IIC: cosa bolle in pentola

ROMA – focus/aise - Dopo il successo delle precedenti serate di musica italiana in vinile, sarà uno spazio più grande, il Bow Lane Social Club di Dublino ad ospitare il prossimo appuntamento con il Vinyl Records Club Italiano, in una veste tutta nuova in pieno centro a Dublino.
La serata, organizzata da Nowhere Music con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura, si terrà giovedì 20 giugno, dalle ore 20 in poi, e sarà dedicata alla figura di Raffaella Carrà, icona pop italiana, a pochi giorni dall’anniversario della nascita, il 18 giugno.
Come sempre la serata sarà aperta a tutti i collezionisti che vogliano suonare la loro musica su vinile, seguita da una sessione di DJ professionisti che faranno ballare e cantare sui brani dell’Italo Disco e classici della musica pop italiana. L’evento sarà ad ingresso libero.
L’Italia è il paese ospite alla 20ª edizione del prestigioso Festival Terras sem Sombra, la rassegna internazionale di musica classica che si svolge a Lisbona da giugno a dicembre in chiese, conventi e spazi storico-artistici dei diversi comuni della regione dell’Alentejo. Per inaugurare l’anno italiano il prossimo 22 giugno alle ore 21.30, l’Istituto Italiano di Cultura della capitale portoghese ha scelto l’ensemble Quartetto di Venezia che, nella suggestiva cornice dell’antico frantoio della tenuta di Marmelo a Ferreira do Alentejo, propone il concerto “L’arte del Quartetto: un viaggio musicale di due secoli” con brani di Beethoven, Malipiero e Brahms.
Composto da Andrea Vio (violino) Alberto Battiston (violino), Mario Paladin (viola) e Angelo Zanin (violoncello), l’ensemble veneziano è uno dei più celebri quartetti d’archi contemporanei. Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: “È un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il Quartetto di Venezia ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato”.
È indicativo anche l’elogio formulato sul “Los Angeles Times” da Daniel Cariaga: “Questo quartetto è più che affascinante, è sincero e concreto”.
Il Quartetto si è esibito in numerosi festival e in alcune tra le principali sale da concerto in Italia e nel mondo tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC e Accademia Filarmonica Romana a Roma, Serate Musicali – Società del Quartetto – Società dei Concerti di Milano, Kissinger Sommer, Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna, Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen, Societè Philarmonique a Bruxelles, Konzerthaus Berlin, Gasteig Monaco, Beethovenfest Bonn, Laeiszhalle Hamburg, Mosca – Sala Filarmonica, Buenos Aires – Teatro Colon e Teatro Coliseum, San Paolo, Montevideo.
La vasta produzione discografica include registrazioni per la Decca, Naxos, Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Navona, Koch. Ultime produzioni sono l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd e per la NAXOS con musiche di Casella e Turchi. Il Quartetto di Venezia ha ottenuto la nomination ai Grammy Award per il CD Navona “Ritornello” con musiche di Curt Cacioppo.
Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI & RAI International, Bayerischer Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF1, Schweizer DRS2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana. Dal 2017 è “Quartetto in Residenza” alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
“Esagerato e umano: focus su Federico Fellini” è la rassegna che l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires ha organizzato in collaborazione con il Centro Cultural Recoleta nell’ambito della VII edizione della rassegna tematica “Fare Cinema”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con il MiC, ANICA, ICE, Istituto Luce–Cinecittà, Italian Film Commissions e Accademia del Cinema Italiano e dedicata alla diffusione del cinema e dell’industria cinematografica italiana.
L’appuntamento è tutti i sabati e le domeniche, dal 15 giugno al 4 agosto, presso il Centro Culturale Recoleta dove saranno proiettati sei lungometraggi del famoso regista italiano.
Si parte con “Lo Sceicco Bianco”, film del 1952 diretto da Fellini e interpretato da Leopoldo Trieste, Alberto Sordi e Brunella Bovo. Il film parla di un uomo che porta la moglie a Roma in luna di miele per avere un’udienza privata con il Papa e presentarle la sua famiglia. Arrivata nella città eterna, la giovane donna fugge alla ricerca dell’eroe del suo fotoromanzo preferito: lo sceicco bianco, così il marito è costretto a passare ore e ore a trovare scuse alla sua famiglia ansiosa che vuole incontrare la fidanzata scomparsa.
Si prosegue con “Ginger e Fred”, uscito nel 1986, che racconta la storia di due ballerini interpretati da Mastroianni e Masina, entrambi anziani, che vengono invitati a partecipare a uno speciale televisivo natalizio in cui devono fare un’imitazione dei ballerini Ginger Rogers e Fred Astaire.
Sarà poi la volta di “Tre passi nel delirio“, film collettivo del 1968, diretto da Federico Fellini, Louis Malle e Roger Vadim. Suddiviso in 3 episodi liberamente ispirati a racconti di Edgar Allan Poe: Metzengerstein, William Wilson, Toby Dammit.
In programma anche “Roma”, uscito nel 1972, ritratto frenetico e visionario di Roma realizzato attraverso i ricordi di un giovane di provincia che arriva alla Stazione Termini, poco prima della Seconda Guerra Mondiale. Roma ci viene mostrata come una realtà multiforme, infinita e contraddittoria attraverso una serie di scene e personaggi eterogenei: da una sfilata di moda ecclesiastica alla ricostruzione di bordelli, dagli scontri con la polizia agli ingorghi in autostrada, con uno stile che va dal lirismo alla satira, dalla nostalgia al raccapricciante senza soluzione di continuità.
“I Clown”, prodotto dalla RAI per la televisione e il cinema e uscito nel 1970, è un documentario di fantasia che narra la passione del Fellini bambino per il circo, sviluppata nel corso della sua vita professionale attraverso un viaggio nostalgico alla ricerca dei vecchi clown, della loro memoria e dei loro ricordi. Diviso in più parti, comprende interviste a ex clown molto famosi che sono stati dimenticati, scene dell’infanzia del regista, spiegazioni sulla sua ossessione per il circo e un emotivo omaggio finale a loro.
La rassegna si concluderà con “Giuglietta degli Spiriti”, film del 1965 e primo lungometraggio a colori diretto da Fellini. La pellicola vinse il Golden Globe per il miglior film straniero ed ebbe due nomination all’Oscar: per la migliore scenografia e i migliori costumi. Giulietta, interpretata da Giulietta Masina, è una casalinga tormentata dai sospetti di infedeltà del marito e dalla stanchezza della sua vita poco gratificante. Per questo motivo si reca alle sedute spiritiche con l’intenzione di ottenere una risposta ai suoi dubbi e per caso incontra la sua vicina Susy che sta per far crollare le sue illusioni. (focus\aise)