Italiani nel mondo e dove trovarli

Roma – focus/ aise - "Le collaborazioni strategiche si devono basare non soltanto sugli aspetti istituzionali ma anche su quelli economici e una maggiore collaborazione tra le imprese targate Fvg e quelle statunitensi, assieme alla reciproca presenza sui rispettivi mercati, rafforza l'alleanza tra l'Ue, l'Italia e gli Stati Uniti. In questo contesto il Friuli Venezia Giulia è sicuramente un'opportunità da scoprire, una regione di confine che costituisce una piattaforma logistica naturale verso il centro dell'Europa, per entrare nei mercati Ue, italiano e del centro ed est Europa". È questo il punto da cui è il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha aperto il proprio intervento al forum economico "Opportunities for partnership in the innovative companies of Italy's Friuli Venezia Giulia" organizzato dalla National Italian American Foundation (Niaf) all'interno della sede del Nasdaq, la borsa americana dedicata al mercato azionario hi-tech.
Un evento di grande rilevanza per la missione istituzionale della Regione, alla quale hanno partecipato anche l'assessore alle Attività produttive e turismo, l'Agenzia Select Fvg e i vertici delle direzioni regionali Relazioni internazionale e Attività produttive, oltre ai rappresentanti di importanti imprese, tra cui, Marco Galbiati di Fincantieri Marine Group, Gianfranco Nazzi di Biofarma Group, Dario Roncadin della Roncadin, il presidente dell'Interporto di Trieste Paolo Privileggio, il presidente della Modiano Stefano Crechici e il country manager Usa and Americas di Intesa San Paolo Pierpaolo Monti, il direttore del Polo Tecnologico Alto Adriatico Franco Scolari e il vicepresidente della Camera di commercio Venezia Giulia MassimilianoCiarrocchi.
Il governatore, dopo aver ricordato alcuni tra i principali punti di forza della regione come l'innovazione, la logistica, la navalmeccanica e il comparto scientifico e biomedicale nonché l'investimento sulla Green Hydrogen Valley con Slovenia e Croazia, ha quindi evidenziato che la collaborazione economica Fvg-Usa è molto significativa e gli Stati Uniti sono uno dei primi mercati per l'export della nostra regione, che sta puntando con convinzione sull'attività di attrazione d'investimenti esteri. Negli ultimi tre anni la quota di investimenti esteri sul territorio è triplicata, passando dal 2 percento del totale nazionale al 6 percento. Considerato che la nostra regione conta 1,2 milioni di abitanti ed esprime il 2 percento del Pil nazionale è un risultato eccezionale, che testimonia lo straordinario valore del nostro contesto insediativo. Tra questi il dato che ha fatto registrare la crescita più importante è proprio quello degli Usa.
Dialogando con importanti esponenti del sistema produttivo statunitense a margine dell'evento, l'assessore alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha avuto modo di sottolineare come il Friuli Venezia Giulia, essendo una Regione a statuto speciale, possa accompagnare lo sviluppo economico con strumenti dedicati: la tassazione regionale è azzerata per i nuovi investimenti; è disponibile un fondo di garanzia che supporta gli investimenti di venture capital ed è stato sviluppato un sistema di finanziamento a sostegno della ricerca e sviluppo. Inoltre, il Friuli Venezia Giulia si conferma un territorio estremamente attrattivo per i turisti, con ricadute importante dal punto di vista economico e degli investimenti.
In serata il presidente, l'assessore e la delegazione Fvg sono quindi stati ospiti del National Italian American Foundation Gala, nell'ambito del quale il Friuli Venezia Giulia è stato indicato come "Regione d'onore per l'anno 2024". Nell'occasione il governatore ha confermato l'importanza dei rapporti con le associazioni degli italiani all'estero, quale appunto la Niaf, e con tutte quelle realtà in grado di fungere da piattaforma per gli investimenti creando sinergia importanti. Questo tipo di contatti qualificati facilita infatti anche la creazione di rapporti economici e favorisce gli investimenti e, in un momento internazionale complesso come quello attuale, è doveroso guardare alle nazioni che rappresentano e difendono un valore fondamentale come la libertà, che si trova alla base della cultura e della storia delle democrazie occidentali.
Conclusa questa missione istituzionale i rapporti tra la Regione e il Niaf proseguiranno nei prossimi mesi, in vista dell'importante appuntamento di ottobre con il grande Gala organizzato dal sodalizio a Washington.
Nell’ambito del progetto “Lontano dalla guerra grazie allo sport”, l’Associazione Italiana Cultura e Sport – Sezione Ungheria presieduta da Giovanni Colosimo ha portato a Roma un gruppo di giovani calciatori ucraini di Leopoli.
Il Progetto ha permesso a 15 ragazzi, accompagnati dalle madri, di vivere alcuni giorni nella Capitale ed essere protagonisti di tre incontri memorabili ed indimenticabili, primo tra i quali quello con Papa Francesco in Vaticano.
Il Pontefice, accogliendo il gruppo ucraino e baciando la loro bandiera, ha ribadito il suo appello per la pace e invitato tutti i presenti a non dimenticarsi di chi soffre nelle zone di guerra.
Nel corso della sua permanenza a Roma, il gruppo si è recato anche al Quirinale, accolto dal Presidente Mattarella: nel programma scambio di doni, la visita del Palazzo e le foto di rito con i Corazzieri.
I giovani calciatori, avendo ricevuto alcuni mesi fa una dotazione completa di vestiario e palloni dalla Nazionale di Calcio, hanno infine voluto ringraziare di persona il Presidente Gravina che, accogliendoli nella sede della F.I.G.C, ha donato loro ulteriori magliette degli Azzurri e posare con la Coppa del Mondo vinta dall’Italia per una foto ricordo.
Momenti di intensa felicità prima di ripartire per l’Ucraina.
È stata accolta con immediata soddisfazione, in modo particolare dalle genti “sparnissade” nelle aree anglofone, la pubblicazione di “…and tears wet their roots”, versione inglese di “C'era una sVolta”.
“È una bellissima notizia questa versione tradotta in inglese”, il commento di Mario Lorenzutti, esule in Canada da 64 anni. “Così sarà più facile per i nostri nipoti e non solo, poter conoscere le nostre vicende e storie in terra canadese. Tante grazie!”.
Il volume, prosecuzione del progetto editoriale ideato e curato da Viviana Facchinetti, teso a salvaguardare valore e contenuti dell'emigrazione giuliano-dalmata nel mondo, è una raccolta di circa 140 biografie di emigrati istriani-fiumani-giuliano-dalmati, personalmente intervistati dalla giornalista oltreoceano a Toronto, Chatham, Hamilton, Windsor, Montreal, Ottawa e Vancouver, “per contribuire a ricomporre, almeno in parte, quel remoto puzzle di esistenze, sbriciolatosi un po’ in tutti i continenti”. Composto di quasi 300 pagine, con presentazione di Anna Maria Mori, il libro è corredato da selezionato materiale iconografico spesso inedito; offre un accurato contesto descrittivo dedicato alla memoria collettiva, con particolare attenzione al risvolto emozionale collegato a significativi momenti storici.
La pubblicazione è stata possibile grazie all'attenta sensibilità di AIPI-LCPE Odv e ANVGD.
A questo link è possibile scaricare gratuitamente il libro. (focus\ aise)