Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus/ aise – È stato pubblicato il decimo libro di We the Italians, l’ottavo almanacco annuale che raccoglie le interviste raccolte da Umberto Mucci nel 2023. Il libro, come i nove che lo hanno preceduto, è disponibile su Amazon. Una preview si può trovare sul sito di We the Italians.
Ogni anno, ormai, We the Italians pubblica la raccolta contenente i testi, in due lingue, attraverso i quali Umberto Mucci dà voce a numerosi personaggi che, ciascuno con una diversa esperienza e conoscenza, regalano tanti diversi punti di vista da cui comprendere uno dei mille argomenti riguardanti i rapporti tra Italia e Stati Uniti.
L’almanacco 2023, che come per gli anni passati contiene le versioni in inglese e in italiano, contiene 17 interviste che spaziano in tantissimi diversi campi del sapere: la National Society Daughters of the American Revolution; l'Italian Enclaves Historical Society; la Italian Cultural Society a Sacramento, CA; l'Italian American Future Leaders; il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana a Genova; l'eccellenza astrofisica italiana al NASA's Goddard Space Flight Center; la North End Historical Society a Boston, MA; il Duquesne University Study Abroad program a Roma; la mostra a New York delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri; l'offerta rivolta agli studenti italoamericani dell'Università UniCamillus a Roma; la NOIA - Northern Ohio Italian American Foundation a Cleveland, OH; l'Italian Mass Project of New York, NY; il libro “Il design e l'invenzione del Made in Italy”; il libro “Beyond DiMaggio: Italian Americans in Baseball”; l'Italia a San Diego, CA; l'Italian Educational & Cultural Center/Center for the Arts at Casa Colombo a Jersey City, NJ; l'Associazione Toscana USA a Firenze.
Si tratta di un giro degli Stati Uniti (e in parte dell’Italia che lavora con l’America) geografico e tematico che affronta temi del passato, del presente e del futuro, incontrando donne e uomini sempre con la lente dei rapporti tra Italia e Stati Uniti: un inedito mix che continua la tradizione delle interviste di Umberto Mucci, arrivate ormai a più di 300.
Umberto Mucci ha una laurea in Scienze Politiche con indirizzo Internazionale ed un Master in Marketing e Comunicazione. È il fondatore e CEO di We the Italians, la piattaforma online con il più alto numero di contenuti tra Italia e Stati Uniti. Rappresenta in Italia l’Italian American Museum di New York. Nel 2022 è stato insignito del Diploma of Recognition dalla National Italian American Foundation, del Premio Giornalistico Amerigo dalla Associazione Amerigo e del Tireless Champion Award dalla Italian Enclaves Historical Society. Nel 2023 ha ricevuto la DAR Medal of Appreciation dalle Daughters of American Revolution.
Il prossimo 13 gennaio, la Sala del Consiglio Comunale di Capannori (Lucca) ospiterà la presentazione del volume “Le Miniere del Michigan: tra speranza e miseria. L’emigrazione toscana nel Copper Country tra Ottocento e Novecento” («Quaderni della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana», 12) a cura di Nicoletta Franchi. A presentare il volume, dalle 11.00, alla presenza dell'autrice, sarà Michele Campanini dell’Università di Siena.
L’incontro è promosso dalla Fondazione Paolo Cresci, presieduta da Ave Marchi, che scrive: “il 200° anniversario della fondazione del comune di Capannori è anche un’occasione per la comunità di interrogarsi sulle proprie radici, un motivo di riflessione sulle proprie origini, sulla propria identità, legata profondamente al fenomeno dell’emigrazione oltre oceano”.
“Le miniere di rame della penisola superiore del Michigan e specificamente la Keweenaw Peninsula – ricorda Marchi – avevano attirato tra fine ‘800 e inizio ‘900 numerosi immigrati italiani provenienti principalmente da due regioni: il Piemonte la Toscana. All'interno nel nucleo toscano, una componente di rilievo quella proveniente dal territorio del comune di Capannori, tanto che si era creata una vera e propria catena migratoria alimentata dal richiamo di coloro che già vi risiedevano. Le vicende personali di alcuni capannoresi rintracciati attraverso una documentata ricerca archivistica in Italia e negli Stati Uniti permettono di focalizzare l'attenzione sulla loro vita nella nuova patria, le aspirazioni e i gravi rischi connessi con il lavoro in miniera e di ripercorrere anche il periodo del lungo sciopero tra il 1913 e il 1914, in cui spicca il ruolo attivo degli emigrati capannoresi, pronti a testimoniare le angherie e i soprusi ricevuti”.
Si tratta, conclude, di “uno studio affrontato sulle due sponde dell’oceano, in particolare nell’Archivio Storico del Comune di Capannori, che offre motivo di riflessione su un capitolo importante della storia di questa comunità”.
Un incontro inaspettato, un viaggio emozionante che sancisce l'inizio di una lunga e preziosa amicizia tra un bimbo speciale, Jack, nato in una piccola località collinare del Friuli, e un peluche fuori dal comune, Bee, un’apina da lungo tempo abbandonata in una bottega di Birmingham, in Inghilterra. È questa la vicenda raccontata nelle pagine di “La storie vere di Jack e Bee”, il volume per bambini in lingua friulana edito da Cartostampa Chiandetti in collaborazione con ARLeF – Agenzia regionale per la lingua friulana. Scritto da Alessandra Guadagnin, narra una storia di un’amicizia speciale per ricordare quanto sia importante credere in sé stessi e nei propri sogni. “L’avignî al è di cui che al crôt ae bielece dai siei siums”, ci ricorda la citazione iniziale del libro.
Sabato 13 gennaio, alle 16.30, presso la sezione “Moderna” della Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine (riva Bartolini, 5), grazie alla collaborazione tra ARLeF, Comune di Udine e Chiandetti, il testo sarà proposto ai piccoli lettori (età 4 - 9 anni). Alla lettura animata del volume, che sarà omaggiato ai bimbi presenti, seguirà un laboratorio creativo con l’ape Bee. Invitando tutti a partecipare, l’autrice, che sarà presente all’incontro, ha voluto sottolineare: «Ritengo fondamentale spiegare ai bambini quanto sia importante saper vedere ciò che di bello ci sia in noi e negli altri. Ognuno porta dentro di sé una ricca valigetta di talenti, bisogna solo aprirla, guardarci dentro e usare i propri strumenti per far emergere le proprie forze. Pertanto, voglio invitare i piccoli, ma anche coloro che li educano, a scoprire i propri punti di forza, accettarli, amarli e nutrirli, così come si fa con una pianta per vederla crescere sana e forte (e felice!)».
Per partecipare all’iniziativa è gradita la prenotazione entro mercoledì 10 gennaio telefonando allo 0432 1743400 o scrivendo una e-mail a info@sportelfurlan.eu. (focus\ aise)