I passi della cooperazione

ROMA – focus/ aise – Fit for Cooperation (Fit4Co), il progetto dell'Euregio che promuove la cooperazione tra le amministrazioni pubbliche delle regioni europee, verrà presentato a Bruxelles durante la Settimana europea delle regioni e delle città (#EURegionsWeek). La 23a edizione del più grande evento dedicato alla politica regionale in Europa si terrà dal 13 al 15 ottobre 2025 nella capitale belga con il motto “Dare forma al domani, insieme”. Sono previsti più di 200 eventi con circa 10.000 partecipanti provenienti dal mondo della politica, dell'amministrazione e della scienza. Tra questi, il workshop dedicato proprio al progetto dell'Euregio.
Anche i cittadini interessati possono partecipare gratuitamente: l’evento si terrà mercoledì 15 ottobre 2025, dalle 09.30 alle 11.00 a Bruxelles (Jacques Delors building, Atrium 5). La registrazione è obbligatoria e va effettuata entro il 30 settembre 2025.
Fit4Co utilizza un approccio bottom-up con cui gli attori locali – Comuni, amministrazioni, parti sociali e management regionali – vengono coinvolti affinché le cooperazioni possano crescere “dal basso verso l'alto”. Le organizzazioni che desiderano avviare progetti transfrontalieri vengono accompagnate e supportate da project coach. In questo modo si intende rafforzare la crescita, la competitività e la resilienza e approfondire la cooperazione europea.
Da ottobre 2024 a giugno 2025, nell'ambito di Fit for Cooperation, un totale di 17 tandem di progetto hanno sviluppato le loro idee e avviato progetti concreti. Sei di questi sono già in fase di realizzazione, come ad esempio la valorizzazione delle zone di confine Sillian-San Candido e a Passo Stalle (tra l’Alto Adige e il Tirolo Orientale), una brochure Euregio per i Consigli comunali o l'estensione a tutto l'Euregio del concorso di disegno Crazy Bike per gli alunni delle scuole elementari.
Il workshop Euregio su Fit4Co a Bruxelles si terrà in inglese il 15 ottobre. Inoltre, a Bruxelles verrà presentato come best practice il lavoro del tandem di progetto “Una salute a misura di cittadino”, composto dall'Associazione dei pazienti del Tirolo (Patientenvertretung Tirol) e delle Difese civiche dell'Alto Adige e del Trentino.
I Comuni come "rete viva" per una "diplomazia dal basso" che chieda "con una sola voce l'immediato cessate il fuoco in Ucraina, a Gaza e ovunque si combatta". E lo devono fare chiedendo "l'avvio di processi di pace credibili, duraturi e inclusivi". Questo è quanto sottolineato da Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia e delegata alla Pace per l'ANCI, nel suo intervento di questa mattina, 4 settembre, all’Expo 2025 di Osaka dove, all’interno del Padiglione Italia, si sta svolgendo la Settimana della regione Umbria.
“I Comuni vedono da vicino le conseguenze delle guerre, anche quando avvengono lontano – ha aggiunto Ferdinandi –. Le vediamo negli occhi dei rifugiati che arrivano nelle nostre città, nelle comunità che aprono le loro porte, nelle famiglie che accolgono. Ed è per questo che abbiamo il dovere di diventare la voce dei popoli, la voce di chi non ha voce, e di chiedere con forza che si fermi la logica delle armi e si scelga la logica della vita”.
Da qui l’appello della delegata Anci: "Voglio dire con chiarezza che non possiamo più accettare che la politica internazionale resti prigioniera delle strategie militari e delle ragioni economiche. Non possiamo più tollerare che la nostra epoca sia raccontata attraverso le immagini di bambini senza futuro, di donne e uomini senza casa, di popoli ridotti alla fame e alla disperazione. Non possiamo più sopportare che l’indifferenza sia la risposta".
“La pace – ha ribadito la sindaca – non è un’utopia. È la più urgente delle responsabilità politiche e morali, l’unica alternativa concreta al disastro. Non è solo un fine, ma il mezzo stesso della convivenza umana. Scegliere la pace ogni giorno significa scegliere di salvarci insieme, come popoli e come umanità e come diceva Aldo Capitini "Se vuoi la pace, prepara la pace"".
Il 30 e 31 agosto il Colle del Moncenisio è stato il teatro della seconda Fête des Alpes, evento simbolico e operativo che unisce comunità italiane e francesi in un’esperienza di dialogo, cultura e cooperazione in cui si sperimentano politiche condivise per territori congiunti e che oggi più che mai necessitano di risposte unitarie alle sfide ambientali, sociali ed economiche.
Durante la manifestazione, oltre 100 volontari italiani e francesi hanno animato il programma culturale e logistico e più di 30 produttori locali hanno presentato le proprie eccellenze gastronomiche, esaltando la ricchezza dell’economia di montagna.
Tra momenti conviviali, degustazioni, mostre e spettacoli non sono mancati tavole rotonde e incontri istituzionali per affrontare in modo concreto le grandi sfide della cooperazione transfrontaliera.
Il più importante è stato la firma della dichiarazione d’intenti del progetto Interreg A-MONT, tappa preparatoria dell’accordo formale previsto tra il 2025 e il 2026 per definire una nuova governance condivisa, sostenibile e multilivello con l’obiettivo di rafforzare i legami tra le comunità alpine di entrambi i versanti.
A sottoscrivere il documento sono stati l’assessore alla Montagna della Regione Piemonte, Marco Gallo, l’assessore agli Affari europei della Regione Valle d’Aosta, Luciano Caveri, e il presidente del Dipartimento della Savoia, Hervé Gaymard. Come ha puntualizzato l’assessore Gallo "questa firma è molto più di un atto formale: rappresenta la volontà concreta di Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia di fare territorio insieme. Le nostre montagne non conoscono confini quando si tratta di ambiente, sviluppo sostenibile, mobilità e servizi. Solo unendo le forze possiamo rafforzare l’attrattività, la sicurezza e la vitalità di queste valli, offrendo opportunità alle comunità che le abitano e raccontando al mondo il valore del nostro patrimonio alpino".
Il progetto europeo A-MONT (Accordo Quadro Transfrontaliero Montano), finanziato dal programma Alcotra, mira a sviluppare strategie integrate per abitare la “montagna del futuro” tramite la cooperazione tra le comunità alpine dei due versanti. Tra le priorità figurano il potenziamento della connettività transfrontaliera per persone e merci promuovendo la mobilità ferroviaria e sostenibile e investendo in infrastrutture ecocompatibili, la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale comune come leva economica e incentivo ai giovani per la residenza, una politica comune per adattarsi agli effetti del cambiamento climatico condividendo strategie per la transizione energetica e la gestione sostenibile di acqua, suolo e biodiversità, la riaffermazione della cooperazione istituzionale tra livelli di governo per promuovere reti transfrontaliere culturali, educative e istituzionali e favorire scambi e apprendimento reciproco. (focus\aise)