Il potere della diplomazia culturale

ROMA – focus/ aise – Con l’evento “Il potere della diplomazia culturale” si è aperta ufficialmente il 15 ottobre a Perth la XXIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
Un incontro denso di riflessioni sul ruolo della lingua e della cultura come strumenti di dialogo e di proiezione internazionale dell’Italia, quello organizzato dal Consolato d’Italia presso lo University Club of Western Australia, che ha visto come ospiti d’onore Sebastiano Caputo, fondatore e amministratore delegato del Gruppo Editoriale MAGOG, ideatore della rivista Dissipatio e promotore del festival Cosmopolitica al Maxxi di Roma, e John Kinder, unico accademico della Crusca dell’emisfero australe, che ha presentato il volume - a cui ha contribuito - “Italofonia. Lingua oltre i confini”, pubblicato dall’Accademia della Crusca per la SLIM 2025.
Introdotto dalla lettrice MAECI presso la University WA Maria Rosaria Farnadomacaro, l’incontro ha riunito i protagonisti del Sistema Italia impegnati nella promozione della lingua e della cultura italiana in Western Australia: la Società Dante Alighieri con il presidente Alessandro Vero, l’Italian Australian Welfare & Cultural Centre con Enzo Sirna e le principali istituzioni accademiche e culturali.
Un’occasione preziosa per riflettere, come ha ricordato in apertura il console d’Italia Sergio Federico Nicolaci, sul potere dell’italofonia come strumento di diplomazia culturale, capace di costruire ponti tra le comunità, valorizzare la nostra identità nel mondo e affermare l’Italia non solo come Paese, ma come civiltà che genera cultura, pensiero e bellezza.
Grande successo di pubblico al Teatro siciliano dell’Ambasciata d’Italia a Parigi per lo spettacolo “Eugenio Montale e Mario Luzi. Prodigi e visioni di due grandi poeti italiani”, organizzato in occasione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, la rassegna promossa annualmente – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – dalla Farnesina e dalla sua Rete diplomatico-consolare.
Nel cinquantenario del Premio Nobel a Eugenio Montale, a cento anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia e nel ventesimo anniversario della scomparsa di Mario Luzi, l’evento – nato da un’intuizione di Davide Rondoni, poeta e Presidente del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, e organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e l’Accademia dei Silenti – ha rappresentato un omaggio a due protagonisti assoluti della poesia del Novecento e, attraverso la loro opera, un tributo alla forza e all’universalità della lingua italiana, quale elemento identitario e strumento di dialogo, cultura e diffusione delle eccellenze del nostro Paese nel mondo.
Davide Rondoni e Antonio Riccardi – poeta, scrittore e critico letterario – hanno introdotto Montale e Luzi, offrendo al pubblico un suggestivo percorso di riflessione e confronto tra due voci cardine della letteratura del Novecento. A dare vita ai versi immortali dei due autori è stata Anna Galiena, voce sensibile e intensa, che ha interpretato con raffinata profondità le parole di Montale e Luzi, accompagnata al pianoforte da Carlo Bonetto con brani di Debussy e Satie. Un intreccio di parola e musica tra giganti della cultura europea che, tra Italia e Francia, seppero intercettare e farsi interpreti di nuove sensibilità: quelle del Novecento, con le sue tensioni, le sue visioni, la sua modernità.
“Lingua antica e amata, l’italiano è un idioma che unisce, ispira, crea ponti tra culture e continenti, tra passato e futuro, rappresentando una leva potente di promozione internazionale dell’Italia e del suo saper fare”, ha sottolineato l’ambasciatrice d’Italia a Parigi, Emanuela D’Alessandro. “In Francia è forte la domanda di Italia”, ha aggiunto, “una domanda che passa anche attraverso la nostra lingua, come dimostra la costante crescita dell’insegnamento dell’italiano nel sistema educativo francese”.
Concorsi di pittura e di composizione poetica per bambini e ragazzi, letture con musica, cinema, opera lirica e una conferenza su Pasolini linguista Prendono il via oggi, 15 ottobre, le molteplici iniziative organizzate dall’Ambasciata d’Italia a Quito per la XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM).
Con l’obiettivo di promuovere la lingua del nostro paese in Ecuador, fra le più apprezzate e in forte espansione anche grazie ai consistenti flussi di talenti che guardano all’Italia come ad una meta di primo piano per continuare a formarsi e specializzarsi, il programma punta chiaramente a coinvolgere le nuove generazioni.
Grazie al consolidato concorso di pittura e disegno con la Fundación Guayasamin e all’inedita gara di composizione in versi, l’Ambasciata, insieme alle scuole dove si insegna l’italiano come seconda o terza lingua, punta a riunire i giovani in una nuova comunità di persone legate in Ecuador dalla passione per la nostra lingua, avvicinandoli sempre di più al nostro Paese e all’italiano come strumento di pace, amicizia e inclusione. E con un’attenzione rivolta anche ai ragazzi in contesti di emarginazione o disagio sociale; ma pure gli adulti e gli esponenti del mondo degli affari, che contribuiscono all’intenso interscambio commerciale tra Italia ed Ecuador, troveranno il loro spazio nell’edizione dedicata all’Italofonia: a partire dal primo evento presso Casa Italia che prevede una lettura di testi con accompagnamento musicale, seguendo con la conferenza sul pensiero di Pasolini come raccolto in “Scritti corsari” e culminando con la rappresentazione dell’opera Tosca di Giacomo Puccini al Teatro Bolivar di Quito.
Non manca il cinema italiano contemporaneo: a Guayaquil, città simbolo dell’emigrazione italiana in Ecuador, andrà infatti in scena la rassegna “Fare Cinema”, con la proiezione dei film “Il Nibbio” di Alessandro Tonda ed “Eterno Visionario” di Michele Placido.
Un programma intenso e ben calibrato che, secondo l’ambasciatore Giovanni Davoli “offre il nostro apporto alla promozione della lingua italiana e del nostro soft power come stimolo culturale in un Paese, l’Ecuador, che nonostante la crisi securitaria in corso, è fortemente attratto dal nostro sistema Paese, con le sue eccellenze in tutti i settori. Il bacino dei giovani riconosce il potenziale della nostra lingua come ponte nel dialogo tra i popoli e il futuro. Ringrazio tutte le articolazioni dell’italianità in Ecuador, cominciando dai tradizionali partner quali i comitati della Dante Alighieri presenti a Quito, Guayaquil e Cuenca che aderiscono alla rassegna anche con proprie specifiche iniziative. Ci unisce lo sforzo comune di diffondere il messaggio che l’italiano è anzitutto una lingua che abbraccia i valori universali dei diritti umani, della pace e della solidarietà internazionale”.
Tutte le iniziative aperte al pubblico saranno via via consultabili nei profili social dell’Ambasciata. (focus\aise)