi inclusi nell’iniziativa EW4ALL1 (Early Warning for All), lanciata nel novembre 2022 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres durante la COP27 che mira a fornire all’intera popolazione, inclusi i gruppi marginalizzati e vulnerabili, un accesso equo ed efficace ai sistemi di allertamento (Early Warning Systems, EWS) per migliorare la preparazione e la protezione contro i disastri naturali e le emergenze, entro la fine del 2027.
“L’iniziativa Ready4Act conferma l’approccio di AICS nella gestione del rischio di disastri in Africa, che dal 2020 si concentra sull’Anticipatory Action, strumento chiave per ridurre l’impatto degli eventi metereologici estremi sulle persone, sui territori e sugli asset produttivi, grazie a sistemi di allerta precoce”, ha commentato Marco Riccardo Rusconi, direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. “L’efficacia e la sostenibilità degli interventi di AICS in partenariato con la Fondazione CIMA, in ambito di sistema di allerta precoce e di azioni anticipatorie, sono assicurate dalla formazione in loco degli esperti scientifici e tecnici dei Paesi Partner oltre che dalla diffusione di dati indispensabili e facilmente fruibili per le comunità locali di allevatori e contadini per far fronte e diminuire gli impatti dei disastri rafforzando le capacità di adattamento e resilienza. La Fondazione CIMA è un consolidato e qualificato partner che opera da molti anni su progetti finanziati da AICS e che permettono al continente africano di progredire in materia di riduzione del rischio di disastri”. (focus\ aise)