IIC: una panoramica

ROMA – focus/ aise – Si è tenuto presso l’auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo l’ultimo appuntamento annuale della serie “I concerti di Tokyo Kudan”, sotto la direzione artistica del Maestro Gaetano D’Espinosa.
Protagonista della serata il tenore Marcello Nardis, artista dalla lunga esperienza internazionale, accompagnato al pianoforte da Takada Ayako, collaboratrice del New National Theatre Opera Studio di Tokyo.
L’esibizione ha offerto al pubblico giapponese un viaggio musicale raffinato e profondamente evocativo attraverso alcuni dei capolavori del repertorio vocale europeo, fra cui la Visione veneziana di Brogi, con il suo intenso lirismo, i Seven Sonnets of Michelangelo di Britten, scrittura vocale impegnativa e dal carattere appassionato ispirata ai testi poetici di Michelangelo Buonarroti e in chiusura le Quattro canzoni popolari di Luciano Berio, con una nota di brillante vitalità.
Il recital ha ottenuto un eccellente riscontro di pubblico, che ha gradito in particolar modo il bis fuori programma di “Nemu no Ki no Komoriuta” (Ninna nanna dell’albero della seta), canzone giapponese per bambini, e “Sì dolce è ‘l tormento”, madrigale di Monteverdi.
Il percorso della rassegna Tokyo Kudan Minami, iniziativa avviata nel gennaio 2023, è ormai divenuta un appuntamento consolidato e molto atteso della programmazione musicale dell’Istituto.
La prima ballerina étoile Nicoletta Manni e il primo ballerino Timofej Andrijashenko del Teatro alla Scala di Milano si sono esibiti a Vilnius registrando uno straordinario successo negli spettacoli di celebrazione dei 100 anni del balletto in Lituania, organizzati dal Teatro Nazionale Lituano dell’Opera e del Balletto (LNOBT).
Il qualificato pubblico lituano ha potuto ammirare il loro straordinario talento nei duetti “Carmen”, con la coreografia di Roland Petit e la musica di Georges Bizet, e “Caravaggio”, coreografia di Mauro Bigonzetti e musica di Bruno Moretti su base di Claudio Monteverdi.
La partecipazione delle due stelle del Teatro alla Scala è frutto dell’intensa collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia a Vilnius, l’Istituto Italiano di Cultura di Vilnius e il prestigioso LNOBT nell’ambito dell’Anno della Cultura italo-lituano 2025-2026.
Nel prossimo mese di gennaio, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles propone due appuntamenti letterari speciali. Nell’ambito del corso di cultura italiana “Non solo Elena Ferrante. Viaggio nella letteratura italiana al femminile” tenuto da Chiara Carlino, l’Istituto ospiterà il 12 e il 19 gennaio le scrittrici Ilaria Gaspari e Annina Vallarino per due lezioni a porte aperte dedicate alla narrativa italiana contemporanea e al pensiero delle donne.
Gli incontri, che saranno aperti al pubblico previa registrazione, si svolgeranno in forma di dialogo diretto tra le autrici e le studentesse del corso “Non solo Elena Ferrante. Viaggio nella letteratura italiana al femminile”, a partire da testi selezionati e condivisi in anticipo.
In particolare, nell’incontro del 12 gennaio ci sarà la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari, che è stata allieva della Scuola Normale Superiore di Pisa e dell’Université Paris I Panthéon-Sorbonne. Nei suoi libri intreccia la riflessione filosofica con l’indagine dell’interiorità, trasformando emozioni e fragilità in strumenti di conoscenza. Tra le sue opere più note: Etica dell’acquario (Voland, 2015), Lezioni di felicità (Einaudi, 2019), Vita segreta delle emozioni (Einaudi, 2021), A Berlino con Ingeborg Bachmann (Giulio Perrone Editore, 2022) e La reputazione (Guanda, 2024), che mette al centro la dinamica distruttrice della maldicenza.
Protagonista dell’incontro del 19 gennaio sarà invece la scrittrice e saggista Annina Vallarino, studi in Italia e a Londra, dove ha lavorato per dieci anni come producer editoriale e collaborando con giornali e magazine culturali. Nei suoi libri Vallarino affronta con lucidità e ironia i paradossi della società contemporanea, mettendo in discussione certezze morali e ideologiche. Ha esordito nel 2024 con Drama (Neo Edizioni), romanzo che indaga la gogna mediatica e il conformismo nell’era dei social, seguito da Il femminismo inutile (Rubbettino), saggio che analizza le derive del neofemminismo, tra vittimismo, narcisismo e performatività.
Un’occasione imperdibile per dialogare con due delle voci più originali del panorama letterario contemporaneo. (focus\aise)