I passi della cooperazione

Roma – focus/ aise - Il 16 maggio, nell’ambito di Codeway Expo 2024, in corso alla Fiera Roma, AVSI ha promosso un evento dal titolo “Il Piano Mattei: casi di successo da scalare e criticità da risolvere”, che ha visto la partecipazione di istituzioni italiane, europee e africane, di soggetti della società civile e del settore privato.
Per la durata della Fiera della Cooperazione allo Sviluppo (fino a venerdì 17 maggio) sarà inoltre possibile visitare l’installazione fotografica, curata da AVSI un breve percorso di immagini di fotografi che hanno visitato alcuni progetti in ambito educativo e di formazione al lavoro, settori prioritari per il Piano Mattei.
L'evento, organizzato insieme a Fiera Roma e Internationalia nella sala Codeway Plenary, si è sviluppato lungo due direttrici: da un lato ha analizzato progetti riusciti per verificarne la scalabilità, e dall’altro ha individuato ostacoli e criticità per provare a proporre delle soluzioni innovative che rendano il Piano realizzabile.
L’evento si è aperto con un intervento di Stefano Gatti, direttore della DGCS, il quale ha sottolineato come “la cooperazione italiana è composta da tutti i soggetti che agiscono nel settore della cooperazione dal singolo cittadino alle università fino agli enti del terzo settore. Lavorare insieme è la forza del sistema Italia”.
Dopo l’apertura di Gatti, sono seguiti tre panel: il primo ha lasciato spazio alla presentazione di quattro casi di progetti in educazione, energia, agricoltura e sostegno ai rifugiati, ai quali è seguito il commento di Marco Rusconi, direttore di AICS, che ha dichiarato: “la cooperazione italiana oggi è caratterizzata da queste 6 parole: inclusione, educazione alla formazione, flessibilità e adattabilità, partenariato, qualità e scalabilità”.
Il secondo panel si è concentrato sul Fondo per il Clima con Francesco Corvaro, inviato speciale per il Cambiamento Climatico, Rita Ricciardi di Bergs&More e Paolo Lombardo, direttore di CDP, che, come ha spiegato lo stesso Lombardo, “nel suo ruolo di Istituzione Nazionale per la cooperazione e lo sviluppo opera per sostenere finanziariamente progetti capaci di generare un impatto positivo dal punto di vista sociale e ambientale. Il Fondo Italiano per il Clima, che ad oggi rappresenta il più grande fondo per l’azione climatica a favore dei Paesi emergenti e in via di sviluppo promosso da un Paese europeo, sarà uno strumento importantissimo. Stiamo già lavorando in collaborazione con il sistema della cooperazione internazionale affinché vengano sostenute iniziative innovative e capaci di contribuire concretamente alla lotta al cambiamento climatico. .
La terza sessione, moderata da Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI, ha visto interagire figure istituzionali africane quali Pierre Bertin, ispettore generale educazione nazionale e alfabetizzazione del ministero dell’Istruzione ivoriano, e Moses Uyang, giovane rappresentante dell’Unione Africana, con Fabio Massimo Ballerini, consigliere per l’Africa sub-sahariana dell’Ufficio del consigliere diplomatico del presidente del Consiglio.
“Se l’Italia fa sistema”, ha osservato Silvestri, “il Piano Mattei può essere una grande chance per avviare una nuova partnership alla pari tra Italia, Africa ed Europa, condizione necessaria per uno sviluppo sostenibile. O ci sviluppiamo tutti o nessuno. Questo evento in Codeway è stata un’occasione per lavorare realmente in questa direzione e favorire un nuovo modo di pensare e praticare la cooperazione”.
Esperti e politici locali e internazionali hanno discusso soluzioni concrete di mobilità e best practice per lo sviluppo di una macroregione alpina collegata in rete e accessibile in occasione della sesta conferenza sulla mobilità EUSALP, ospitata dalla Provincia autonoma di Bolzano il 15 maggio, a Bolzano, a Palazzo Widmann.
I rappresentanti politici hanno sottolineato l'importanza di una stretta collaborazione a livello regionale, nazionale ed europeo al fine di superare le sfide comuni per una mobilità sostenibile e a prova di futuro in tutta la regione alpina.
Martin Zeitler (DG MOVE della Commissione europea) ha illustrato da Bruxelles la nuova politica TEN-T della Commissione europea ed i suoi effetti sulla regione alpina. "Per l'Alto Adige la nuova direttiva TEN-T comporta nuove opportunità di finanziamento, in quanto Bolzano è considerata un "nodo urbano" e la ferrovia della Val Pusteria è considerata una "rete estesa Ten-T", ha spiegato Martin Vallazza, direttore del Dipartimento Mobilità, alla conferenza.
Il treno come spina dorsale della mobilità alpina
Il primo panel si è concentrato sulla ferrovia come mezzo di trasporto del futuro. La riattivazione - e ora l'elettrificazione - della ferrovia della Val Venosta è una storia di successo un esempio di come anche le linee ferroviarie locali siano giustificate e contribuiscano al trasferimento modale, ha affermato Joachim Dejaco, direttore di Sta - Strutture Trasporto Alto Adige SpA.
Matjaž Vrčko del Ministero sloveno dell'Ambiente, del Clima e dell'Energia e Xavier Garcia della "Région Sud Provence-Alpes-Côte d'Azur" hanno fornito esempi di trasporto ferroviario tra Italia e Slovenia e tra Italia e Francia e il grande sforzo e le difficoltà che comportano i collegamenti transfrontalieri. Eusalp ha anche un ruolo importante da svolgere nei problemi transfrontalieri del settore ferroviario, ha sottolineato il capo Dipartimento Vallazza. Ci sono sfide nel trasporto ferroviario transfrontaliero, soprattutto in ambito normativo, ad esempio per quanto riguarda i sistemi di segnalazione e di tensione o la lingua operativa, è stato detto alla conferenza.
Focus sulle nuove forme di mobilità
Il secondo panel si è concentrato sulla biglietteria e sulle nuove forme di mobilità. Valentina Benoni del Comune di Trento ha presentato il servizio di autobus a chiamata del Comune di Trento, considerato un'alternativa al classico servizio di linea nei momenti di minore richiesta.
Le modalità di gestione degli autobus in futuro sono state invece oggetto della presentazione di Wolfram Sparber, responsabile dell'Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research. Nel corso della conferenza è stato sottolineato che la regione alpina, in particolare, si trova ad affrontare grandi sfide nella transizione verso veicoli a emissioni zero a causa delle grandi differenze di altitudine e di temperatura. Michael Gruber del Tiroler Verkehrsverbund ha illustrato i vantaggi e le sfide del ticketing transfrontaliero, utilizzando l'esempio concreto dell'"Euregio-Ticket".
Piano altoatesino per la mobilità di domani in linea con le priorità Eusalp
Al termine della conferenza, il responsabile della Pianificazione provinciale di viabilità e flussi di mobilità Michael Andergassen ha sottolineato che le priorità dell'Alto Adige sono in linea con quelle del piano di lavoro Eusalp 2023-25 e ha presentato l'AltoAdigePlan per la mobilità di domani. Questo piano provinciale per la mobilità persegue tre importanti obiettivi: più treno, più bicicletta e più autobus, ha detto Andergassen.
Nell'ambito di EUSALP nove Stati e 48 regioni con un totale di oltre 80 milioni di abitanti nell'arco alpino hanno unito le forze per trovare soluzioni alle sfide comuni. (focus\ aise)